Il FFP è entrato in vigore nel 2012 e lo si sapeva dal 2010. Cosa hanno fatto Berlusconi e il dottor geometra per adeguare la struttura societaria alle esigenze del calcio contemporaneo? Niente. Anzi, hanno continuato a fare buchi sempre più grossi creando squadre sempre più scarse.
Il Milan nel vecchio sistema dei Patron ripianatori aveva il fatturato più alto d’Italia; con il marchio di cui disponevamo sarebbe bastato un moccioso neolaureato in economia e commercio per creare un organismo imprenditoriale finanziariamente autocapace, e invece ci siamo cuccati il più grande insider breaking della storia. Un sabotaggio durato almeno due lustri nella già ben presente consapevolezza che tutto sarebbe stato presto ceduto. Ma ti pare che il più grande narcisista della moderna storia italica potesse lasciare ai propri successori un asset sano? Una squadra che con pochi aggiornamenti manageriali potesse tornare presto ad alti livelli? Ma non sia mai! Dopo di lui il nulla, è ovvio. Ma qualcuno ha mai notato che il Milan è uscito dal giro Europeo proprio quando, qualificandosi, i suoi 3 ultimi bilanci sarebbero finiti sotto la lente FFP? Figuriamoci se Narciso si fa tirare le orecchie da Nyon. E qualcuno ha mai notato che siamo rientrati in Europa appena 5 mesi dopo l’uscita di Narciso? Così la figura degli incapaci l’hanno fatta fare agli eredi.

E ci siamo pure dovuti sorbire sproloqui sentimentali, oltre che imbarazzanti lezioni d’impresa, del tipo “Scusate milanisti, ma una famiglia non può economicamente competere con gli Emiri”... Ma quali Emiri, che per 8 anni ti sei fatto camminare in testa da un cinepanettonaro e dalla Filmauro, gruppo che fattura 80 milioni l’anno e che ha portato il Napoli a girarne 300.
Cosa dire poi dell’Emiro Lotito, che grazie a un DS capace ci fa mangiare la polvere da 5 anni pagando un decimo dei salari che pagavi tu?
Pure l’Emiro Pallotta che arrivava dal nulla calcistico ha saputo valorizzare un marchio scarsamente internazionale comprato dalle banche che ora fattura il 30% più del Milan.
Per tacere dell’Emiro Agnelli, che in 7 anni ha portato la Juventus da 180 a 520 milioni di turnover annuo. Una società che coi conti a posto è arrivata a comprarsi Ronaldo.
Allora i casi sono due. O Berlusconi è improvvisamente diventato il peggior imprenditore del globo terracqueo, oppure ci sono una valanga di cosette per parlare delle quali ci vorrebbero attributi che i media più diffusi si guardano bene dal farsi crescere. Ovviamente il nuovo Monza giovane, italiano e senza tatuaggi dell’ex Cavaliere è argomento assai più gustoso.

E vai, continuiamo pure così. Elliott bada troppo al management e non compra nessuno. Ma ringraziamo di aver trovato un Signor Gruppo che dal relitto lasciato da Berlusconi crede ancora di poterci cavare qualcosa...