Sfida più agli antipodi non poteva esserci per la prima semifinale di questa Champions 2020-2021: la freschezza di un Chelsea nuovo di zecca contro il vecchio ma inossidabile Real di Zidane. Progetti in fasi totalmente opposte ma intriganti allo stesso modo, così come similare è la sorpresa nel trovare queste due squadre ad un passo dalla finale di Champions League. Si pensava ad un Chelsea che fisiologicamente ci avrebbe messo qualche anno ad assimilare la scorpacciata della scorsa estate, quando Abramovich non ha badato a spese pur di far ripartire la parata di stelle dopo anni di austerità imposti dal blocco del mercato e invece la squadra di Tuchel ha letteralmente bruciato le tappe con avanti la prospettiva di rendere una stagione che già è ottima così, in trionfale contro ogni pronostico. Il Real invece andava incontro ad un destino negativo eppure è riemerso dalle ceneri attraverso il solito ingegno di Zizou e l'aiuto di una squadra che si è rimessa dentro al carrarmato a sciorinare le sue qualità uniche. Soprattutto il secondo tempo non è stato un granché ma la sensazione latente è che le squadre abbiano preferito chiuderla così dopo aver capito pregi e difetti del rivale dopo un primo tempo dinamitardo e rimandare tutto tra 8 giorni dove in terra inglese si partirà da un 1-1 che proietta il Chelsea in leggerissimo vantaggio ma si sa, nel calcio senza tifosi e a questo punto della competizione, pensare che questa sfida termini 0-0 è roba ardita.

SOLITO SCHIERAMENTO CHELSEA, ZIZOU ATTUA L'ENNESIMO RIMPASTO: Lo schieramento degli inglesi è l'ormai collaudatissimo 3-4-2-1, modulo che ha fatto immediatamente le fortune dei blues. Dal suo arrivo a dicembre, Thomas Tuchel ha quadrato il tutto rendendo il suo Chelsea una macchina da "clean sheet", tant'è che in 22 partite giocate da quando c'è l'allenatore tedesco, il Chelsea ha tenuto la porta chiusa ben 14 volte. Merito della conformazione data da un allenatore sul quale personalmente avevo pochi dubbi riguardo al suo impatto con una realtà così esigente e desiderosa di mettere immediatamente in pratica l'enorme materiale umano a disposizione. Tuchel è allenatore vero, è in assoluto uno dei tecnici più avanguardisti d'Europa, ha un pedigree di comprovata fama internazionale e sa cosa vuol dire avere a che fare con tanti campioni alle proprie dipendenze. La sua esperienza a Parigi infatti è finita per motivi extracampo, perché dal punto di vista dei risultati è assolutamente inattaccabile, è andato ad un soffio dal conquistare il Triplete con il Psg. Dargli in mano una squadra che in potenza potrebbe dominate a breve ovunque è stata la scelta più giusta possibile e anche la prestazione di ieri sera lo ha confermato. Il solito trio Rudiger-Silva-Cristensen a proteggere le spalle di Mendy mentre sugli esterni di centrocampo dentro Chilwell e Azpilicueta. Ovviamente la mediana non può prescindere dalla sua coppia tipo Jorginho-Kante così come la trequarti non può fare a meno di quelli che ormai sono diventati gli uomini più impiegati, vale a dire ​​​​​​Mount e Pulisic. La sorpresa è in avanti semmai, perché Tuchel decide di gettare nella mischia un Werner che in questo meraviglioso Chelsea resta la nota più stonata, il tedesco non ha ancora ripagato la fiducia del club che pur di averlo ha strappato un assegno da 55 milioni. Sul versante Real, il mago Zidane si reinventa l'ennesima formazione della sua stagione, schierando un inedito 3-5-2 con Nacho-Varane-Militao centrali, aiutati dagli esterni a tutta fascia Marcelo e Carvajal. In mezzo al campo la santissima trinità Casemiro-Modric-Kroos a supporto della coppia Benzema-Vinicius. I blancos sono costretti per l'ennesima volta a fare di necessità virtù in quanto gli infortuni stanno continuando ad essere troppi e di conseguenza la squadra deve privarsi di totem come Ramos e di valori assoluti come Mendy, Valverde e Lucas Vazquez. 

LA PARTENZA A RAZZO DEI BLUES: Sin dal primo minuto sono gli uomini di Tuchel a farla da padrone, lo scontro titanico tra i due reparti mediani vede spesso vincitori Jorginho e Kante, perfettamente complementari tra loro a spartirsi i compiti di regia e rottura con il francese che addirittura si incunea da giocatore totale qual'e' tra le maglia avversarie. Dalla parte di Marcelo il Real soffre le pene dell'inferno, i due trequartisti del Chelsea spaccano il campo come e quando vogliono. E sono proprio Pulisic e Mount a costruire la prima colossale palla gol della serata: l'americano mette in mezzo una sventagliata perfetta dell'inglese per Werner che da 2 passi di divora il vantaggio sparando addosso al Drago Courtois. Il riflesso è notevole ma l'errore del tedesco è lampante era più facile farlo che sbagliarlo. Sono 25 minuti di assalto totale, il Chelsea sta mettendo a nudo la più grande difficoltà del Real: farlo correre all'indietro togliendogli il possesso. Lo scontro tra i più grandi equilibratori di gioco al mondo Casemiro-Kante è titanico, il brasiliano come sempre sbroglia un paio di matasse da ultimo uomo ma il francese è ovunque: corre per 2, dà la solita sostanza e riparte velocissimo palle al piede con estrema qualità. Si ha la percezione che di questo passo, il castello del real possa crollare miseramente e infatti il gol del Chelsea arriva: sulla sventagliata di Rudiger, Nacho sbaglia totalmente l'applicazione del fuorigioco con Pulisic che gli sfugge alle spalle, dribbla Courtois e segna nonostante la selva di gambe di giocatori del Real. Ennesima dimostrazione del classe 98', erede designato di Hazard strappato al Dortmund con un lauto assegno da 60 milioni di euro. Il futuro è dalla sua parte ma già il presente gli sorride, giocatore disciplinato tatticamente, veloce e costantemente tagliente nell'ultimo quarto di campo,il gol non è per nulla banale perché c'è la furbizia nel partire in posizione regolare e impallinare Nacho, dribblare con classe un colosso come Courtois e definire in rete con potenza e precisione. 

