Il campionato si avvia verso la fase decisiva dove si deciderà il destino di squadre, allenatori e calciatori per poi tuffarsi nell'Europeo.
Ma finora, ahimè, l'hanno fatta da padrone gli episodi arbitrali con le controversie del Var.
Non voglio dire che non si debba parlarne, per carità, ma parto da ciò che è accaduto ieri.

Io non ho visto la partita e, se non avessi visto gli highlights, non avrei avuto idea dell'andamento della stessa perché il tutto si è ricondotto solo agli episodi "incriminati" senza menzione del miglior primo tempo della Lazio, delle difficoltà del Milan e delle questioni tecniche che solitamente riguardano una partita di calcio.

Ma questa è solo la punta dell'iceberg perché stessa cosa è accaduta nel recupero Inter-Atalanta di mercoledì, dove la squadra di Inzaghi ha sciorinato una gran partita facendo 4 gol senza fare mai tirare in porta una delle squadre più in forma.
Fine partita, Percassi e Gasperini dichiarano la propria contrarietà verso le decisioni arbitrali e tutta l'attenzione si riversa sull'argomento. E questo accade oramai ogni giornata, con i tifosi che poi ci mettono del loro per gonfiare la questione al grido del tristemente famoso "decisioni di palazzo".
Come se non bastasse, ci si mette anche la solita esagerata conferenza stampa di Aurelio de Laurentiis, condita dall'autolesionismo della coppia Cardinale-Ibrahimovic che in una fase delicata della stagione hanno la brillante idea di criticare in maniera non troppo velata Pioli ed il suo staff.

Questo è lo sfogo di un appassionato di calcio che sta perdendo la voglia di seguire questo scempio
e che quasi non vede l'ora che finisca questa stagione per mettersela alle spalle e chiedersi con l'animo speranzoso: quando si tornerà a parlare di calcio?