La Juventus è tornata!
Già, questo è il titolo che oggi campeggia su i giornali sportivi italiani, ma forse qualcuno potrebbe risentirsi, perchè alla fine la Juventus non si è mai defilata dalla corsa scudetto, anzi se proprio vogliamo dirla tutta è sempre stata lì.
Quando ad inizio campionato, con l'arrivo di Pirlo sulla panchina, qualcuno diceva che la Juventus avrebbe fatto un buco nell'acqua e avrebbe lasciato l'imcombenza scudetto ad altri, restando nelle retrovie, pur sempre tra le prime quattro, ma non in testa alla classifica, alcuni hanno pensato che davvero fosse successo, mentre altri hanno ricordato che la Juventus allenatore esperto o meno, aveva pur sempre la rosa più forte della Serie A, che dall'anno precedente all'attuale non era poi così cambiata, anzi si era rafforzata in alcuni reparti, lasciando come sempre due ruoli scoperti, soprattutto nella casella riserve terzino sinistro e attaccante.
La squadra bianconera non è al top della forma da due anni a questa parte, su questo nessuno credo possa obiettare, perchè dalla scelta Sarri alla scelta Pirlo non è che poi sia cambiato nulla, soprattutto sotto il profilo tecnico, passando per un allenatore che non aveva i giocatori adatti al suo gioco, ad un allenatore alle prime armi, che avrebbe dovuto solo imparare dagli altri. Pirlo non è un tecnico esperto, si sapeva e lo si vede a bordo campo, non è ancora adatto, parla poco, e quel che dice si sente soltanto perché gli stadi sono vuoti, ora ci sarà da capire se riuscirà ad alzare il tono della voce, oppure prenderà un Buffon del caso a fare da spalla per farsi sentire.

Detto questo, Pirlo come caratteristiche in panchina ricorda il boemo Zeman, una bestemmia per uno juventino che sa quel che passò con quel personaggio sulla panchina della Roma e fuori negli anni 90-2000, a qui parliamo di caratteristiche caratteriali, silenzioso in panchina, l'uno stava sempre seduto, l'altro sta in piedi, ma alla fine nessuno dei due ha mai utilizzato un tono leggermente più alto del dovuto. La calma di Pirlo incute tranquillità, ma se pensiamo che nel calcio la tranquillità è l'ultima cosa che conta per un allenatore, allora qualcosa non gira per il verso giusto. La Juventus, come dicevo, non ha nel tecnico un punto di forza, non ha nel gioco un punto affidabile, ma è pur sempre là, tra le prime della classe, forse sarà per i singoli, forse per alcune giornate che giravano bene, perchè no per le squadre davanti che stentano. Molti a fine dicembre davano la Juventus per morta, questo per simboleggiare la loro sicurezza che non sarebbe stata una squadra che si sarebbe lottata lo scudetto, anzi era ben scandita la cosa "Milan, Inter e Napoli per lo scudetto, mentre la Juventus addirittura fuori dalla prime quattro", la cosa non fece sorridere nessuno, già perchè una Juventus così in difficoltà nemmeno la stagione prima la si era vista, eppure se lo scudetto 2019-2020 alla fine lo riuscì a portare a casa lo stesso, e quest'anno la dose negativa è ancora più carica. La cosa degenera anche quando alcuni juventini, si accodano a chi la dava fuori dalla corsa scudetto, tanto da continuare a parlare di 'Merito', parola che nel calcio molte volte non va a braccetto con il risultato finale di una gara o di un campionato o competizione che sia. Cosa significa meritare? Meritare è una ricompensa ricevuta quando una cosa è fatta bene, ma se nel lavoro potrebbe coincidere con una promozione, nel calcio potrebbe risultare soltanto una parola campata in aria, perchè la palla è tonda e il merito alla fine va a chi vince e non certo a chi gioca meglio o chi ha la squadra più forte.

La Juventus quest'anno ha tutte le carte in regola, come la scorsa stagione e come le otto precedenti ancora, quando addirittura, con il primo Conte, si dava fuori da tutte le competizioni. Il campionato italiano degli ultimi 10 anni ha avuto una evoluzione, ha confermato sempre la stessa squadra vincente, ma non solo, ha fatto capire che una squadra abituata a vincere non si da mai doma, ecco quindi che anche quest'anno con la Juventus che parte a rilento, la situazione in poco più di tre mesi si conferma come la stagione 2015-2016 quando la Juventus nel mese di gennaio, dopo un perido buio ad inizio campionato, recuperò ben 9 punti all'Inter, uno a giornata,  e 7 punti al Napoli  campione d'inverno con 41 punti contro i 39 di Juventus e Inter nel girone di andata. Nel girone di ritorno la Juventus continuando la serie positiva di vittorie consecutive (14 di fila) si ritrova nel big match contro il Napoli, decisa da Zaza all'88esimo, che porta i bianconeri in testa alla classifica, cosa che non lascerà fino a fine stagione, a cinque giornate dalla fine, con la caduta del Napoli contro l'Inter al Meazza, si laurea Campione d'Italia. Questo mi porta a pensare che alla fine la Juventus è l'unica squadra o società, che dir si voglia, a non mettersi da parte mai, visto che è sempre lì, davanti non ha queste squadre che hanno preso il largo nel momento nero, visto che la capolista Milan è stata battuta proprio dai bianconeri 1-3, e proprio i bianconeri l'hanno stoppata dopo una serie infinita di risultati positivi (27). L'Inter al contempo non ne approfitta mai, visto che sia contro la Roma che con l'Udinese non va oltre il pari, senza riuscire a scalzare i rossoneri dalla testa, questo giova alla Juventus che nei due stop rossoneri e due pareggi nerazzurri recupera ben sei punti alla prima e 4 alla seconda, portandosi rispettivamente a -7 dalla capolista Milan e -5 dalla seconda in classifica, senza dimenticare Napoli terzo a Roma quarta. La Juventus per quelle persone è ancora fuori dai giochi? Che forse un pallottoliere potrebbe fargli ricredere alle parole di inizio stagione? Certo che sì.

La Juventus oggi è contata come una possibile quarta classificata a stagione finita, ma non da tutti, perchè alcuni la contano quinta, sesta e addirittura settima, mentre la verità è che la Juventus è sempre lì, pronta ad azzannare ancora una volta chi si trova davanti, e perchè no, rosicchiare punto dopo punto per poi riprendersi lo scudetto alla fine.
Come sempre, e ripeto, la Juventus il decimo scudetto lo porterà a casa, poi la prossima stagione si defilerà, ma il 10 su 10 stiamone certi che sarà ancora bianconero. Il campionato finisce il 23 Maggio, e mancano ancora 19 gare e 59 punti, e abbiamo appena superato il girone d'andata, quindi perchè correre?
La volpe che voleva arrivare all'uva alla fine si è dovuta ricredere... A buon intenditor poche parole #10su10