L'ATTESA

Ieri domenica mattina, qui a Milano verso le sette, il sole aveva fatto già capolino tra le poche nuvole. Il cielo era meno terso dei giorni precedenti, ma la primavera che già sembra essere arrivata un po' in anticipo quest'anno, preannunciava una bella giornata e considerando che l'inverno finora, almeno qui al nord, sia stato mite e ci abbia trattato fin troppo bene, speravo che fosse una domenica particolarmente diversa rispetto alla noiosa routine di tutti i giorni.

Sorseggiando la mia tazza di caffè in terrazza, osservavo la vegetazione che ha già iniziato da qualche giorno il suo ciclo, con le forsizie già ben colorate di giallo, le camelie già in fiore e le magnolie stellate colorate di rosa, bianco o viola. Osservando tutto ciò, mi è stato spontaneo ricordare avvenimenti vissuti in passato. I miei ricordi si affollavano nella mia mente, rievocando momenti belli e meno belli della mia vita, ma il canto dei merli mi ha distolto dai miei pensieri, riportandomi rapidamente alla realtà. Allora ho realizzato come questa fosse una domenica speciale.
Ma per forza... la domenica del derby Milan – Inter!

Ho deciso allora di uscire per fare due passi, approfittando di comprare il pane alla forneria vicino casa, ma non prima di fare una visita al mio amico Bruno, gestore dell'edicola all'angolo. Ieri apertura di turno fino alle 19.00, giusto per tornare a casa in tempo per mangiare e poi con l'amaro digestivo a gustarsi la partita davanti al televisore.
Bruno è interista ma molto sportivo, sempre pronto a tessere lodi quando una partita offre bel gioco, ma anche pronto a criticare quando invece la partita offre uno spettacolo tecnicamente povero. Quanti derby abbiamo commentato assieme... quante volte abbiamo ammesso a vicenda le lacune di una squadra o gli episodi fortunati che hanno deciso le sorti della gara... mai una discussione tra di noi, magari pareri contrastanti ma niente di più. Bruno stava uscendo anche lui per andare a prendere il pane, lo sostituiva momentaneamente la figlia, così ci siamo soffermati a parlare esprimendo le nostre previsioni per la serata calcistica a venire. Egli sosteneva che questa volta sarebbe stato il turno dei milanisti per gioire. Al contrario io gli ricordavo, come spesso era successo in passato, che la squadra meno in forma, quasi sempre è stata quella a far suo il derby temendo, a dire il vero, la reazione dei giocatori interisti pronti a smentire in campo le congetture negative nei loro confronti. D'altronde devo aggiungere che, sotto sotto, nutrivo molta fiducia nei confronti del Milan, sperando di guadagnare i tre punti in classifica tanto preziosi per continuare il filotto delle vittorie consecutive.
L'amico Bruno mi è parso molto contrariato a seguito delle vicende neroazzurre. Come sempre lamentava (a ragion veduta) la mancanza di coesione del gruppo e l'involuzione tecnica della sua squadra paventando una “Waterloo” finale per i colori neroazzurri. Io invece cercavo di rincuorarlo ricordandogli che i derby hanno sempre riservato epiloghi particolarmente emozionanti e decisivi per la classifica di entrambe le squadre. Ci siamo salutati, mentre il cielo si riempiva di nuvole nascondendo definitivamente il sole. La temperatura si abbassava leggermente quasi come un presagio di sventura per l'evento serale.

Ci siamo salutati con Bruno, promettendoci di commentare a caldo la partita telefonandoci alla fine della gara. L'iniziativa sarebbe stata presa da colui il quale avrebbe perso l'incontro.

LA PARTITA

Grande coreografia a S. Siro. Striscioni, bandiere, spalti stracolmi...
L'incontro inizia con l'Inter che si catapulta come un ariete nella metà campo del Milan. I neroazzurri sembrano leoni feriti pronti a sbranare la preda, tanto da impaurire i rossoneri, i quali non riesono a rispondere adeguatamente in campo. Dopo 3 minuti arriva il goal dell'Inter a seguito di un'azione confusa in area milanista. Vecino si avventa come una furia sulla palla e insacca portando in vantaggio l'Inter. Mi aspetto una reazione da parte degli uomini di Gattuso che però stenta ad arrivare. L'unica reazione, non molto convinta, si ha con Paquetà che prova a tirare in porta, ma Handanovic è pronto a sventare la minaccia. L'Inter imperversa decisamente alla ricerca del goal, ma il Milan sembra paralizzato e per nulla reattivo. Non si vedono affondi e non vengono effettuati i dovuti pressing uomo a uomo. Le geometrie dell'Inter invece sono quasi perfette accompagnate da azioni veloci e ficcanti. Donnarumma è chiamato più volte ad intervenire con efficacia, come pure Handanovic in un paio di occasioni per nulla pericolose da parte del Milan che cerca di trovare il pareggio alla fine del primo tempo a seguito di un paio di calci d'angolo, ma la difesa interista è attenta e le squadre vanno a riposo, rimandando le ostilità nella seconda parte della gara.

