Da Inzaghi a Paloschi la distanza è davvero minima, ma Patrick Cutrone sembra avere in sé le stigmate del predestinato. A nemmeno 19 anni, durante la prima stagione da professionista, il gioiello del vivaio rossonero ha siglato 18 reti considerando tutte le competizioni ed è stato il giocatore più prolifico del Milan nell'annata 2017/2018.
Nuova stagione e tutto ricomincia da dove si era finito. Venerdì sera, infatti, Cutrone ha timbrato al 95' il gol vittoria del Diavolo contro la Roma, segnatura che può risultare fondamentale a fine anno, nel caso in cui Milan e Roma arriveranno appaiate in classifica nella corsa a un posto Champions.
In campo il 20enne attaccante di Como ha, nel vero senso della parola, il "fuoco dentro". Non molla mai di un centimetro, rincorre tutti e si sacrifica in ogni momento della partita.
Appare sgraziato tecnicamente, tuttavia più aumentano le sue presenze in campo, maggiore è l'impressione che dà nel miglioramento del suo gioco; dalle ottime sponde ai centrocampisti, fino alla tecnica di tiro, Patrick è già un fattore in un club che vuole tornare ad essere grande come quello rossonero.

Flashback: tutto ha inizio la scorsa estate. Nonostante il grande esborso economico da parte della nuova e "traballante" società cinese per l'acquisto di due attaccanti quali Kalinic e Andrè Silva, il giovane capocannoniere della Primavera del Milan è riuscito a ritagliarsi il suo spazio in campo a suon di gol e buonissime prestazioni, diventando il centravanti titolare della rosa. Ha segnato sia in campionato (10 gol), che in Europa League (6 reti) e in Coppa Italia (da ricordare il gol decisivo ai quarti contro l'Inter). Si assiste a un nuovo passaggio di società questa estate, però Patrick ha mantenuto il suo status da centravanti titolare, mentre vedeva dirigersi verso lidi spagnoli quei Kalinic e Andrè Silva acquistati solamente un anno prima.
Lui è ancora lì, anche perché sa reincarnare lo spirito battagliero del suo mister. Siamo a inizio agosto e gira voce che il Milan sia interessato a Higuain. Da semplici voci l'interessamento diventa reale, per giungere a giorni di trattative estenuanti con la dirigenza juventina.
Voilà, il Pipita si accasa a Milanello. I tifosi sono estasiati per l'arrivo del bomber argentino, però non pensano a Patrick, il cui pensiero principale è: "E ora, quando troverò spazio in campo?" Tuttavia il ragazzo non si perde d'animo, al contrario vede nell'arrivo di Higuain una sorta di apprendistato lavorativo e benedizione per un giovane come lui. In allenamento si incolla all'ex attaccante del Napoli, gli chiede consigli, segue tutti i suoi insegnamenti sui movimenti in area di rigore.
Mai una parola fuori posto da parte di Patrick, sebbene la consapevolezza che le presenze per quest'anno saranno inferiori a quelle dello scorso; eppure la sua rabbia calcistica è incanalata su binari positivi. Infatti sa che quando gli viene data la possibilità di calcare il campo deve lasciare il segno.

Ecco l'occasione venerdì sera: mancano poco più di 10 minuti e Cutrone subentra a Bonaventura sul punteggio di 1-1 tra rossoneri e giallorossi. Partita che ormai sembra concludersi con un pari inutile ad ambo le squadre, ma arriva il punto di svolta.
Quarto minuto di recupero, Calabria recupera palla e la recapita sui piedi di Higuain che si trova al vertice dell'area di rigore. Sa che Patrick si sta inserendo tra i due centrali romanisti. De Rossi sbaglia la linea del fuorigioco, Cutrone ne approffitta, gran palla in profondità del Pipita e Cutrone è lì, come un rapace la insacca alle spalle di Olsen.
San Siro è in visibilio, il 20enne esulta "alla Inzaghi", va sotto la curva e si fa abbracciare da tutti. Occhi da spiritato e battito del cuore incessante.

Devo ammetterlo, quando segna Cutrone entro in un'altra dimensione, perché sono milanista e rossonero nel cuore e nel suo sguardo rivedo quello di Pippo, quello che ci ha fatto piangere di gioia ad Atene.
Caro Patrick, per favore non abbandonarci, uno con la grinta e la tua rabbia è indispensabile. Sei l'anima dei tifosi, continua a lottare duro e a farci sognare. Cutrone, sei te l'attuale diavolo rossonero.