Ogni anno è la solita musica. Inizia il campionato e parecchi sostenitori di ogni squadra, appollaiati sul trespolo della loro incompetenza, dopo aver dettato regole di comportamenti, trattative di mercato, acquisti, vendite di giocatori e cambi di allenatori, sono pronti a sbandierare le loro idee in nome e per conto dei troppi “lo avevo detto”. E guarda caso invece, come troppo spesso accade, avevano detto anzi tutt'altra cosa: ovvero l'esatto contrario.

E sono tanti i tifosi chiacchieroni! Essi si sbizzarriscono criticando l'operato della società per la quale tifano da sempre, magari invocando pure l'acquisto di 11 Maradona.... Il prototipo del tifoso incontentabile e presuntuoso ha delle caratteristiche peculiari ben definite. Infatti si può notare il tipo più classico e ricorrente, il perfetto ipocrita che si precipita al Pc e invia l'articolo roboante evidenziando la stoltezza della società nel confermare il proprio allenatore invece di estrometterlo. Essi rimarcano l'incapacità dei dirigenti, incapaci a loro dire per non aver saputo individuare i giocatori necessari da ingaggiare per ogni ruolo. Quanti articoli si leggono improntati sempre sugli stessi toni... Ma il bello è che poi durante il corso del campionato successivo si verifica (vivaddio) la risalita in classifica della squadra finora tanto criticata e il riscatto dell'allenatore non defenestrato ed ecco che, improvvisamente, lo stesso vituperato allenatore assurge (con buona pace della platea dei lettori) a consacrazioni cariche di elogi. E' come se tutto ad un tratto lo stesso allenatore, da incapace come veniva prima giudicato, diventasse ora il nuovo successore tra i migliori tecnici della storia calcistica. E' il trionfo dell'ipocrisia più impensabile. Di fronte a tali situazioni succede che alcuni di questi tifosi sono pronti ad invocare il mea culpa, ammettendo di aver sbagliato nel giudicare troppo in fretta l'operato del tecnico (evviva la sincerità e il pentimento), altri invece pur di sostenere a spada tratta la loro tesi affrettata e rilevatasi errata successivamente, sono pronti anche ad inventare numerose e arzigogolate situazioni a giustificazione della loro cantonata, facendo intendere che sia stato solo un caso fortuito. Essi sono disposti a tirare in ballo eventi estranei paralleli magari asserendo, in varie occasioni, che il successo della propria squadra e quindi del tecnico sia stato dovuto esclusivamente per mera sfortuna dell'avversario, oppure magari per le avverse condizioni meteorologiche penalizzando la squadra avversaria e quindi bla...bla... bla... Inoltre non bisogna dimenticare il tipico tifoso vaticinante il quale si inorgoglisce in nome e per conto di quell'avevo detto nel caso in cui gli eventi si sviluppassero veramente come lui aveva previsto, salvo poi sparire nel caso contrario per non ammettere la brutta figura. Ciò per evitare di subire le inevitabili prese in giro da parte di coloro dediti alle derisioni. E' la prassi normale di circostanza... I casi più emblematici si sono verificati spesso tra la tifoseria rossonera, la quale da parecchi anni subisce i vari sfottò da parte dei tifosi rivali più accaniti. Infatti da quando il Milan è rimasto orfano della consueta storica assistenza berlusconiana, i tifosi milanisti hanno sopportato le più cocenti delusioni, in contrapposizione agli anni di grande fulgore della squadra rossonera. Chi non ricorda le critiche affibbiate agli allenatori che si sono susseguiti nella panchina del Milan? Ad esempio ricordo lo sfortunato periodo vissuto da Filippo Inzaghi il quale, reduce dal successo allenando i giovani della Primavera Rossonera, fu promosso allenatore della prima squadra con l'intento di guidare in campionato (stagione 2014 - 2015) il Milan che lui stesso da giocatore aveva portato a grandi affermazioni con onore assieme ai grandi campioni di tutta la squadra rossonera. Ebbene ci furono coloro che non gradirono la scelta della sua figura come allenatore sin dall'inizio, pur riconoscendo le sue gesta di grande giocatore. Ricordo che fu creata una sorta di crociata anti Inzaghi perchè ritenuto un tecnico non adatto, privo di esperienza, poco preparato per affrontare la serie A e per di più tecnico inesperto per una squadra importante come il Milan. Tutto parzialmente vero, eppure in virtù di episodi alquanto sfortunati, Pippo riuscì a portare il Milan solamente alla conquista del decimo posto in classifica avendo a disposizione una rosa di giocatori non proprio eccezionale. A seguito di questo risultato negativo, piovvero critiche pesanti nei suoi confronti e fu tacciato persino di incapacità tecnica. In realtà sarebbe giusto segnalare che alcuni suoi successori pur avendo a disposizione giocatori dotati di un tasso tecnico superiore, non fecero tanto meglio di lui. Pippo Inzaghi, al termine della stagione attuale di serie B, ha portato il Benevento in serie A mantenendo un vantaggio di 20 punti sulla seconda squadra classificata fino alla fine. Nessuno di quei suoi detrattori si è degnato di proferire una parola di elogio...