Secondo tempo all'insegna della riscossa da parte del Milan. I rossoneri, a causa di un indurimento della coscia di Paquetà, si presentano in campo con Castillejo che rimpiazza il brasiliano, con tutta l'intenzione di fornire palloni al polacco Piatek poco servito dai compagni e quasi assente dalla gara a causa di una assidua marcatura dei difensori centrali interisti.
Dopo 5 minuti però, come un colpo di maglio, arriva il secondo goal dell'Inter, a seguito di un cross preciso da parte di Politano in area milanista. De Vrij si avventa sulla palla e di testa insacca sulla destra di Donnarumma. E' un bel goal, ed ora si teme un crollo rossonero, ma i ragazzi di Gattuso reagiscono rabbiosamente e dopo 6 minuti riescono a segnare con Bakayoko che svetta in area, colpisce di testa il pallone con molta potenza e batte Handanovic che nulla può per evitare che il pallone entri in rete 1 – 2 .

La gara ora si fa molto accesa, i falli da una parte e l'altra sono molto evidenti e l'arbitro Guida deve più volte intervenire estraendo anche il cartellino giallo. Le sorprese per questa partita però non sono finite. Samu Castillejo entra pesantemente in area su Politano per allontanare il pallone. L'arbitro non ha dubbi e fischia il calcio di rigore, ma è sollecitato dai milanisti a consultare il VAR che dopo poco tempo di consultazione conferma la decisione presa da Guida.
Calcio di rigore che Lautaro Martinez trasforma portando a 3 le reti dell'Inter proprio nel momento più propizio per il Milan in pieno tentativo di rimonta. Il Milan non demorde e si catapulta nella metà campo interista decisamente alla ricerca di un altro goal per rimontare il punteggio pesante a suo sfavore.
Gattuso sostituisce Kessie con Conti e da quest'ultimo parte il cross al centro dell'area interista, dove dopo un batti e ribatti il pallone arriva sui piedi di Musacchio che non perde tempo e insacca alle spalle dell'incolpevole Handanovic. Ora al Milan manca un solo goal per pareggiare le sorti di una partita, che ha visto i rossoneri risvegliarsi troppo tardi. Tentativi ancora in extremis con interventi della difesa interista attenta ma che dà più volte la sensazione di vacillare per la stanchezza implacabilmente affiorante tra i giocatori interisti. Il Milan ha infatti due occasioni, una è sventata fortunosamente da Handanovic, l'altra vede Castillejo calciare a botta sicura, ma i difensori interisti trovano il modo per deviare il pallone che altrimenti sarebbe entrato in rete.

Finisce cosi come la legge del derby impone! Risultato finale Milan - Inter 2 – 3  

IL COMMENTO TELEFONICO

è toccato a me dunque chiamare Bruno e la telefonata tra di noi si è svolta così:

P: Ciao Bruno eccomi quì come d'accordo. Complimenti avete vinto con merito, ma siete stati fortunati o se preferisci, siamo stati sfortunati noi.

B: Ciao amico mio, lo sai bene che io e te possiamo parlare a ruota libera per esprimere le nostre opinioni, ma preferisco la tua seconda ipotesi, più sfortunati voi, piuttosto che fortunati noi. Credo che questo derby ce lo siamo meritato, soprattutto per il gran primo tempo giocato da parte nostra. Ma devo ammettere che, alla fine se foste riusciti a segnare il pareggio, non avreste rubato nulla.

P: Ascoltami Bruno, io credo che l'Inter abbia meritato di vincere, ma il Milan vi ha aiutato molto per l'inerzia del primo tempo. Vero è che il vostro centrocampo era messo meglio e che ogni pallone lo avete giocato con maestria, ma è altrettanto vero che noi rossoneri siamo stati poco mobili per 45 minuti senza minimamente sferrare un tiro in porta. L'Inter mi è sembrata più determinata con i rifornimenti indovinati dal settore più arretrato per le punte, tra le quali ha brillato particolarmente Lautaro Martinez.

