Comunque, a me pare pur sempre una supercazzola.
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Ok: il conte Mascetti che tira scemo l'interlocutore di turno con la supercazzola è simpatico, tanto che, per una volta, tu non simpatizzi istintivamente con la vittima... ma se, al posto del conte Mascetti, ci trovi Tafazzi a sgranare la supercazzola, questa assomiglia tanto ad un boomerang.
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Capisco, badate, che c'è stata tanta sfortuna a scompigliare i piani di Spalletti, il quale aspettava (come tutti noi) che il ragazzo dagli occhi pieni di fuoco ritornasse tutto intero dall'esperienza con la sua amata nazionale e che non si fosse, invece, in emergenza piena. Così non è. Fosse stato come doveva, Icardi tenuto in panchina sarebbe stato gestibilissimo e nessuno avrebbe mugugnato tirandogli la giacchetta rischiando di strappargliela. Avrebbe perfino potuto, con questo, definire la sua nuova scaletta di preferenze per l'attacco. (Qua, un piccolo e bonario inciso: Lautaro andrebbe un po' frenato in quelle sue entrate in scivolata, quando non vi sia situazione disperata da recuperare. Farsi male, fare male, farsi ammonire, per catturare un pallone spesso lontano dalle due aree è da combattente puro e generoso ma non sempre è un atteggiamento intelligente).

Così non è, dicevo, e i piani scompigliati, a questo punto, verrebbero ripassati al pettine e rimessi a posto, per quel che si può.

Di alcuni attaccanti, anche mettendo insieme i pezzi, non se ne farebbe uno sano (Keita e Icardi), Nainggolan torna convocato, e forse in campo, appena rimesso in piedi, Brozo scende in campo acciaccato e Perisic torna dalla nazionale dopo prestazioni non all'altezza delle sue possibilità (ho letto solo i resoconti delle partite della Croazia, non le ho seguite).

Mi aspettavo un Icardi in panchina pronto a subentrare a Keita, all'occorrenza, quando questi avesse esaurito il carburante energetico, o al posto della carta Ranocchia-centravanti. Invece, per un qualche motivo, presumo puramente punitivo, non si accomoda neppure lì.
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Perché? Leggevo oggi un tifoso interista che scriveva che, anche a fronte di una possibile sconfitta, il reprobo andava bandito (possibilmente a vita) per avviarci verso un futuro migliore.

Adesso, rispettando comunque le opinioni di tutti, vorrei argomentare perché, anche stavolta, vorrei perorare una causa  che non trova molti consensi tra i miei colleghi interisti e, forse, anche più in generale tra gli altri tifosi.

  1. Tiro dritto dicendo che  io non sono tra quelli che si illudono di arrivare improvvisamente ad essere scaldati e illuminati dal sol dell'avvenire, percorrendo un sentiero di "sconfitte pur di...". Non ci credo semplicemente. Sommando la resa delle sconfitte, anche con tutte le attenuanti e l'ottimismo che si possa spendere per analizzarle, a me continuano a dare sempre uno zero nei punti da sommare in classifica. Non vedo nessun illusionista, in casa Inter, capace di fare grandi raccolte di ottimismo  seminandolo su possibili disfatte. Ricordate in quanti volevano cacciare Spalletti a Gennaio?
  2. Non mi sento di condividere l'idea che si possa tirare una riga a stagione in corso per fare un bilancio definitivo e senza avere tutti gli elementi in mano, ma basandosi solo su simpatie e antipatie, quasi che ci sia l'esigenza di creare un gruppo oratoriale estivo, tutto lindo e fresco di confessione e non un gruppo magari brutto, sporco e cattivo che sdradichi dal campo il risultato ad ogni costo. Continuo a pensare che questa vicenda sia stata gestita malissimo e che l'allenatore abbia responsabilità maggiori di altri nell'accendere e alimentare il fuoco, forse sottostimando il possibile danno.
  3. Non credo che caricare psicologicamente la squadra mantenendo come bersaglio un viso "amico" (nel senso di componente della tua stessa squadra) sia utile come strategia vincente. Temo che, al contrario, si trasformi in causa di logoramento.
  4. Scrivevo due giorni fa che aspettavo di sentire se l'allenatore avrebbe usato un pungiglione da scorpione o un ago da medicina cinese per stimolare l'ambiente. Avrà fatto felici i tanti detrattori del ragazzo ma io, invece, mi aspettavo maggiore buon senso. Ci contavo, perfino, e ne sono rimasto deluso.

