Dramma è un termine che deriva dalla parola greca drama, cioè azione. La partita di ieri, Cagliari-Sampdoria, ci ha mostrato, nei suoi tratti più spettacolari, la drammaticità di questo sport. Il racconto incessante di una storia, che andando progressivamente avanti incontra il flusso di altre, confluenti tutte nello stesso letto, tutto in 90 minuti, si direbbe. Dunque, prima di passare alla narrazione, è doveroso introdurre cosa ci si prefigurava alla vigilia. Il Cagliari, sulle ali dell'entusiasmo per la classifica da zona Champions, impronosticabile ad inizio anno, si apprestava ad ospitare la Sampdoria, ritrovata con l'arrivo in panca dell'ex-Casteddu mister Claudio Ranieri, dopo aver pareggiato a Lecce in un'altra sfida tragicomica. Il match è frizzante, elettrico, movimentato, ma stenta a far esplodere tutto il suo potenziale, tanto che la prima rete si vede solo dopo 38 minuti. Fuga di Gabbiadini palla al piede, che in area incappa nello sfortunato scivolone di Luca Pellegrini e guadagna il calcio di rigore. Dagli undici metri va il capocannoniere della scorsa stagione, a digiuno di goal da parecchio tempo, e la sua fame si rivela nel bolide, quasi centrale, che piega le mani ad Olsen. Il secondo tempo è un crescendo di reti ed emozioni, le prime arrivano al 52' quando Ramirez scaglia in porta il missile del 2-0, dopo aver duettato in maniera sublime con Quagliarella. Al minuto 69 tocca a Nainggolan salire in cattedra; prende la mira da 30 metri, misura la traiettoria ed infila una prodezza di natura balistica alle spalle del povero Audero. Il 27 blucerchiato non concede alla Sardegna Arena nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo che arma il sinistro e spedisce al volo, in rete il lancio di Gabbiadini, per il ritrovato doppio vantaggio della Samp. Sembra strano, arrivati a questo punto, che la narrazione ancora non riguardi Joao Pedro, il quale al 75' irrompe la scena con uno straordinario colpo di tacco. Altri due minuti bastano per rendere il brasiliano protagonista della sfida; raccoglie un cross dalla destra di Nainggolan, con una dirompenza inaudita e fa 3-3. Mi raccomando però, rimanete ancora un po' incollati sul divano, perché nulla è definito. Al 96' Luca Pellegrini sfila sulla sinistra; mette dentro il cross, con le ultime forze rimaste e Cerri, saltato più in alto del destino, incorna in rete, facendo detonare la Sardegna Arena. Pathos, gioia, stupore ed angoscia: è il dramma del football, Cagliari-Sampdoria la sua rappresentazione tragica.