Qual è un buon segno di un invecchiamento coerente, che non porta fastidì o presta il fianco a qualche ripicca?

Domenica sera guardavo Barcellona-Levante, come ogni partita del Barca da quando vi è l'opportunità di seguire questa squadra (tv o streaming che sia) pur vivendo a Milano e non lo faccio da tifoso, bensì da appassionato di calcio che ha "mollato" la serie A dopo calciopoli  e che, con modestia, crede di avere qualche base per valutare gioco e giocatori datagli dalla piccola pratica di allenatore in categorie minori.

Dunque, Barcellona - Levante... il Barça per una buona parte della partita si impegna nell'applicazione del calcio "Cruiffiano" (mi si perdoni il neologismo) di Setien, ed è un piacere per gli occhi constatare che - in parte - si cominci a vedere qualche verticalizzazione (le partite precedenti sono state veramente stucchevoli, culminando con la prestazione di Ibiza in Copa del Rey, inguardabile perfino per me).

Ma la novità vera è la conferma di un malessere visibile e diffuso dei giocatori in campo, che si dispongono - da professionisti eccellenti - ad eseguire il gioco voluto dall'allenatore, senza entusiasmo.

E la "prova provata" è lui: Leo.

Sono passati molti anni da quando Leo è diventato il fenomeno che tutti conosciamo e, anche se fiumi di parole sono stati spesi sulla creazione della squadra al suo servizio, dell'importanza di Xavi ed Iniesta per le sue prestazioni e chi più ne ha più ne metta, nessuno può negare che a lungo, oltre ad averci deliziato gli occhi come goleador, Leo è stato a lungo in piena armonia con i suoi compagni (non solo Suarez e Neymar, ma Jordi Alba, Piquet, Sergio B. e l'allegra compagnia).

Ma domenica sera nessuno ha potuto negare l'evidenza: Messi non passa la palla a Griezmann in generale e meno ancora se lo vede piazzato bene per fare goal. Ansu Fati sì, Griezmann no. Leo litiga con l'arbitro, Leo risponde alle provocazioni degli avversari (cosa mai avvenuta per lunghi anni) e polemizza con la panchina degli avversari (già avvenuto nelle precedenti partite di Liga).

Questione di età? Certo, tutti noi cambiamo con il passare degli anni, e sarebbe come ammettere che un po' "inacidiamo", ma qui si aprono altri orizzonti: i giornali sportivi spagnoli (che seguo con continuità) già pontificano su Leo che vuole firmare solo rinnovi annuali, che sembrerebbe orientato a terminare la carriera in Argentina, scontento con la dirigenza per non aver fatto abbastanza per il ritorno di Neymar.

Ma credo che sia comunque il campo a parlare e credo che sia indispensabile un atteggiamento da "osservatore neutrale"; certo, anche in questa stagione tra goal ed assist Leo c'è (eccome). Ma per quelli come me, non interessati particolarmente al risultato (ma quando il Barca vince sono più contento) e tantomeno alle polemiche buone per raggranellare qualche click in più sulle pagine on line del Mundo Deportivo, o di Marca o di AS, conta mettere in relazione quelli che abbiamo visto per lungo tempo e quello che stiamo vedendo ora.

Leo è cambiato e non in meglio e non credo sia casuale che in campo oggi si vedono giocatori imbronciati e poco inclini a sacrificarsi e neppure è un caso che il Barca vada in difficoltà verso la fine della partita.

Leo non ha personalità da leader, ma è comunque un esempio per i suoi compagni e lo si è visto domenica: troppe discussioni sulle posizioni in campo, troppi inviti a muoversi diversamente ma, in primo luogo, troppe facce scure e, dopo la partita, troppi "scontenti" che rendono pubblico il malumore.

Il Barca è una squadra di campioni, nella quale quando accadono Black out ("alla Liverpool" per intenderci) non è quasi mai per motivi tecnici o fisici.

Giovedì prova del nove a Bilbao per la coppa del re: con l'atmosfera di domenica scorsa il Barca uscirà: se potessi - umilmente - dare un consiglio a Setien lo pregherei di mettersi con Leo in una sala tv e fargli vedere la partita: sono certo che non ci sarebbe bisogno di molte parole, perché entrambi saprebbero cosa cambiare e se Leo tornasse ad essere l'esempio l'atteggiamento della squadra cambierebbe in un amen.