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Penso forse che sia impazzito per comportarsi così?

No, penso semplicemente che si stia proteggendo nel caso che, malauguratamente, la partita si metta in salita, se non addirittura si avvii verso una sconfitta, ma ancora sanabile e, in quel caso, ci sarebbe un vero imbarazzo nella scelta, avendo Icardi in panchina, perché nessuno capirebbe il coup de théâtre, oramai neanche più tale, di Ranocchia torre d'attacco e anche quelli più critici invocherebbero il centravanti di ruolo in campo. Sì, sì, lo so: tutti sono bravi a preferire una sconfitta purché bla bla bla, a meno che non si stia per perdere veramente.

Un Icardi in campo che magari, pur scarso com'è (come mi è capitato perfino di sentire) ma aiutato dalla dea bendata che protegge quelli poco capaci, infila uno o due goal, salvandoci pure la faccia (come capitava a Totti quando entrava negli ultimi minuti e ribaltava il risultato, o aiutava a farlo, nella Roma), potrebbe rivelarsi una iattura per mantenere in piedi il muro che lo confina in quarantena.

Avere un Icardi in in panchina e non schierarlo, con la squadra in difficoltà, farebbe formulare, forse, qualche domanda scomoda anche da parte dei dirigenti. Allora, meglio evitare il problema alla radice.

Comunque, vista l'importanza della partita, di fatto uno scontro diretto, qualche domanda aleggerà lo stesso nell'aria, comunque vadano le cose, a maggior ragione se dovessere farlo nel modo più malaugurato.
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Spero, ovviamente, che questo mio pessimismo sia fuori luogo e che altri abbiano davvero visto la luce.

Penso che, oltre al tema scottante della gestione di Icardi, l'altro punto critico per questa sera è quello dell'assenza forzata di De Vrij perché, con la squadra acciaccata (ma anche dall'altra parte hanno bei problemi), avere potuto contare su quel reparto cruciale al completo mi avrebbe un po' rassicurato. Questo perché non conosco le condizioni di Miranda: se lui ha recuperato bene, parte del mio ulteriore pessimismo ha poca ragione d'essere, visto che lo ritengo ancora uno dei migliori centrali.

Fortuna comunque vuole che, sapendo già della sconfitta del Milan, si sappia pure che per questo turno il nostro terzo posto è al sicuro, questo dovrebbe regalarci uno spicchio di tranquillità (o di ansia in meno).

Io questa sera farò, come al solito, il tifo per la mia squadra, pur non condividendo le scelte dell'allenatore (questa, d'altro canto, è la giusta collocazione: io da tifoso, lui da allenatore e, quindi, le mie chiacchiere valgono quanto un cartoccio di aria fritta di fronte alle sue decisioni, ma servono a me che, pur sperando che Spalletti questa sera finisca per guidare il carro dei vincitori, me ne starò ad applaudire il risultato in disparte, tra quelli che hanno comunque torto in anticipo, perché chi vince - come comunque spero - ha sempre ragione) e sperando che quella grande mano che la Sampdoria, il Milan e il povero Gigio Donnarumma ci hanno regalato ieri sera diventi gigantesca (vabbè, esageravo! diciamo ancora più grande).
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Chiudo con un piccolo inciso.

Ieri mattina ho avuto modo di leggere un articolo di un utente che si lamentava di quelli che scrivono sempre della stessa cosa più volte (stessa squadra, stessa situazione, ecc.) e disquisendo su visualizzazioni e altro che non ho capito appieno.

Mi scuso, se la cosa può disturbare lui od altri, ma in questo periodo mi preme essenzialmente l'Inter e il motivo di discussione più forte riguarda la questione Icardi e ogni questione ha sempre molte sfaccettature, motivi e metodi di analisi che suscitano "passione" (certo, ricordandoci che stiamo parlando pur sempre di uno sport, per quanto lo si ami). Non si prenda come un quasi dispetto questo mio reiterare. Non credo, comunque, che si sia costretti a leggere gli articoli se il tema descritto nel titolo non interessa.