B: Ascoltami Pippo, voi subito dall'inizio avete dimostrato di essere tutti fuori partita. Non ho visto un passaggio degno per le punte e poi è vero come tu dici: nel primo tempo abbiamo giocato una gran partita e se il Milan non si è visto il demerito non è tutto suo, ma c'è tanto merito da parte nostra. Nel secondo tempo la musica è cambiata. Avete avuto una reazione dopo il 2 - 0 quasi disperata e vi siete organizzati meglio.

P: Beh almeno nel secondo tempo abbiamo fatto pressing più deciso e la partita si è riequilibrata, ma sono stati gli episodi che hanno dato la svolta alla partita. Dimmi con sincerità Bruno, ma secondo te il rigore c'era?

B: Scusami ma il VAR ha confermato che c'era. Non vorrai contestare la decisione dell'arbitro e chiaramente avallata poi dal VAR spero...

P: No certamente. Io contesto solo il volo fatto da Politano accentuando la caduta. Sicuramente con meno scena non si sarebbe determinata la scelta di assegnare il rigore, non credi?

B: in effetti un po' di scena l'ha fatta ma è stato toccato, non si è buttato! Dai, il rigore c'era e poi vuoi mettere le parate che ha fatto Donnarumma? Secondo me, è stato il migliore dei vostri, egli ha fatto un paio di miracoli irripetibili e vi ha evitato l'imbarcata... Non mi è piaciuta la vostra sufficienza in difesa piuttosto. Ma sai, tutto sommato meglio per noi che ci sia stata (ahahahahahah)

P: Bravo sfotti, sfotti! Adesso avete fatto il sorpasso, ma prima lo avevamo fatto noi. Dopo la nazionale quando riprenderà il campionato vedremo cosa succederà... Devo comunque confessarti che la sconfitta della Roma non sposta le cose nei confronti del Milan, così manteniamo inalterato il vantaggio nei loro confronti.

B: Beh sì, ho ragione a dire che avete un bel fondello! Comunque la Roma ha fatto un gran favore anche a noi. Comunque terzi o quarti non importa, conta invece tenere lontano a distanza le avversarie se vogliamo che Inter e Milan vadano in champions. Piuttosto dimmi una cosa, ma quasi a un quarto d'ora prima della fine cosa è successo nella vostra panchina? Pare che Kessie e Biglia abbiano litigato di brutto, hanno dovuto addirittura in tre tenere a freno kessie perchè la lite non degenerasse in rissa!

P: ma cosa dici? Io non ho visto nulla, mi prendi in giro forse?

B: ma no Pippo, hanno inquadrato la scena per quasi 1 minuto mentre giocavano, come fai a non aver visto l'accaduto?

P: Mah, beh forse allora... ah ecco, non sarà magari successo quando sono andato in cucina per bere un'aranciata? Avevo sete e mi sono assentato un paio di minuti. Ora appena chiudo con te, voglio seguire i commenti così mi renderò conto di cosa sia successo veramente.

B: Anch'io farò la stessa cosa, sono proprio curioso e magari domani ci vediamo al solito posto in piazza per commentare. Ti aspetto alla solita panchina vicino l'albero di betulla. Ci sarai domani?

P: Perchè no? Vorrei approfondire con te (a mente serena) un paio di situazioni di gioco, poiché, conoscendo la tua sportività, sono sicuro che mi darai ragione. Alla fine quel pallone non ha voluto entrare nella vostra porta. Avrebbe potuto essere 3 – 3 e farci salvare la serata!

B: Non lo nego, in quel caso non avreste rubato nulla, ma ribadisco ancora per la seconda volta che abbiamo neritato di vincere, anche se mi aspetto sicuramente altre prove inconcludenti da parte della mia squadra, troppo incostante più volte quest'anno. Già dopo il riposo per la nazionale mi aspetto una prova incolore contro la Lazio.

P: Non essere catastrofico come spesso ti succede. Speriamo di no invece. Non scordiamoci che la Lazio è nostra concorrente per il quarto posto. Cercate di batterla e poi pensate alla Roma, magari un pareggino (ahahahahah).Va bene Bruno, dai, ci vediamo domani in piazza, ti saluto e ti rinnovo i miei complimenti. Avete giocato una grande partita, onore al merito, ma noi certamente abbiamo contribuito molto a trasformarvi nell'araba fenice che risorge dalle ceneri (ahahahahahahah)

B: (Ahahahahahah) ciao Pippo buonanotte.

P: Buonanotte Bruno, a domani

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