Ero ancora piccolino.
Mio padre per la prima volta mi portò allo stadio CIBALI di CATANIA. Allora per poter entrare allo stadio si faceva una fila lunga un chilometro.Gli spettatori erano impazienti di sedersi in tribuna. Mio padre, per la verità, mi accompagnò nel settore dei GRADONI che rappresentava la tribuna lato sud dello stadio. Un insieme di tubi INNOCENTI a cui venivano appoggiati tavole di legno. Una sorta di panche o tavole di legno, quasi fossero ponteggi per sedersi. Eppure eravamo tutti euforici. Erano gli anni sesssanta. Si giocava CATANIA-MASSIMINIANA.

Mio padre mi spiegò che la squadra rossoazzurra era il CATANIA, mentre la squadra di serie inferiore era la MASSIMINIANA. Così  chiamata perchè fondata da PIPPO MASSIMINO, fratello di ANGELO MASSIMINO, noto costruttore catanese. Le due squadre etnee si affrontavano in molte amichevoli e a me indelebile rimase in memoria le giocate di una grande promessa che si rivelerà col tempo un grande campione: PIETRO ANASTASI.

Era un giovane giocatore, centravanti della MASSIMINIANA, che pur giocando in una squadra di Serie C mostrava i numeri di un predestinato. Contro il CATANIA mi ricordo una grande rovesciata che colpì la traversa e altri numeri spettacolari, il preludio di un suo trasferimento nel calcio che conta. Nel 1968 partì da CATANIA ala volta di VARESE. E' da lì che si affermerà come uno dei più grandi centravanti italiani e da lì che approderà alla JUVENTUS.

Infine diventerà il centravanti della nazionale che contribuì nel 1968 a vincere gli europei, unico europeo ad oggi, segnando una rete dopo aver superato con una delle sue serpentine alcuni avversari della NAZIONALE JUGOSLAVA. ITALIA-JUGOSLAVIA 2 a O in rete RIVA e ANASTASI detto PIETRUZZU o PETRU U TURCU. Il soprannome deriva dalla sua carnagione scura simile a "u turcu" che in dialetto catanese sta a significare il  "UOMO DI COLORE", moro. Anastasi aveva iniziato a giocare all'oratorio, dove iniziai anch'io, seppure con poca fortuna, ORATORIO SAN FILIPPO NERI in Via Vincenzo Giuffrida a CATANIA.

Purtroppo da VENERDI' 17/01/2020 è venuto a mancare. Non solo a noi catanesi ma a tutti gli italiani sportivi che hanno goduto delle sue imprese calcistiche. GRANDE, grande concittadino.