13 novembre 2017
In una fredda notte di autunno che si celebra dentro uno dei tempi del calcio italiano, il fallimento della nazionale italiana di calcio, fuori dai mondiali dopo 60 anni, un evento che nessun tifoso pensava che potesse accadere. A togliere ogni dubbio, a regalare una serata suo modo storica agli azzurri e una meritata qualificazione alla Svezia, ci penserà un uomo, che fino a poco più di un anno prima, nessuno avrebbe pensato alla guida della panchina più importante e ambita di tutte. Si chiama Gian Piero Ventura. 68 anni, un'onesta carriera tra A e B, qualche promozione, sprazzi di bel gioco tra Bari e Torino. Era la scelta fatta da Carlo Tavecchio subito dopo la fine del campionato europeo di calcio del 2016. Il motto ripetuto dal presidente federale e dai giocatori era: "Andremo in Russia".  Quella frase rischia di diventare un tabù e detto ciò resteranno a casa, il colpevole è appunto l'ex granata. Come avvenne questo tracollo? Facciamo un'ulteriore passo indietro.
Il percorso non era facile. Il 25 luglio 2015 si svolge a San Pietroburgo, i gironi di qualificazione per Russia 2018. La squadra era in mano ad Antonio Conte che ha rivitalizzato un gruppo uscito con le ossa rotte dopo i mondiali brasiliani. Nessuno e nemmeno Carlo Tavecchio pensa un cambio di commissario tecnico, era fiducioso che l'ex allenatore della Juventus sarebbe rimasto fino al campionato del mondo. Però dall'urna di San Pietroburgo, l'Italia esce sfortunata, dovrà giocarsela contro la Spagna, un avversario molto tosto e il rischio di incontrare una big c'era. Daltronde le Furie Rosse nonostante il flop dell'anno precedente, sono una grande squadra. Per staccare il pass per i mondiali c'erano due opzioni:

  • Vincere tutte le partite e almeno una delle due contro gli spagnoli
  • Imbattuti contro la Spagna, segnare il più possibile contro gli altri team

Molti addetti ai lavori sono preoccupati: "Così mettiamo troppa pressione ai ragazzi".
Nel frattempo, l'avventura italiana agli europei francesi era straordinaria, dopo aver battuto Belgio e Svezia nella fase a giorni e la Spagna agli ottavi di finale, il sogno si infrange la sera del 2 luglio contro la più quotata Germania ai calci di rigori. I tifosi pregustavano già le notti magiche, il gioco aveva fatto innamorare tutti, era la selezione meno forte degli ultimi anni, ma la favola finisce presto e il tecnico salentino deve terminare la sua esperienza da ct per trasferirsi al Chelsea. Carlo Tavecchio era preoccupato, dovrà cercare il sostituto di Antonio Conte, serviva un'allenatore low cost e nel corso della storia azzurra ci sono state delle scelte sbagliate: dal mondiale del 50 sino al duo Bearzot-Bernardini passando per quello targato Mazza-Ferrari.
La prima scelta era appunto Gian Piero Ventura, al suo fianco come direttore tecnico si parlava anche di un ritorno clamoroso di Marcello Lippi. Il mister genovese starà in panchina, mentre l'ex bianconero farà le formazione ad ogni partita. Molti criticano la scelta, mentre i più maligni sorridono. Marcello Lippi durante l'europeo in corso dichiara: "Non posso più aspettare, non posso farmi prendere in giro." "Mi faccio da parte. Non posso permettere che mio figlio paghi un prezzo che sarebbe assurdo pagare." L'ipotesi di restare a casa non è contemplata, quella dei play-off nemmeno e detto ciò il boss della federcalcio incassa il colpo e conferma Gian Piero Ventura come nuovo commissario tecnico della nazionale italiana. Avrà l'obiettivo di portare i nostri ragazzi in Russia e Carlo Tavecchio lo scelse, perchè secondo lui è un maestro del calcio.
Il percorso delle qualificazoni è in salita. Nel match vinto contro l'Israele si intravedono i primi problemi. Ad ottobre contro la Spagna, serviva una vittoria per restare in vetta, lo Juventus Stadium si presenta strapieno perchè era un match importantissimo. Ci vuole il rigore di De Rossi per salvare dalla sconfitta, dopo la papera clamorosa di Buffon. Tre giorni dopo, a Skopje, l'Italia vince per 3-2 grazie alla rete di Immobile ed evita così una figuraccia. Aggiungeteci anche che durante il match di Torino, Graziano Pellè ha mandato Ventura a quel paese  durante la sostituzione e costerà la di fatto la sua carriera con la nazionale. I problemi sono tanti e la squadra non gira nemmeno nelle partite facili. A Vaduz, serve una goleada per conquistare la vetta della classifica e per ribaltare la differenza reti. Ne nasce un quattro a zero che non serve a niente. Vittoria tutt'altro che agevole contro l'Albania per 2-0 e cinque a zero nella partita di ritorno contro il Liechtenstein.

