Inizio di campionato deludente per la Roma che nelle prime due giornate di campionato ha raccolto un solo punto figlio della sfida interna contro la Salernitana. Dopo il pareggio con i granata la Roma è caduta al Bentegodi perdendo due a uno contro il Verona al termine di una partita ricca di errori soprattutto in fase difensiva.
Un inizio di stagione complicato ed inaspettato soprattutto alla luce degli avversari incontrati (sulla carta la Roma è superiore) che rischia di minare la stagione dei giallorossi visto che nella prossima partita dovranno affrontare la squadra più in salute in questo inizio di stagione: il Milan. Contro i rossoneri i ragazzi di Mourinho saranno chiamati a dare risposte anche perché la pausa per la Nazionali rischia in caso di sconfitta di acuire il momento di difficoltà della squadra.
Cosa non è andato in questo inizio di stagione? Dal punto di vista tecnico-tattico la partita contro la Salernitana non è stata malvagia anzi nei primi trenta minuti la Roma ha mostrato buone idee ed una circolazione di palla più veloce e logica rispetto alla passata stagione (circolazione aiutata anche da Aouar che fin da subito si è mostrato integrato nel centrocampo giallorosso). Possesso palla impreziosito anche da rapide verticalizzazioni che hanno esaltato un ritrovato Belotti (come dimostra il gol del vantaggio). Alla prima occasione concessa però la Roma è stata colpita con un po' troppa facilità e dopo il gol subito la sfida ha cambiato completamente registro con la Roma che da propositiva e vogliosa e diventata fragile e timorosa. Il due a due finale ha evitato alla Roma una sconfitta che sì sarebbe stata immeritata ma sarebbe stata giusta se si considerano i due volti mostrati in partita. Volti rivisiti contro il Verona dove però la sconfitta è arrivata anche perché le note positive della Roma sono state di minore portata rispetto alla sfida dell’Olimpico. Certo c’è stata anche una componente di sfortuna (due legni che potevano cambiare la partita) ma non basta per giustificare questo inizio così difficoltoso di campionato.
Naturalmente tra le note negative c’è la fase difensiva (troppo leggera) con la sorpresa (in negativo) di Smalling. Il centrale inglese è stato nelle precedenti stagioni la roccia sulla quale era costruito l’intero castello difensivo mentre nelle prime due di campionato si è trasformato nella falla che fa entrare acqua da tutte le parti. Sia contro la Salernitana che contro il Verona Smalling si è fatto saltare troppo facilmente nell’uno contro uno regalando sia a Candreva che a Ngonge una vera e propria autostrada per poter calciare verso la porta. Errori gravi che si sperano figli di una condizione non ancora ottimale altrimenti rischiano di esserci problemi irrisolvibili per Mourinho. Bisogna poi sottolineare come la difesa alta (più alta delle passate stagioni) stia per ora non pagando (troppo esposta al contropiede) e che se anche Rui Patricio sbaglia allora la situazione rischia di complicarsi ulteriormente.
C’è poi l’annosa questione infortuni che sembra non trovare pace in casa giallorossa: Dybala rientrato a Verona dopo la squalifica è già k.o. e rischia di rivedersi dopo la sosta. Per non parlare poi dei nuovi acquisti con Renato Sanches già costretto a saltare Verona mentre Paredes appare in netto ritardo rispetto agli altri.
La questione mercato è un altro fattore da tenere in considerazione visto che il mercato in entrata è andato un po' troppo al rilento soprattutto nel reparto avanzato dove la Roma deve fare i conti con il lungo infortunio di Abraham: Azmoun è arrivato da poco ed è alle prese con un piccolo infortunio mentre Lukaku (ormai vicino ai giallorossi) avrà bisogno di tempo per entrare in condizione come dimostra la scorsa stagione.
Bisogna poi considerare l’”effetto Mourinho”. Senza il tecnico portoghese in panchina la Roma sembra più fragile e nonostante dovrebbero essere abituati a questa situazione (tante partite viste dalla tribuna per il tecnico) l’assenza del mister potrebbe essere un altro motivo di sbandamento per la squadra.
Nonostante l’avvio difficile ci sono però alcune buone notizie come la forma di Belotti che dopo un anno di ambientamento abbastanza difficoltoso sembra essere tornato quello ammirato ai tempi del Torino e il buon ingresso di Aouar nel centrocampo giallorosso dove potrebbe portare più qualità e gol rispetto al più fisico e difensivo Matic.
Ci sono poi le solite certezze come Cristante (sempre più leader del centrocampo e vero e proprio tuttofare) e Pellegrini che a Verona ha offerto tutto sommato una buona prova.
Anche Dybala può considerarsi tra le certezze, visto che alcuni sprazzi si sono intravisti al Bentegodi nonostante da lui ci si attenda sempre di più.
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