Da tifoso juventino che sogna di stringere quella coppa, mi sono impersonato nel tifoso vero juventino, quello che ogni anno spera di vincerla, ma non per rivalsa come molti credono su Milan e soprattutto Inter, ma solo per il gusto di ri-assaporare quei momenti.
Parlando personalmente ricordo quel 1996 ma ero poco più di un ragazzino, certo non tutti hanno vinto, c'è chi l'ha sfiorata, c'è chi ci ha provato ma non è andata. Il sogno però non svanisce mai, visto che se il sogno cade allora è la fine di tutto. Perchè ho messo queste parole in una canzone di Max Pezzali, per l'appunto un interista sfegatato.

Ho scelto Max perchè è il cantante della mia infanzia, quello che ho sempre utilizzato nelle dediche alle mie prime fidanzate, quello che in quegli anni era uno dei cantanti più in voga. Ricordo non c'era giorno in cui non ascoltavo una sua canzone, per le strade o cantata da persone di passaggio. Non sono di Milano o di Pavia, ma di Roma, quindi il 'grande' Max in quel periodo aveva fatto 13 in tutta Italia. Il ricordo della mia gioventù, dei miei anni ancora da minorenne, anni che non si possono dimenticare, quelli della spensieratezza, quelli che non si rispecchiavano in un cellulare o un videogame, quelli che tutti quelli di oggi non possono capire.
Allora questo è il mio inno alla Champions, che forse dalle 'grandi orecchie' potrebbe ascoltare il mio richiamo e chissà bussare alla porta di quel bambino/adolescente che da tanti anni l'attende invano.

 

Le notti non finiscono dopo una finale persa,

le porto a casa insieme a me, ne faccio una coperta.

E poi ritorno a scrivere kilometri di pagine,

sperando di vederla ancora qui.

Inutile parlarne sai, giornate di trofei,

scudetti, coppe italia e poi, andare agli Europei.

Ritorno da bambino e ti vedo alzare dal Del Piè,

ma quella era un'altra Juve. E poi all'improvviso

ce un altra possibilità, due son andate perse, speriamo non questa qua.

E' arrivato l'extraterrestre, adesso la voglio mia,

ma niente succederebbe se poi non a-rri-va.

Come mai, tanti trofei, ma ancora niente lei,

tutti gli anni ad aspettare, ma non si vede mai.

Dimmi come mai, ma perchè mai aspettare toccherà,

nel sogno di quel bambino, che ormai grande ormai e già.

Dimmi come mai, ma chi sarai per farmi attendere ancora,

dopo la tempesta il sole tornerà a splendere ancora.