Abbiamo avuto cura di girare al direttore Stefano Agresti l'articolo del blogger Chirone a lui dedicato: Caro Direttore, la priorità non è il Calcio: lo accettiCon grande disponibilità e gentilezza ecco la risposta del nostro direttore: 

Caro dottor Chirone, rispetto la sua opinione così come lei - immagino e spero - rispetta la mia, e per le opinioni non si chiede scusa come lei vorrebbe. Non entro nel merito di tutte le sue osservazioni, che ho letto e in gran parte non condivido: la mia idea è differente e l'ho espressa in più articoli durante questo periodo.
Ci tengo solo a puntualizzare che nessuno ha mai pensato di sottoporre i calciatori ai tamponi anteponendo i loro interessi sportivi alla salute dei cittadini: ormai il problema dei tamponi da dedicare ai giocatori è stato superato, in Italia così come in Europa. Mi stupisce semmai che, a suo avviso, tra i calciatori solo Sambia (finito in rianimazione) avesse bisogno di una diagnosi. Non serviva ad esempio a Dybala, che dopo 40 giorni è ancora positivo? Oppure a Rugani o Cutrone oppure ai tanti sampdoriani che si sono ammalati?
A me sembra che sia molto più semplice e demagogico dare addosso al calcio, trattando tutti coloro che lo frequentano come privilegiati, piuttosto che assumersi la responsabilità di considerarlo come una qualsiasi grande azienda di questo Paese.
La ringrazio dell'attenzione, il confronto civile di idee, ancorché diverse, è una grande ricchezza di cui questo nostro sito va fiero.
Un saluto cordiale


Infine, è proprio di questo pomeriggio il pezzo Settembre sia, ma la politica dia certezze di Giovanni Terenziani, al quale il nostro Direttore ha rivolto un pensiero e un ringraziamento:

Caro Giovanni, sono io che ringrazio lei per la gentilezza e le parole. Ho letto il suo articolato pezzo e le faccio i miei complimenti. E non è affatto vero che il suo apprezzamento non mi è di alcun aiuto. In un periodo in cui è diventato facile scagliarsi contro chiunque, è molto più complicato affiancarsi alle idee altrui, apprezzo in modo particolare chi dice: sono d'accordo. Magari non fa sobbalzare sulla sedia nessuno, vero obiettivo di troppa gente, ma dimostra equilibrio e sensibilità.