Non è la prima volta, non sarà forse l'ultima, ma una cosa è certa, il colpo di coda del Diavolo, sta rendendo aperto e vitale questo campionato come non mai. Non è la prima volta che il Milan segna nei minuti di recupero o finali di una partita di serie A. Tra imprecazioni sportive ed esultanze come se si fosse vinto un Mondiale, che l'Italia per la seconda volta consecutiva dovrà guardare con il binocolo, quel goal nei minuti finali salva la SerieA. Milano si riscatta, sta tornando al vertice del calcio italiano, in Europa, ha avuto due milanesi nella Champions League, con il Milan con il ruolo di comparsa e l'Inter che ha superato i gironi dopo dieci anni. Non resta che accontentarci di questo. Perchè questo campionato è equilibrato, forse anche troppo, hai squadre come la Salernitana che tutti davamo per spacciata che addirittura ora è ad un passo dalla salvezza.

Tutto è possibile, tutto può capitare. Certo, non è un campionato livellato verso l'alto come la Premier, per le nostre tasche al momento inarrivabile, ma per le cose di casa nostra, tutto sommato, meglio così. Dopo dieci anni di monotonia bianconera, caduta la Juventus, non c'è mai stata nessuna vera fuga verso l'alto da parte di nessuna società. Se addirittura si dà ancora in corsa la Juventus significa che veramente in questo campionato tutte le logiche e le statistiche son letteralmente andate a farsi friggere con quel colpo di coda del Diavolo che tiene accese le speranze per un campionato che forse si deciderà all'ultima giornata, con l'ultima partita, per tutto. Tutto significa, salvezza, scudetto e coppe europee. C'è da riflettere su ciò, sul perchè di questo equilibrio, nonostante le tante differenze economiche in campo.
C'è da riflettere ed agire per migliorarsi. Abbiamo rimosso il peggio alla velocità della luce, ma a dirla tutta forse era nell'aria e non ha sorpreso più di tanto la mancata qualificazione ai mondiali in Qatar, dopo Russia, per non parlare della figuraccia collezionata nelle principali coppe europee, ci stiamo cullando in un campionato frizzante, ma quando le bollicine verranno meno, non resteranno che dei bicchieri vuoti dove specchiarci, un vuoto che andrà colmato con una nuova visione del calcio, raccogliendo quanto di buono stiamo seminando in questa stagione, a partire dai nostri allenatori, dai giovani italiani che stanno emergendo.
Serve coraggio, serve osare, perchè, come insegna il colpo di coda del Diavolo, se ci credi fino alla fine, anche se magari non vincerai nulla, almeno ci hai provato.
Ecco, proviamoci a ricostruire il nostro calcio.