E che dire poi dell'avventura di “ringhio” Gattuso allenatore dell'under 19 rossonera al quale fu affidato nel novembre 2017 il Milan di serie A. Gattuso rimase in carica per poco più di 540 giorni, fino al 28 maggio del 2019, data in cui l'allenatore calabrese rigettò l'incarico per effetto delle sue dimissioni. Rino a dire il vero visse un'esperienza sfortunata quanto travagliata come allenatore del suo Milan. Egli si trovò a operare durante la fase di transizione tra le due proprietà, quella cinese di Yonghong Li e quella del Fondo americano Elliott. Il trapasso da una dimensione all'altra si ripercosse inevitabilmente sulla squadra e l'allenatore calabrese affrontò salti mortali per mantenere gli equilibri nell'ambito dello spogliatoio rossonero. I tifosi, come sempre avviene in questi casi, non tollerarono le prime uscite della squadra. Parecchie critiche si riversarono su di lui provenienti dallo zoccolo duro della tifoseria rossonera. In parecchi ritennero di considerare Gattuso un allenatore non adatto alle esigenze e alle aspettative del Milan. Considerando che in quelle condizioni psicologiche ottenere buoni risultati diventa assai arduo per ogni squadra, è giusto sottolineare che Gattuso riuscì a infondere, comunque, carattere e grinta alla squadra ottenendo anche qualche buon risultato e sfiorando per un solo punto il quarto posto della classifica che avrebbe garantito la qualificazione al torneo di Champions League nella stagione successiva. Ma il capolavoro che non tutti individuarono e riconobbero a Gattuso fu quello di aver saputo restituire ai giocatori il senso di appartenenza e la personalità necessaria per ben figurare. Eppure la tifoseria non volle sentire ragioni. Per tutto il periodo di militanza nella panchina rossonera, Gattuso incassò troppe critiche ingiuste. Qualche tifoso tra i più accaniti promosse addirittura assurde campagne denigratorie ricorrendo agli hashtag telematici e sfornando in continuazione maniacali filippiche offensive e infamanti via web. Un comportamento teso a distruggere la seria professionalità di un allenatore. Questo qualcuno, durante tutto il periodo operativo di Rino Gattuso, si espresse giudicando l'allenatore calabrese non solo incapace, ma anche dannoso per i colori rossoneri. Un comportamento non propriamente da tifoso, ma da persona folle oltre che incompetente e presuntuosa.

Gattuso attualmente è l'allenatore del Napoli e svolge il suo compito con la solita invidiabile e seria professionalità. Ha sostituito in panchina Ancelotti dando alla squadra un volto nuovo, conquistando la Coppa Italia circa tre mesi fa e confermando le sue indubbie capacità tecniche tanto da essere riconfermato dal lungimirante presidente Aurelio De Laurentis. Sarebbe curioso ora conoscere il parere di quel qualcuno incompetente il quale promosse via Web la sua scellerata e ingiusta campagna diffamatoria...

