Il primo posto oramai è andato, la disfatta contro il City ha messo sotto i fari la metamorfosi dei Reds. Una squadra che ha messo in difficoltà il City, nel primo tempo ha rischiato anche di andare in vantaggio. Poi però ha ceduto. Crollata come un castello di sabbia
Dopo il primo goal la squadra non si è ripresa e gli errori clamorosi alla Karius di Alisson sono stati la drammatica fotografia di una stagione disgraziata dal rischio zero titoli. Il Liverpool è stato sicuramente penalizzato in modo devastante dagli infortuni. Senza difesa, si sono rotti gli equilibri, ed il calciomercato invernale è stato insoddisfacente. Non hanno voluto spendere. La squadra era buona prima ed è buona adesso, avranno pensato ai piani alti. Come è possibile che nel giro di una stagione si passi dal Liverpool che conquista il mondo, al Liverpool che viene umiliato in quel modo dal City? Se è successo significa che è possibile e l’aspetto mentale è fondamentale ma è dall’inizio dell’anno che la squadra fatica. Poche sono state le prestazioni all’altezza dei Reds. Se ne contano un paio non di più. Il Liverpool non è il City di questi ultimi anni, altrimenti non ci avrebbe messo trent’anni a vincere il campionato inglese. Ma nessuno si immaginava un crollo così clamoroso. Addirittura il piazzamento in Champions è a rischio. Se l’Everton vince le due partite mancanti potrebbe far scivolare i cugini della città dei Beatles al quinto posto. Fuori dalla zona Champions. In casa del Liverpool è necessaria una rivoluzione. Si ha la sensazione che il tempo di Klopp sia giunto al termine.

Il ciclo si è chiuso. Serve rinnovamento e questo non può che partire dalla panchina, oltre che da un rinnovamento della formazione. Nessuno deve sentirsi intoccabile, è sicuramente nei momenti di difficoltà che la squadra va supportata e questo i tifosi lo sanno bene. Il Liverpool ha pagato la stagione dei record, vinto tutto senza poter festeggiare con la propria città. Klopp aveva promesso che questo festeggiamento ci sarebbe stato appena le condizioni sanitarie l’avrebbero permesso, ma il rischio che sulla panchina dei Reds non ci sarà più Klopp ed altri protagonisti della stagione dei record quando finirà questo campionato è tutt’altro che impossibile.
Lo scopo è salvare il salvabile in questa stagione complicatissima, poi sarà probabilmente rivoluzione in casa del Liverpool, serve un cambiamento radicale, per nuovi stimoli e nuova energia mentale.