Un derby impronosticabile che ribalta totalmente gli umori della capitale.
La preoccupazione romanista è legittimata dall'assenza di reazione e di adattamento dei giallorossi che hanno subito per tutti i novanta minuti la solida organizzazione della squadra biancoceleste.

ROMA
Il 3-4-1-2 confermato da Fonseca si è inceppato nuovamente.
Le gravi sviste difensive e la sterile manovra dei due trequartisti (Mkhitaryan, Lo. Pellegrini), costretti ad abbassarsi in fase di costruzione, hanno dato come risultato tre gol subiti e una produzione di un mero tiro in porta. Le difficoltà nella fascia sinistra nelle due fasi, nate dalla scarsa copertura di Spinazzola e dall'inesperienza di Ibanez, hanno aperto le porte all'esplosività di Lazzari. In fase di possesso sia Veretout che Villar non sono riusciti a dare ritmo alla manovra e nemmeno i rinforzi hanno cambiato l'inerzia della partita.
Il sistema di gioco annichilito dalla grande densità laziale nella trequarti, non è mutato all'evenienza.                  
La sensazione è di vedere una squadra con idee che vengono spente alla vista dei grandi match. Le sconfitte in campionato sono arrivate da Napoli (4-0), Atalanta (4-1) e Lazio (3-0).

LAZIO
Il 3-5-2 di Inzaghi ha portato i suoi frutti. L'atteggiemento più che il modulo è stato la chiave di volta.
Una partita pressochè perfetta ha esaltato la qualità dei singoli elogiando il collettivo. L'errore di analisi che può far pensare a una Lazio dipendente dal rendiemento offensivo viene corretto da una prestazione di sacrificio dalla mediana in giù. Le ammonizioni di tutti e tre i centrali e dei centrocampisti di quantità, testimonia una grande lotta nel recupero palla e in fase di costruzione. La marcatura a uomo di Acerbi su Dzeko ha annullato uno dei perni più importanti dell'avanzata romanista. 
In fase offensiva i quinti di centrocampo hanno dato spinta alla manovra alternandosi nella discesa e nel ripiegare. L'opportunismo e qualità di Lazzari nell'uno contro uno, i tagli di Milinkovic-Savic e l'assenza di punti di riferimento di Luis Alberto, l'hanno fatta da padrone. Infallibile Immobile nel concretizzare l'errore di Ibanez e nel creare apprensività con il pallone tra i piedi.