Era questa la frase detta dai prestigiatori prima dei loro spettacoli: "Senza trucco e senza inganno". Poichè sono molti i tifosi milanisti che incominciano ad agitarsi preoccupati per le richieste economiche di Zlatan Ibrahimovic e del suo "simpaticissimo" procuratore, il noto, Mino Raiola, vengo in loro aiuto, spiegando i motivi di questa "suspance" e il perché lo splendido campione svedese, lunedì prossimo, sarà a Milanello.

Facciamo un passo indietro, Ibra a dicembre è venuto al Milan per 3 milioni. Come ha sempre detto, senza certamente rinunciare alla sua rinomata modestia, "è venuto per fare il Presidente, il Dirigente, l'Allenatore e il Giocatore". Logico quindi che appena ha saputo che con la conferma di Mister Pioli, avrebbe potuto vestire per almeno un altro anno, la maglia del Milan, ha presentato la sua richiesta: 6 milioni. La Dirigenza, convinta dell'importanza di confermarlo e volendo continuare l'ottimo lavoro che si è concretizzato anche grazie alla personalità di un Campione che si è dimostrato leader e trascinatore, ha accettato. PUNTO.

Poichè non bisogna dimenticare la difficoltà economica del momento, che per chi non lo sapesse, comporta l'impossibilità di fare trasferte in Asia o in America, tanto inutili quanto necessarie per migliorare i bilanci, non si potrà fare conto sulle entrate dagli abbonamenti, né dalla vendita dei biglietti, fino a quando, non si può saperlo e il rischio di veder diminuiti gli introiti dalle televisioni, sembra evitato, ma non è impossibile. Tutte queste ragioni, dovute all'imprevisto Covid 19, se già sono motivo di preoccupazione per tutte le Società Calcistiche con bilanci non particolarmente sani, hanno ulteriormente rafforzato le convinzioni del Fondo Elliott, che come ben sappiamo ha obiettivi chiari, per poter vendere al prezzo più alto possibile: rendere la Società economicamente sostenibile e avere le autorizzazioni per la costruzione del nuovo stadio.

Ecco perché l'offerta fatta a Zlatan, di cui abbiamo notizie molto frammentarie, è formulata con 4 milioni di quota fissa e altri 2 milioni legati a obiettivi più o meno facili da ottenere. Presenze, gol, conquista dei gironi della Europa League, qualificazione alla Champions, fino alla vincita della scudetto. La notizia di ieri che Raiola avesse risposto che servivano 7,5 milioni, 5,5 come fisso, facendo uno sconto alla richiesta iniziale di 6 e accettando quella legata agli obiettivi, è solo la conseguenza a ciò che accadrà in futuro. Mi spiego meglio. Ivan Gazidis punta a chiudere questo accordo, poiché sottoscritto con il giocatore più importante sarebbe il riferimento per tutti gli altri giocatori, un massimo insuperabile. Raiola, sarà anche stato un pizzaiolo, con tutto rispetto per la categoria, ma i conti li sa fare molto meglio di ogni altra cosa e dovendo affrontare i rinnovi nell'ordine, di Gigio Donnarumma che andrà in scadenza nel 2021 e di capitan Romagnoli, non vorrebbe essere proprio lui a creare il precedente, poiché non è certamente il tipo di persona che regala vantaggi alla concorrenza. Probabilmente per mettere questo tassello, così importante, poiché al procuratore più che lo stipendio dei suoi assistiti, interessano le sue parcelle e non vuole certamente perdere altre possibilità, non mi stupirei e Dumfries e Badu, vestissero in rossonero.

Ibra sarà un calciatore del Milan, l'unica cosa ancora incerta è quale sarà il suo numero di maglia. Gli piace essere il "Narciso", ma questo l'ho già scritto, creare interesse e aspettative, cosa giustissima per un calciatore che a 38 anni ha ancora i riflettori del mondo del calcio puntati su di lui. Non a caso la Puma ha chiesto lui per presentare anche la terza maglia. Dispiace leggere Cristiano Ruiu che incolpa la Dirigenza per quello che lui ritiene un grave errore. Ibra è sempre più al centro del progetto Milan e il suo contratto sarà un ulteriore passo avanti. FORZA MILAN