2 settembre 2017
Il grande giorno è arrivato.
L'Italia si gioca il primato contro la Spagna al Santiago Bernabeu di Madrid, teatro del terzo titolo mondiale. Senza Chiellini e l'unica possibilità di giocarsela alla pari, il ct cambia la formazione e inserisce il 4-3-3 suicida tutto d'attacco. Per Lopetegui è una passeggiata, Isco fa delle belle giocate e segnerà una doppietta, prima su punizione e poi da fuori area. Morata firma la rete definitiva del 3-0 e che certifica di fatto lo spareggio per gli uomini di Ventura. È una lezione di calcio, data ad un gruppo di undici giocatori che in quel momento invece un gruppo non sono. Per il tecnico genovese inzia la salita più dura, ha completamente perso il gruppo e faccia, partito per espugnare Madrid (cosa obiettivamente difficile), si ritrova con tre schiaffi, una dimostrazione di gioco che lascia ben spazio recriminazioni.
La situazione precipita ad ottobre, l'Italia pareggia clamorosamente contro la Macedonia a Torino ed esce tra i fischi. Una vittoria risicata contro l'Albania, permette agli azzurri di essere testa di serie. Nello spogliatoio, le tensioni sono altissime, qualcuno ha capito finalmente cosa stia accadendo: "Rischiamo di non andare al mondiale". È  la paura che serpeggia gli azzurri. I convocati decisero di fare una riunione dopo la prestazione imbarazzante contro la Macedonia, ma senza Ventura. Infatti, l'allenatore ligure si sente tradito dai suoi e poco aiutato dai suoi federali, si isola da tutto e da tutti. Ad ottobre, ecco il sorteggio, bisogna sfidare la Svezia per conquistare un posto ai mondiali di Russia 2018. Ventura annuncia:
"Sono forti ma nessuno ha mai preso e prende in cosiderazione l'ipotesi di non andare ai Mondiali."
I rapporti sono ormai tesi e a poche ore dal match di Stoccolma, si ritrova sui giornali la formazione titolare ed esplode di rabbia. "Tradimento", è la parola che viene più volte ripresa, il commissario tecnico vuole sapere chi era la talpa. La partita di andata sarà un totale disastro. Alla Friends Arena gli azzurri perdono per uno a zero. Nel secondo tempo un tiro di Johansson incrocia il piede di De Rossi e spiazza Buffon. Darmian spreca una grande occasione. Per staccare il pass per Mosca ci vuole un'altra squadra e un nuovo allenatore. Il giorno dopo succede di tutto, i tifosi sono arrabbiatissimi, si scagliano contro Ventura e la squadra, soprattutto per il modulo 3-5-2 inserito da Ventura con Immobile e Belotti e per i giocatori eccellenti lasciati in panchina. Nel frattempo c'è stato un retroscena clamoroso al termine di Svezia-Italia, Ventura avrebbe dato le dimissioni. Nella riunione tecnica di alcune settimane dopo, i giocatori provano a spiegare al ct come fare una grande partita in vista del match di ritorno contro gli svedesi a San Siro: più coraggio, qualche attaccante in più (Insigne o El Sharaawy) e la rinucia al 3-5-2. Ventura è furioso, la sua risposta è rabbiosa: 
"Se volete decidere voi, io mi dimetto."
