Non so quanti frequentatori di questo appassionato – e da oggi tormentato blog – siano nell’età idonea per ricordare un personaggio straordinario del calcio: Angelo Massimino, presidente del Catania in tre diversi periodi della storia del club siciliano. Non era nato ricco Massimino, nel 1949 emigrò in Argentina, dove lavorò come muratore, e con i soldi accumulati nei due anni trascorsi nel paese sudamericano, tornò in Sicilia, nella sua Catania, dove iniziò l’attività di imprenditore edile. Accumulò una fortuna ingente e allora si disse che possedeva almeno 3000 appartamenti. Sono rimaste comunque celebri le sue battute.
Uno dei suoi allenatori gli disse che la squadra stentava perché gli mancava l’amalgama. E lui, rispose in siciliano ”Mister, accattamula sta malgama”, ovvero, mister allora compriamola questa amalgama.

L’amalgama non si può comprare, naturalmente, così come non si può comprare il carattere che è qualcosa di fondamentale che manca al Milan. E se anche si potesse comprare, per assurda ipotesi, Gazidis solleverebbe obiezioni. Da oggi fino alla prossima settimana sia qui, in questa comunità, che altrove, in Rete, ma anche sulle pagine dei vari giornali sportivi si analizzerà, al microscopio il derby che siamo riusciti a perdere dopo averlo dominato per almeno 50 minuti. Si analizzeranno cause, motivi tattici, scelte del tecnico, cambi e Dio solo sa che altro, ma il problema vero, drammatico è uno solo: squadra priva di carattere con allenatore buonista e dirigenza che finge di non vedere.

Cari signori, in questa società c’è un convitato di pietra, ovvero i vertici societari al massimo livello, non alludo, sia chiaro a Boban-Maldini, che magari potranno avere altre responsabilità.
Il significato metaforico di convitato di pietra è questo, cito testualmente: ”una presenza incombente (persona o cosa), ma allo stesso tempo, invisibile, muta e, conseguentemente, piuttosto inquietante e imprevedibile, conosciuta da tutti, ma da nessuno nominata”. Ora, vi risulta che questi convitati di pietra, dopo la sessione invernale – terrificante – abbiano fatto sapere qual è il loro arcano pensiero sul futuro di una società calcistica che è stata ai vertici del calcio mondiale?

C’è un progetto? Esercita una qualche forma di stimolo la stampa sportiva più vicina ai colori rossoneri?
Senza pretendere grandi inchieste giornalistiche, solo un’educata opera di mediazione in rappresentanza di quanti ogni domenica pagano un biglietto per andare allo stadio o anche un abbonamento delle varie Tv che allietano il panorama mediatico. Al silenzio di dirigenza e stampa fa da contraltare un altro silenzio, quello di una tifoseria fedele, appassionata che fa quasi tenerezza, ma questo è il silenzio degli innocenti. Massimino, nella sua generosità, era disposto a comprare anche l’amalgama.
A Gazidis e Singer non chiediamo di comprare il carattere, ma possiamo sperare, a giugno, in una punta, un centrocampista e nell’ingaggio di un allenatore che s’incazza come una iena se la squadra gioca male?
E’ chiedere troppo?