Fuoriclasse cercasi.
I vari Pirlo, Totti, Del Piero, Inzaghi, Maldini rappresentano ormai acqua passata. Dove sono i fenomeni 2.0? Possono davvero essere chiamati fuoriclasse gli attuali Bernardeschi, Belotti, Immobile e Chiesa? Non siamo di questo avviso.

Con i nomi è sempre meglio andarci piano, meglio far scattare un serio e credibile percorso di crescita nei vivai del calcio italiano. Forse non è il caso di additare Tavecchio e attribuirgli ogni tipo di colpa: d'altronde se dal prossimo anno ci saranno quattro squadre in Champions League qualche merito andrà pure attribuito a colui che in questi mesi è stato etichettato come capro espiatorio. L'ormai celebre Carlo Tavecchio che, pur non essendo probabilmente un fuoriclasse nella comunicazione e nemmeno nell'immagine costruttiva di una nazionale, è stato capace di realizzare buone cose insieme al suo team (ormai ex amici o nemici).
Un esempio su tutti la Var, vera e propria rivoluzione del calcio italiano. Troppo facile dare le colpe a Ventura, troppo semplice prendersela con Tavecchio. L'unica cosa che in molti non dicono è che in Italia mancano i fuoriclasse di una volta, quei giocatori capaci di prendersi il peso della squadra sulle spalle e regalare colpi di genio che spaccano in due il morale degli avversari.

Dribbling e cambi di passo cercasi. Bernardeschi, Immobile, Verratti, Belotti... Hanno davvero quei lampi di genio in grado di spostare gli equilibri complessivi di un match? Certamente va dato tempo ai nostri giovani, ma dall'altro lato è anche giusto esaminare la situazione con imparzialità e sangue freddo e ammettere le colpe, ciascuno le sue, senza rimorsi né rimpianti. Nel contempo potrebbe rivelarsi dannoso copiare i modelli d'oltremanica o quelli tedeschi? Forse sì, il calcio è inventiva, non servono copioni.
E allora è giunto il momento di sfornare qualche campione con originalità e cortesia. Chi sarà il prossimo? Fuoriclasse cercasi. Roberto Mancini preghiamo per te... pensaci tu...