A poche ore dal match, domenica 12 alla Pinetina non c'è traccia del mister, nessuno sa dove sia finito nemmeno gli uomini del suo gruppo di lavoro. I giocatori potrebbero giocare la partita decisiva senza una guida tecnica. I più spaventati vanno da Buffon: "Gigi cosa facciamo, puoi allenarci tu se restiamo da soli?" Pochi istanti dopo, Gian Piero ritorna, ma è tutt'altro sereno: "Bravi che avete fatto la riunione a Torino, allenate voi adesso." Ventura detto ciò inserisce di nuovo il 3-5-2 e davanti a far da spalla a Immobile, si gioca la carta Gabbiadini alla sua seconda partita da titolare.
 A San Siro ci sono 75.000 spettatori venuti da ogni parte d'Italia, servono due goal per andare in Russia e i tifosi sono pronti a sostenere questa squadra. La partita sarà una vera agonia, Olsen fa un paio di parate decisive, l'arbitro non concede nemmeno due rigori netti agli azzurri. Nella panchina, Ventura opta per il terzo cambo e quando tutti speravano in una punta, il tecnico ligure fa entrare De Rossi. Il centrocampista della Roma, è furioso, non si vuole togliere la tuta, le telecamere inquadrano il suo comportamento e una frase che dice tutto:
"Ma perchè devo entrare io? Dobbiamo vincere, non pareggiare!" 
Entrerà El Sharaawy e purtroppo non serve a niente. Dopo il calcio d'angolo, l'arbitro fischia la fine della partita e la Svezia conquista il pass per i mondiali, mentre l'Italia è sotto shock, dopo 60 anni non partecipiamo alla 21esima edizione della coppa del mondo. I tifosi sono increduli, è accaduto veramente! Quella sera a casa mia, ero in lacrime, avevo assistito ad una scena raccapricciante, mia madre mi disse di lasciar perdere perchè loro si fregavano tanti milioni di euro, ma non me ne importava, nemmeno il sonno mi ha lasciato pace. Buffon ai microfoni è in lacrime, finisce una storia bellissima iniziata il 29 ottobre 1997 in quel gelido russo durante gli spareggi per i mondiali francesi. Non riesce a parlare perchè ci teneva al suo sesto mondiale:
"Dispiace per il movimento, dispiace perchè abbiamo fallito un qualcosa che anche a livello sociale poteva essere veramente importante".
Sui social i giocatori come Casillas, Ribery, Lineker, Podolski e Lewandowski esprimono la loro vicinanza al portiere italiano, il più forte di tutti i tempi. La notizia fa il giro del mondo, senza l'Italia il mondiale non è più lo stesso. A Napoli, De Laurentiis e i tifosi sono infuriati contro Ventura per non aver fatto giocare Insigne. L'attaccante chiede scusa a tutti gli italiani dopo questa figuraccia. Se facevano entrare proprio lui, sicuramente avremmo vinto. Finisce anche l'era di Barzagli e De Rossi che avrebbero meritato l'ultimo mondiale, il difensore bianconero non riesce a trattenere le lacrime, aveva lasciato la nazionale dopo l'europeo ed era stato richiamato dal tecnico ligure per guidare l'Italia verso il mondiale russo.

Il giorno dopo andai a scuola, c'era un silenzio totale, tutti parlavano di quella partita. Su Rai 1 durante il programma "La vita in diretta", i tifosi dell'Italia erano delusi, molti dicono che Ventura ha umiliato un paese intero, molti lo devono delle scuse e ha distrutto il sogno di ogni bambino. 
Ieri sera l'Italia ha pareggiato contro la Svizzera, una brutta prestazione per Mancini che avrà davanti un compito molto difficile. Serve una vittoria contro l'Irlanda del Nord per ritornare nella competizione che conta e magari ritornare a sollevare quel trofeo che manca ormai da quattordici anni. Avanti ragazzi, non mollate.

Un abbraccio Pasqui