REAL SFIBRATO MA BENZEMA NON LO HA NESSUNO: I blancos sono in apnea totale, la freschezza del Chelsea ha la meglio su una squadra visibilmente stanca, forse arrivata alla canna del gas dopo una stagione estremamente sfibrante, specie per una squadra incappata in una serie interminabile di infortuni. I pareggi a reti bianche contro Getafe e Betis lo hanno testimoniato, ieri è stata la prova definitiva del logorio psicofisico di una squadra che contro ogni pronostico è in corsa per i due obiettivi massimi a Maggio (Liga e Champions). Nonostante tutto ci sarà un motivo se questa è la squadra dei "galacticos", se esiste una squadra al mondo dotata di giocatori capaci di volgere a proprio vantaggio anche la situazione più difficile, è proprio il Real Madrid! E restando in tema di top player, è doveroso il solito inchino nei confronti di un attaccante mandato tra di noi con la missione di riconciliarci con il calcio: KARIM "L'ETOILE" BENZEMA! Ormai da 13 anni principe della manovra dei blancos ma la versione 2020-2021 di Karim Benzema è un qualcosa di mai visto. Si carica la squadra sulle spalle, segna con una continuità spaventosa, si mette al servizio dei compagni e soprattutto distilla gocce di classe assoluta degna degli eletti. Prima colpisce un palo clamoroso con un tiro bellissimo ma ciò che estrae dal cilindro un paio di minuti più tardi è da strabuzzare gli occhi. Su un corner, Nacho spizza al centro per il francese che controlla e spara una saccagnata violentissima in girata volante che spacca la porta di Mendy. I gol in Champions sono 71,agganciata la leggenda Raul al quarto posto dei migliori marcatori Champions all time ​​​​​​, numeri da primo della classe, da Benzema in pratica. 

GIRANDOLA DI CAMBI NELLA RIPRESA MA NON SUCCEDE NULLA: Dopo un primo tempo incendiario, i ritmi si abbassano notevolmente ma il pallino lo ha sempre in mano la squadra di Tuchel, è per certi versi impressionante la sicurezza con la quale palleggia in faccia al Real che è la squadra maestra nel possesso. Fitta ragnatela di passaggi, cambi di gioco efficaci e mai banali, quando una squadra si permette il lusso di piazzare due architetti totali come Jorginho e Kante, il gioco inevitabilmente si impreziosisce. L'altra cosa che mi impressiona del Chelsea è la sua profondità della rosa​​​​​​, praticamente ha 2 squadre e il bello è che togliendo uno e mettendo un altro la qualità resta sempre inalterata. Vedere subentrare gente come James, Havertz, Ziyech è un qualcosa che possono permettersi altre 2-3 squadre nel mondo, la dimostrazione lampante è di come si possano investire tanti soldi e aumentare notevolmente il tasso tecnico della rosa senza compiere follie per un singolo giocatore. Il tedesco e il marocchino provano a combinare ma il Real può vantare l'ennesima serata di grazia di un Eder Militao esploso improvvisamente nell'ultimo mese e mezzo. È l'ennesimo miracolo "zidaniano", da fantasma strapagato, il brasiliano è diventato un centrale tostissimo nel tackle, veloce nel faccia a faccia e leader temperamentale, Zizou ha messo a segno un altro colpaccio. Dalla panchina il Real mette dentro Asensio, Odriozola e il grande ex della serata Hazard, incappato in un tunnel inenarrabile di infortuni da quando ha abbracciato il Real. Nel finale il Real ha uno scatto d'orgoglio e negli ultimi 15 minuti tenta il colpaccio soprattutto da angolo ma Varane non è Ramos e si vede quando sparacchia fuori un pallone che "IL GRAN CAPITAN" avrebbe colpito diversamente (gustoso il momento della disperazione di Ramos in tribuna). 

LE SENSAZIONI IN VISTA DEL RITORNO: Il pareggio di Valdebebas rimanda tutto al 5 Maggio, dove allo Stamford Bridge mi aspetto un Real più tonico fisicamente e capace di prendere il pallino del gioco ma il Chelsea è squadra vera e ribadisco il concetto: è straordinario come Tuchel in tempo record abbia fatto decollare un progetto neonato così in alto. La stagione di entrambe già così si può descrivere come assolutamente soddisfacente ma adesso siamo ad un passo dalla finale ed entrambe butteranno il sangue pur di prenotare un biglietto per un atto conclusivo che sarebbe assolutamente impronosticabile per quello che era stato definito "il peggior Real di sempre" e per un Chelsea fortissimo ma pronto per il futuro, certamente non nell'immediato presente. Tutto merito dei due meravigliosi coach che guidano questi club, Zidane sta cavando dal buco ogni tipo di miracolo e gli sta riuscendo tutto, Tuchel ha messo a sistema una squadra dal potenziale sconfinato rendendo il Chelsea una squadra solida in primis ma poi divertente avanti. Non mi avventuro in pronostici ma il 5 Maggio assisteremo ad una serata di gala, questo è fuori da ogni dubbio.