A meno di altri clamorosi ribaltamenti, Sky non potrà più avere l'esclusiva di contenuti in streaming per il periodo fino al 2022. Il consiglio di stato decide di aprire le porte a nuovi competitor e di escludere dall'esclusiva Sky. Questa decisione vale per tutti i contenuti, dal cinema alle serie tv oltre al calcio e altri sport.
Non è la prima volta che Sky si trova in mezzo a situazioni del genere, già nel 2018 l'Antitrust aveva fatto la voce grossa contro una sorta di monipolizzazione che stava nascendo dopo l'accordo di Sky con Mediaset. Ma quella volta il Tar aveva dato ragione alla pay TV, ora invece, il consiglio di stato ribalta la sentenza. In parole semplici è stato deciso che Sky è già troppo forte sulla distribuzione via satellite, via fibra e digitale terrestre da non potergli permettere anche l'esclusiva via Internet.
Quindi cosa succederà? Ora dipende dalla Lega calcio, se la lega deciderà di vendere i diritti TV per il triennio fino al 2024, un'esclusiva, Sky non potrà in nessun modo acquistarli, lo potranno fare altri player come Amazon Prime ad esempio, se invece non saranno ceduti in esclusiva allora Sky potrà portare la propria offerta, ma tenendo conto che non essere l'unica emittente a poterli avere può portare una seria concorrenza e un notevole calo degli abbonati. Sky difficilmente sarà disposta a trattare con la Lega Calcio i diritti partendo da cifre esagerate, sapendo che ci sarà chi potrà proporre le stesse identiche partite via streaming a costi anche ridotti. Lo scenario peggiore che ci può essere, per il sistema calcio, è quello dove una Amazon Prime acquisisce i diritti del calcio non in esclusiva e inserisce le partite all’interno dell’abbonamento da 39 euro all’anno. Ma oltre a questo lato, c'è da tenere in considerazione che questa decisione del consiglio di stato potrà privare la Lega, e di conseguenza le società di calcio, di diversi milioni di euro mettendo a serio rischio un sistema che si basa quasi esclusivamente sui soldi derivanti dai diritti TV.
La lega aveva incassato una cifra di 780 milioni di euro per il triennio in corso, cifra irraggiungibile con la nuova sentenza. Nei prossimi mesi assisteremo a quella che sarà una rivoluzione epocale per il modo in cui si guarderà il calcio: che sia il canale della Lega, che siano fondi esteri (si parla di una offerta di 2.2 miliardi di CVC) che siano nuovi competitor, come Amazon, o vecchi, come DAZN, siamo certi che il calcio dovrà cambiare per sopravvivere.
Già il calcio italiano difficilmente riesce a stare aggrappato alle altre squadre europee, se ora anche le risorse derivanti da queste entrate subiranno un brusco calo, potremo dire addio ai sogni di gloria per le nostre squadre e addio ai campioni che non potranno più essere acquistati dalle società di calcio italiane.