Rimanendo in tema Milan ci sarebbe da dire tanto circa la “resurrezione” operata da Pioli. Come vogliamo considerarla? A sentire i tifosi rossoneri leggendo i loro articoli prima e dopo il Lock down ci sarebbe da restare perplessi, ma non meno di tanto leggendo i commenti in calce agli stessi articoli. A questa categoria di tifosi che ora osannano Pioli bisognerebbe rinfrescare la memoria facendo loro rileggere i propri commenti prima del lock down. Gesù disse “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Ma questa pietra a chi avrebbero dovuto scagliarla i tifosi rossoneri a Pioli? Eppure il tecnico di Parma non ha mai preteso null'altro che poter lavorare in santa pace. C'è riuscito? C'è chi è d'accordo come lo scrivente e chi invece è rimasto deluso. E particolarmente delusi sono quei tifosi i quali avevano sognato l'arrivo di Ralf Rangnick ... E pensare che tanti di questi tifosi (come si legge nei loro articoli e tra i loro commenti) si sono sbizzarriti disquisendo su possibili arrivi di giocatori stranieri provenienti da diverse squadre europee. C'è anche chi, in preda a una perenne esterofilia galoppante, riesce a proporre nomi di giocatori noti, ma anche parecchi mai sentiti e chissà dove andati a pescare... Giovani (a loro dire) di sicuro avvenire ma in sostanza mai visti negli schermi dei canali televisivi, illustri sconosciuti, ma capaci di fare la fortuna della squadra in cui andrebbero a giocare (sempre a loro dire). In definitiva si tratterebbe di giocatori di sicuro avvenire solo perchè non sono giocatori italiani e non sono provenienti dai nostri vivai (sic!). E di malati di esterofilia ce ne sono tra i blogger in VivoperLei. Una mania come tante altre, la meraviglia delle meraviglie. Stupisce però leggere nei loro scritti che se le nostre squadre tra le più forti non vincono (specie in Europa) ciò è dovuto alla lacuna di non ricorrere ai presunti giocatori da loro proposti. Mah!... misteri imperscrutabili del mondo variopinto dei tifosi.

Con la conferma di Pioli pertanto si è potuto scongiurare l'arrivo di questi fenomeni. Al loro posto la scelta è caduta su Sandro Tonali, il quale anche se non proviene da squadre francesi, spagnole, tedesche o altri paesi europei, è un prodotto del nostro vivaio italico ed è sicuramente promettente. Un ragazzo di vent'anni che, a mio parere, farà parlare di sé, magari non sarà quel fenomeno a “miracol mostrare” ma in compenso e presto “li occhi no l'ardiscon di guardare”.

A Maldini poi la moltitudine de tifosi rossoneri ha riservato un trattamento speciale. Poveretto gli sono piovuti addosso gli epiteti più ingrati possibili! Gli è stato dato dell'incompetente, del dirigente fallito, dell'inesperto incapace e chi ne ha più ne metta... Però pochissimi hanno riconosciuto che Theo Hernandez ad esempio è un'operazione che ha compiuto proprio lui. Castillejo, Rebic, Leao sono operazioni che ha promosso l'ex capitano rossonero. Il miracolato Ibrahimovic è stata la giusta panacea per i rossoneri e il merito va equamente suddiviso fra Zvonimir Boban e Paolo Maldini. Il riscatto di Rebic e l'intuizione di ricorrere a Kiaer per la difesa non sono state operazioni valide? L'affare Tonali poi è stato come la ciliegina sulla torta. Pensate se Maldini fosse stato un esperto e capace dirigente come sarebbe andata a finire.... I soloni parlano a vanvera continuando ancora oggi a blaterare. Maldini da uomo serio come è sempre stato agisce in silenzio invece. Lui non blatera, preferisce fare i fatti. Lo ha dimostrato fino ad oggi e non ha ancora finito di operare per il bene del Milan. Cari tifosi, oltre a non saper apprezzare non siete nemmeno capaci di osservare le cose con la giusta obiettività e con la necessaria gratitudine. Il tifo è tifo, il capire di calcio è ben altra cosa!

