Lo so, lo storytelling filojuventino proposto da grossa parte di stampa, radio e tv non ve lo dirà ma, ad oggi, Paratici ha probabilmente combinato un disastro abbastanza grosso sul mercato della squadra torinese.

Mentre tutti si stupivano della lentezza (apparente) delle operazioni in entrata di Napoli ed Inter, la Juve combinava infatti qualche macello almeno sul fronte delle uscite.

Prima di tutto Perin: venduto e poi tornato all'ovile, per problemi sorti durante le visite mediche. Senza aver ancora ceduto l'ex Genoa, c'è stato il ritorno di Buffon. Poi De Ligt e Demiral per la difesa (il primo preso a cifre folli per un difensore di appena 19 anni, con la possibilità di non fare alcuna plusvalenza futura anche se dovesse confermare la sua ultima stagione all'Ajax) arrivati senza prima aver ceduto Rugani, che si aggiunge agli esuberi da (s)vendere a tutti i costi e prima possibile.

In attacco c'è forse la situazione più imbarazzante: Dybala, Higuain e Mandzukic sono di troppo, con i primi due che a quanto pare non vogliono lasciare la Juve, pesando non poco lato ingaggi cumulativi. Partito (anche se con possibilità di riacquisto) il presunto fenomeno Kean, che è l'unico giovane vero del gruppo e, come ogni giovane normale, è stato mandato altrove per poter giocare di più e crescere.

LISTE CHAMPIONS: CHE PROBLEMA

Ad oggi, i bianconeri hanno seri problemi con le liste Champions e rischiano di dover svendere diversi pezzi pregiati pagati a peso d'oro (Higuain su tutti) pur di non lasciarli comunque esclusi dalla manifestazione. 

Anche la faraonica operazione CR7, che non si è affatto ripagata da sola in due mesi come ci è stato raccontato a più riprese, è stata fin qui un flop abbastanza chiaro: si è vinto meno di quando non c'era lui, eliminazione in CL contro l'Ajax ed in Coppa Italia contro l'Atalanta; plusvalenze "particolari" con squadre amiche resesi necessarie durante la precedente sessione (ma non bastevoli, a quanto pare).

E così c'è stato il caso Cancelo, ceduto dopo aver fondamentalmente toppato la sua ultima stagione pur essendo stato dipinto come uno dei terzini più forti al mondo. Al suo posto il ben più vecchio Danilo, proprio per ragioni di bilancio.

Insomma: prendete Paratici e mettetelo in squadre con molte meno disponibilità di sperpero ed otterrete un tracollo finanziario molto probabile, numeri e nomi alla mano. 

E lo stesso Maurizio Sarri? Scoperto da ADL, snobbato/schernito per 3 anni e poi preso a cifre 3 volte superiori rispetto a quelle pagate dal Napoli per prelevarlo dall'Empoli. E pare quasi, in questo senso, che gli azzurri facciano da talent scout per la società degli Agnelli: prendono a poco giocatori ed allenatori, che poi vengono strapagati dai bianconeri e, come nel caso di Higuain, restano un peso sul bilancio. 

VIVAIO? INSUFFICIENTE

E del vivaio juventino? Anche lì, voto ben sotto la sufficienza: la Juventus non ha neppure gli 8 elementi previsti proprio dalle liste Champions (anche se non è certo l'unica, in Italia).

In generale, comunque, quella bianconera resta una squadra vecchia, con tante glorie avanti con gli anni e pochissimo spazio per i giovani (Rugani, Bernardeschi, Kean: trovare anche solo un under 30 titolare inamovibile è veramente difficile).

RESTANO I FAVORITI, MA...

A conti fatti non sembra, oggettivamente, questo gran capolavoro di mercato quello visto fino ad oggi.

I bianconeri restano i più forti ed i favoriti, sia chiaro, ma se la stampa non fosse così conformista, pigra ed innamorata dei potenti, magari qualche cosa di diverso potremmo anche leggerlo, ogni tanto.
E farebbe bene a tutta la Serie A ed al movimento calcistico italiano. O no?