Il Milan sta per scrivere di nuovo una pagina memorabile della sua magnifica storia. A luglio può arrivare una nuova svolta epocale per il club rossonero. Un nuovo cambio di proprietà. Dopo solo un anno di era cinese, arrivata dopo i 31 anni di epopea berlusconiana culminati con la vittoria di ben 29 trofei, sta per giungere una nuova era italiana, o per meglio dire italo-americana.

Una nuova era che promette bene ma che nasce dalle macerie dell'ultima gestione discutibile di Berlusconi, e mi riferisco agli ultimi 5 anni della gestione fininvest, dove c'è stata una gestione molto superficiale da parte del duo Galliani-Berlusconi.

Poi la patata bollente è passata a Yonghong Li coadiuvato dal lavoro del suo braccio destro Han Li che ha affidato la gestione del club a Fassone e Mirabelli. I due hanno fatto cose buone e altre un po'meno. Ci sono state delle difficoltà oggettive, non era sicuramente facile prendere la gestione del Milan nello stato in cui è stato lasciato dalla Fininvest. Tuttavia c'è anche qualcosa di buono. 

Rispetto all'ultimo anno Berlusconiano, il Milan ha abbattuto i costi di 6 mln, ha aumentato gli incassi di 20 mln e ha ridotto il passivo di bilancio rispetto all'annata precedente da -90 mln a -75 mln. Il Milan sta piano piano entrando nel mercato cinese, e il vice direttore di Milan-China, Zhang Wei, ha firmato un accordo per la costruzione di una Industry Sport Area (con stadio e strutture calcistiche) nella nuova area del Meixi Lake Park. Senza dimenticare l'accordo firmato con il Guizhou Hengfeng per una collaborazione inerente alla crescita dei calciatori giovani del Guizhou Hengefeng per quanto riguarda le formazioni Under 17 e Under 19 della squadra cinese della presidentessa Miss Wen Xiaoting. Anche questo è un modo per essere nel mercato cinese. 

Nel 2019 ci sarà il riscatto di Casa Milan che diventerà un asset di proprietà del club rossonero, la sede del Milan che oltre agli uffici ha nel suo interno il museo del club, ristoranti e bar. C'è Milan Lab e c'è Milanello, il centro sportivo del club che la nuova proprietà ha appena riqualificato. Senza contare le proprietà immobiliari che sono del club e l'intenzione da parte del Milan di avere uno stadio di proprietà.

Insomma qualcosa di buono c'è. Non dimentichiamo che il Milan ha una rosa molto giovane, con una età media di 24,6 anni. 

Come scritto in precedenza, ci sono anche cose meno buone, come per esempio la comunicazione e la mancanza di una 'cappa protettiva' dagli attacchi mediatici. Inoltre Fassone e Mirabelli hanno dato segnali di nervosismo inaccettabili per chi gestisce un top club come non presentarsi davanti alle telecamere dopo la sconfitta in Coppa Italia contro la Juventus. Senza contare la trasparenza e la totale assenza di Yonghong Li, che non parla, non rilascia dichiarazioni, non c'è, sembra quasi che non gliene freghi niente. Non si può gestire un club come il Milan con l'assenza, non essendo presenti. Il suo braccio destro è a Milano, e mi riferisco ad Han Li ma anche lui gestisce il Milan in maniera molto riservata e trasparente e anche lui è stato poco presente. Non è il modo corretto di gestire un club di calcio.

Yonghong Li non sa nemmeno cosa sia un fuorigioco, e ha fatto una operazione chiaramente speculativa. Tuttavia va anche scritto che i soldi li ha messi, o lui o chi per lui, ma ha investito nel club, ha rifatto la squadra con ben 11 nuovi acquisti investendo più di 200 mln. Tuttavia sono subentrati ostacoli insormontabili. Il Milan comporta un dispendio economico e di energie non  indifferenti, non sostenibili dal solo Yonghong Li, senza dimenticare la sentenza Uefa che è stata come una spada di Damocle che ha colpito Yonghong Li. 

Ma c'è una cosa che manca all'imprenditore cinese: La passione per il calcio. Che non ha. Ed è la dimostrazione che per lui è solo un tentativo di business. Il fatto che non stia spesso a Milano vicino alla squadra lo dimostra.

Passione che non manca a Rocco Commisso che potrebbe prendere il Milan e riportarlo ai fasti di un tempo essendo appassionato  e competente di calcio. Il proprietario di Mediacom, colosso delle telecomunicazioni statunitense con un patrimonio di circa 4,6 mld di $, è anche patron della squadra di soccer statunitense dei New York Cosmos.

Fassone più di Mirabelli rischierebbe il posto con Commisso, che potrebbe ufficializzare l'acquisizione del Milan il 2 luglio, che potrebbe sostutuirlo con Umberto Gandini, che ha già lavorato nel Milan e che attualmente lavora per la Roma. Con Commisso si aprirebbero le porte per un rientro in  società anche di Paolo Maldini.

Rocco Commissione potrebbe presentarsi anche al Tas come garante del Milan per cercare di ribaltare la sentenza Uefa che vede il Milan escluso dalle coppe per un anno.

Nel frattempo il Milan, in tutto questo marasma societario, si muove anche sul fronte calciomercato. È in dirittura d'arrivo la definizione dell'acquisto di Alen Halilovic centrocampista offensivo che svincola dal retrocesso Amburgo. Per la presentazione del calciatore, se verrà chiuso e ufficializzato, vi rimando ad un prossimo articolo. Milan che vuole prendere anche Dani Ceballos in prestito con diritto di riscatto dal Real Madrid. Sarebbe una festa. Ceballos sarebbe davvero un gran colpo. In uscita sia Bacca che Kalinic, che hanno diversi estimatori tra cui il Galatasaray, interessato ad entrambi. Milan che poi si concentrera' di una punta.

Luglio tra Commisso, Tas e calciomercato. Il Milan sta per rifare la storia. Il diavolo sta per scatenare l'inferno. Ne vedremo delle belle. Stay tuned.