Dopo tanti anni, finalmente, arriva un Derby in cui il Toro può essere competitivo, in cui il risultato non è scontato. Toro e Juve sono a pari punti, entrambe in ripresa, confortate da precedenti buoni risultati.

Allegri e Juric schiereranno le loro squadre senza timore e speriamo di rivedere un Derby degno di questo nome in cui un Torino tenace riesca a fare un buon gioco imbrigliando  quella Juve priva di Dybala e Morata, sebbene a sua volta privo di tanti giocator importanti., primo fra tutti Capitan Belotti.

Dopo l’ultimo derby giocato a porte chiuse, si riparte all’ Olimpico Grande Torino con il pubblico, o parte di esso. E’ una ripartenza autentica, del mondo del Calcio e delle due squadre di Torino, che ci regalerà tante emozioni.

Allegri ha gia dichiarato di voler vincere, ma si ricordi che negli anni buoni non vinceva sempre il favorito, ma spesso il Toro incornava la Zebra, simbolo scomparso dagli stendard della Juve, sostituita da una J stilizzata, di difficile lettura.....

Il Toro non cambia e non cambierà nel tempo, anzi ha riacquistato recentemente la fisonomia di squadra corsara capace di qualsiasi risultato con qualunque avversario. Speriamo che sabato si confermi questa tendenza .

La Jve lo vuole vincere questo Derby ne piu e ne meno di quanto voglia vincerlo il Toro, senza complessi di inferiorità, ma con coraggio e con il suo pubblico che inciterà la squadra dal primo all’ultimo minuto, con coreografie e spettacoli degni del Toro.

Sogno una nube granata causata da migliaia di fumogeni  della Maratona, da cui, improvvisamente si anima la nostra mascotte per diventare un Toro vero e guidare gli assalti dei nostri giocatori all’arrembaggio della porta bianconera, facendo cadere i nostri avversari e aprendo i varchi nella loro difesa in cui si incuneano i giocatori del Toro segnando tanti goals.

In questo modo, speriamo di rivedere rimonte del Toro quando la Juve avrà già deciso la fine del derby con 124 secondi di anticipo, che qualcuno faccia un bel buchetto sotto il pallone in caso di rigore per la Vecchia Signora, che Mandragola in contropiede non sbagli il tiro, o che un colpo di testa di un novello Serena chiuda i conti al 90°.

Adesso non si fa piu, ma sarebbe bello che alla fine della partita, se il Toro ne uscisse vittorioso, si andasse a organizzare il corteo fino in piazza S. Carlo, anzi, basterebbe solo fino al vicino Filadelfia, che, per loccasione, dovrebbe aprire le porte ed ospitare il popolo granata.

Sento già nell’aria lo sventolio di mille bandiere e l’urlo di migliaia di spettatori in caso di goal, quando la liberazione dell’animo verso il cielo, verso gli Invincibili, si consacrerà nell’emozione di un goal.

Ma non c’è da illudersi, sarà battaglia e come tale i giocatori del Toro di quest’anno sono forti forse quanto agli anni del tremendismo. Però non illudiamoci: sarà dura e senza esclusione di colpi. Anche perché chi perderà potrebbe rientrare nella crisi da cui proviene.

Che sia battaglia leale, che il VAR funzioni equamente, che falli e ammonizioni siano conferite nella giusta misura

Un ultimo pensiero al Granata Aramu, che non ha esultato al rigore segnato al Torino con il Venezia. Bravo! L’hai tirato bene, e poi hai avvertito lo spirito del Toro e ti sei ricordato dei 16 anni di maglia granata, Chissà che un giorno……

Ed ecco allora che non rimane altro da dire: Forza Vecchio Cuore Granata!