Se penso ai tempi passati quando assistere a una partita di calcio allo stadio era come toccare il cielo con un dito.... Se penso che oggi questo non succede più o peggio ancora, succede senza provare più quelle emozioni, senza sentire più il profumo e la sensazione unica che ci dava un big match tanto atteso durante l'anno, beh... allora se ci penso ogni tanto, dico tra me e me " peccato che i giovani di oggi non abbiano provato quelle emozioni" !!

Sono cambiate parecchie cose, innanzitutto il modo di giocare; gli stessi giocatori sono cambiati, col modo di stare in campo e di porsi ai propri tifosi, diverso da quando i funamboli fantasisti del pallone di un tempo ci deliziavano con i loro dribbling stretti. Ricordo infatti tanti campioni come Skoglund dell'Inter, il brasiliano Garrincha, Julinho e Montuori della Fiorentina, Sivori della Juventus, Hamrin prima alla Fiorentina e poi al Milan, Cruijff e tantissimi altri , tanti altri che potrei citare... ma su tutti PELE' il migliore di tutti, come tecnica di gioco (era persino forte di testa), come umiltà in generale, come intelligenza calcistica e soprattutto come uomo!

Ma perchè mi sto abbandonando ai ricordi nell'evocare i grandi fenomeni del passato, vi chiederete voi? Il perchè non mi è difficile da esprimere per giustificare come sia cambiato il calcio. Questi che ho citato erano campioni che con un paio di dribbling facevano sedere per terra l'avversario che li affrontava, erano giocatori di calcio superlativi che incidevano sempre sull'esito di ogni partita. O segnavano loro il goal, oppure lo facevano segnare ai loro compagni. SEMPRE!! 

Ma se è vero che tutto cambia nella vita , che tutti noi siamo soggetti al progresso e alla naturale trasformazione delle cose, deve essere altrettanto vero che questo progresso debba portarci, come logica, alla miglioria delle cose. La globalizzazione è stata sicuramente una cosa positiva, ha avvicinato i popoli ha insegnato loro a farsi conoscere, ha abbattuto barriere sociali insormontabili, ha migliorato le mentalità e il modo di concepire le cose. Tutto ciò nel calcio non è avvenuto! Oserei dire che invece, tutto ciò ha contribuito a rendere  il pianeta calcio peggiore di prima. Magari non tutti sarete concordi con me, ma provate a pensare come in nome e per conto del dio denaro si siano mandati all'aria i valori che hanno sempre sostenuto i principi fondamentali della vita calcistica. E' proprio in nome e per conto del dio denaro che, procuratori esosi hanno cambiato la mentalità di parecchi giocatori. Giocatori che un tempo forse non avremmo visto nemmeno seduti in panchina!

E' semplicemente scandaloso notare certe cifre di mercato che circolano attorno a parecchi giocatori, ma è ancor più scandaloso dover constatare gli emolumenti percepiti dai loro procuratori!        Procuratori tendenti a gonfiare a dismisura le richieste dei rinnovi di contratto per i loro giocatori assistiti, all'insegna del "melius abundare quam deficere". E' ovvio che le società calcistiche si ritrovano spesso "costrette" a sottostare, pur di non perdere i pezzi migliori. E allora andiamo avanti così? Mi chiedo allora come mai i governi calcistici europei e mondiali che, impongono ostacoli ai club con l'invenzione del FPF,  non impongano pure la stessa cosa ai procuratori dei calciatori! Ma secondo voi è normale che un procuratore come Raiola pur bravo (?) che sia, abbia guadagnato circa 25 milioni di euro solo per la mediazione di Pogba trasferito dalla Juventus al Manchester United? Lasciatemi dire che ormai si è toccato il fondo! Ma qual'è la vera crisi del calcio, quella che si vede e si palpa tutti i giorni, oppure quella generata in origine da queste inaccettabili aberrazioni?