E che dire poi di quei tifosi mai contenti che vorrebbero un giorno vedere la propria squadra dare spettacolo e un altro giorno vederla vincere realizzando i tre punti in classifica o passando il turno di Champions pur non brillando eccessivamente? Uno dei nostri tecnici migliori è Massimiliano Allegri. Egli ha vinto tanto, sia pure allenando la compagine più forte d'Italia, ma è stato allontanato dalla Juventus perchè non divertiva oppure perchè non vinceva la Champions, fate voi. Eppure parlando di Champions, proprio Allegri è stato vicino a conquistarla e non una volta sola... ma tutti i tifosi in generale, si sa, non conoscono cosa sia la gratitudine, non discernono il buono dal non buono. Vogliono vincere e basta, poi non soddisfatti vogliono anche il bel gioco. Questo è legittimo, ma una volta ottenuto questo desiderio qualora però non dovessero vincere sempre, allora sarebbero guai. Ed ecco che Maurizio Sarri, ingaggiato allo scopo di dare un bel gioco alla Juventus, dopo pochi mesi è stato allontanato poiché incapace di ottenere i risultati sperati. Si è vero che non è riuscito nemmeno a dare un gioco tangibile ai bianconeri, ma probabilmente non ha nemmeno avuto il tempo di inculcare le sue teorie ai forti ed esperti giocatori bianconeri. Alcuni tifosi hanno accusato il tecnico di avere pure poca comunicativa con la squadra e con il resto della società (tifosi compresi) ed è in parte vero, ma resta il dubbio se il rapporto creato all'interno dello spogliatoio fosse stato conflittuale o meno, specie traducendo il suo sfogo rivolto alla dirigenza bianconera all'indomani del suo esonero:“Voi mi mandate via ma questa squadra è inallenabile”. La frase sibillina potrebbe far pensare che ci fossero incomprensioni all'interno dello spogliatoio? Oppure, come alcuni tifosi rimarcano, la frase era intesa volendo evidenziare che, rispetto alle sue caratteristiche di gioco, Sarri non avesse a disposizione i giocatori adatti per sviluppare i suoi validi schemi di gioco? A Pirlo l'ardua risoluzione di questo affascinante enigma...

Ma a conclusione di queste considerazioni, non è giusto e nemmeno opportuno trascurare il complesso mondo della tifoseria interista. Il campionato appena concluso ha visto alla guida dei neroazzurri l'ottimo Antonio Conte, un serio professionista purtroppo con qualche difetto caratteriale, ma dotato di una mentalità vincente, peculiarità che ha sempre dimostrato allenando con successo squadre di club prestigiose come Juventus e Chelsea, team all'avanguardia di campionati importanti in Europa. L'Inter ha scelto Conte per rinverdire gli antichi fasti perduti di squadra vincente nella sua storia. Mentalità che nel lasso di questi ultimi anni intercorsi ha smarrito via via. E Conte arrivato a seguito dell'entusiasmo totale della stragrande maggioranza della tifoseria, ha subito imposto metodi di allenamento e rigide regole in campo che hanno poco a poco portato la squadra ad essere l'antagonista eccellente della Juventus. Tutti sanno che un solo anno non basta per far compiere il salto di qualità a una squadra, né si poteva pretendere che l'Inter vincesse lo scudetto subito, ma una frangia della tifoseria più accanita non ha accettato l'eliminazione in semifinale di coppa Italia, il fallimento in Champions buttando via (a detta di gran parte della tifoseria) una possibile qualificazione agli ottavi del prestigioso torneo europeo, inoltre il piazzamento d'onore con il secondo posto in campionato e la finale di Europa League al termine di una stagione ricca di tensione, tanto da far saltare i nervi dell'allenatore paventando un addio anticipato. Solo il diplomatico intervento del giovane presidente Steven Zhang ha scongiurato all'Inter il pericolo di perdere Conte per la prossima stagione. Ma una buona parte dei tifosi che fino a ieri aveva osannato il tecnico salentino ora accusa un discordante atteggiamento. Addirittura più di un tifoso sprovveduto e scorretto avanza ipotesi complottistiche ordite da parte di Conte: “ Fuori dall'Inter uno Juventino rimasto tale e giunto qui solo per distruggerci”!!

Dichiarazioni del genere ci lasciano tutti non solo stupefatti, ma pure dubbiosi nel credere che essi possano meritare o meno di continuare ad essere sostenitori di una gloriosa società come quella dell'Inter, ma soprattutto essi non meritano di essere tifosi di calcio!

 

In conclusione, cari tifosi di tutte le squadre di calcio, non è facile metabolizzare le sconfitte e le delusioni che si subiscono specie quando si sognavano aspettative di natura diversa. Un vecchio proverbio dice: chi va piano va sano e soprattutto va lontano, ma poi c'è un altro proverbio che raccomanda alle persone di essere preparate a sopportare eventi negativi e forti delusioni, altrimenti nel caso contrario essi non gusteranno mai le gioie, poichè quando esse arriveranno non potranno dare la giusta sensazione ai loro animi, inficiati come sono dagli atteggiamenti sbagliati e dai rancori mal custoditi!

Opinionista obiettivo