Pep Guardiola è da tutti considerato se non il migliore, ma sicuramente tra i migliori allenatori del mondo, è ambito da tutte le società e sognato dai tifosi di mezza Europa, che ancora hanno negli occhi la meraviglia del suo Barcellona. È alla guida di una delle squadre più ricche d'Europa, una squadra che può permettersi di spendere qualsiasi cifra per qualunque giocatore, e che ha fatto di tutto per accontentare il tecnico spagnolo. Ad inizio stagione veniva messa in cima alle preferenze di molti addetti ai lavori per la vittoria finale sia della Premier che della Champions.
Per quanto riguarda la la Champions è ovviamente tutto ancora aperto e possibile, è agli ottavi di finale avendo vinto il suo girone, che in realtà non era difficilissimo, e quindi si presenterà alle eliminatorie con i favori del pronostico insieme alle spagnole al Bayern e alla Juve, ma in Premier qualcosa non va.
Attualmente i Citizen, accusano un ritardo di ben sette punti dall'armata rossa di Kloop e un punto dagli Spurs di Pochettino, che obiettivamente può contare su una rosa meno competitiva. 

Se per quanto riguarda il potenziale tecnico e tattico nulla o quasi si può appuntare a questa squadra che tra le sue fila ha giocatori di tutto rispetto da De Bruyne ad Aguero a Silva a Sane', è che quindi quando in giornata sono temibilissimi, e guidati dalla sapiente filosofia di Pep. Ma la costanza sembra essere un problema vero e proprio per gli uomini di Guardiola che spesso scivolano in partite dove hanno peso punti pesanti. Altalenante non è certo un modo di essere che può far arrivare a risultati importanti, e se il campionato può darti ancora delle possibilità di recupero, la Champions del dentro o fuori non perdona. Basta una serata di quelle per buttare una competizione e ritrovarsi per l'ennesima volta una realtà non "reale", un'opera incompiuta, un'eterna seconda a livello europeo.

Guardiola è un tattico attento, con una filosofia di gioco che a Barcellona aveva trovato la sua massima espressione, e che al di fuori di là non è più arrivato a quei livelli. Il motivo potrebbe essere che solo la preparazione tecnico tattica a volte può non bastare, se hai Xavi Iniesta Messi Piquet Puyol ecc... puoi anche avere delle scivolate che poco importa, ma se sei in una squadra forte, ma non mitica e ti manca la forza mentale, la capacità di tenere sempre tutti sul pezzo, un po' come fa Allegri da anni, almeno in Italia, diventa tutto più difficile.
Ora giovedì ci sarà lo scontro diretto contro il Liverpool per cercare di accorciare le distanze.