Ebbene sì. A giudicare dalle prime 5 giornate, sembra che l'approdo di Marotta e Conte all'Inter si stia rivelando una mossa vincente sotto tutti i profili, dall'organizzazione fuori dal campo alla disciplina e applicazione degli schemi dell'allenatore all'interno del rettangolo di gioco.

E allora, ecco che i tifosi interisti si sono ridestati ed inneggiano al loro AD per l'area calcio e al loro nuovo allenatore, auspicando che queste prime giornate siano solo il preludio all'agognata conquista dello scudetto, mettendo fine, finalmente, alla dittatura bianconera di quasi un decennio.

A questo punto, però, a ciascun tifoso interista si pone un dilemma: ma se Marotta e (soprattutto) Conte ci faranno tornare alla vittoria, ciò significa che la Juventus non vinceva perché rubava ma perché aveva trovato gli uomini giusti al posto giusto? E quindi averla etichettata come Rubentus non avrebbe più senso??!!

Ma allora come sarà possibile giustificare le immani batoste subite in questi ultimi anni? Sara' davvero necessario riconoscere che per tornare a primeggiare occorreva che al Vertice ci fossero ex juventini che sanno come si fa a vincere?!?!.

Era già accaduto che - nonostante le ruberie juventine in serie, uniche motivazioni accettate dagli interisti (e non solo) alle vittorie bianconere - nel 2006 ci presero Ibra e Viera per rafforzarsi ma all'epoca non proferirono verbo sul fatto che costoro erano due colonne juventine; ora come faranno a negare che occorre attingere a risorse dal passato bianconero per tornare a vincere (e per rimangiarsi tutte le accuse di ruberie del recente passato, come la patetica rimostranza del secondo giallo su Pjanic?).

Come faranno a risolvere l'atroce dilemma?

A sentire alcune interviste e i commenti di (improbabili) opinionisti, ci stanno già lavorando: "Conte non è mai stato juventino, ma solo un professionista"; " Le dichiarazioni di Conte e Marotta sull'Inter certificano come questa società li abbia stregati"; " Conte ha dichiarato che ovunque vada rimarrà per sempre tifoso interista"


Mi unisco quindi a questo coro e propongo che Conte e Marotta (e magari anche Asamoah) vengano prossimamente battezzati dal sacerdote nerazzurro Zanetti sulle rive del Lambro (novello Giordano) al fine di santificare la loro entrata nel Credo interista e cancellare così il peccato originale di essere stati bianconeri.