Il giorno seguente la semifinale di Coppa Italia si è tenuto all'interno delle stanze di Milanello un summit tra la dirigenza rossonera e l'allenatore per capire le ragioni di questa crisi tecnico-tattica che offusca la squadra e che preoccupa tifosi e la dirigenza stessa.

Non si sa come sia andato l'incontro, è ipotizzabile ed immaginabile che l'allenatore abbia ribadito a Maldini e Leonardo quanto riferito dallo stesso ai giornalisti nel dopo partita ed abbiano cercato di trovare una veloce soluzione perchè la stagione non può aspettare.

L'eventualità dell'esonero di Gattuso nell'ipotesi di sconfitta con il Torino non è tanto bizzarra, poichè a questa squadra serve una scossa che l'allenatore non sembra più dare. Ha preoccupato, in tal senso, l'atteggiamento di Gattuso al gol della Lazio con le braccia sui fianchi.

Si leggono diversi nomi di chi siederà sulla panchina del Milan nella prossima stagione. La dirigenza starebbe valutando due ipotesi: in caso di qualificazione alla Champions League e non. Nella prima ipotesi i nomi sono Sarri, Pochettino. Nella seconda ipotesi, Giampaolo, De Zerbi, Di Francesco.

Qualunque sia la posizione di classifica in serie A la società deve ingaggiare un unico profilo di allenatore, ossia con esperienza, che insegni calcio e che non si ostini a far giocare calciatori fuori condizione come invece ha fatto Gattuso con Suso e Chalhanoglu.

I tifosi del Milan, sempre numerosi allo stadio, meritano una squadra che giochi a pallone, una squadra affamata, una squadra con idee, che non faccia passaggi all'indietro come con la Lazio, una squadra che abbia come punto di riferimento l'attaccante Piatek oggi sempre troppo solo in attacco. 

(Ri)iniziare con un allenatore che non abbia caratura internazionale significherebbe che la prossima stagione, alle prime difficoltà, ribadiremmo quanto si sostiene oggi, perchè i vari Giampaolo, De Zerbi e Di Francesco, nonostante quest'ultimo abbia esperienza di Champions League, non appaiono in grado di risollevare le sorti soprattutto mentali di questi calciatori.

Anche Gianluca Galliani si è sentito in dovere di dire la sua sul Milan sostenendo che alla società serve un allenatore con esperienza.
Se uno come il figlio dell'ex amministratore delegato, del quale non si ricordano dichiarazioni, ha voluto esprimere un pensiero sui colori rossoneri è chiara l'insofferenza generale nei tifosi del Milan.

Per un futuro da Milan, Champions o non Champions, la società deve guardare ad allenatori dall'"usato" sicuro. Basta esperimenti con tecnici giovani o che allenino squadre medio piccole.

Con una squadra come il Milan, dal carisma basso, un allenatore giovane, seppur bravo, incontrerà le stesse difficoltà affrontate da Gattuso e commetterebbe i medesimi errori di quest'ultimo.