Dal minuto 50' fino al minuto 75' il Liverpool stava cercando in tutti i modi di riportare la partita in parità, almeno per poter godere di un gol in trasferta nella semifinale di ritorno. Pressing forsennato sui portatori di palla, marcatura stretta su Busquets e Rakitic per non farli ragionare, fraseggio corto e inserimenti dei centrocampisti: il Barcellona non riusciva a ripartire dalla propria area. Il possesso palla, marchio di fabbrica e filosofia di gioco della squadra catalana, era assente: una cosa impensabile fino a qualche tempo fa.

In questi 25 minuti di puro assedio Liverpool, la formazione di Klopp non riesce, però, a superare Ter Stegen. La retroguardia del Barcellona, da sempre "punto debole" dei catalani, ha eretto una diga davanti al proprio portiere. Sergi Roberto è stato autore di una prestazione monstre, fermando ripetutamente l'uomo più in forma del Liverpool, Manè; Pique, nella sua zona del centrodestra della difesa, ha aiutato spesso Sergi Roberto nel fermare il senegalese e le continue sovrapposizioni di Robertson; Lenglet, centrale difensivo quasi sconosciuto ai più ma sul quale è presente una clausola da 300 milioni, si è dimostrato un ottimo compagno di reparto per Pique; Jordi Alba, solitamente dedito più all'attacco che alla difesa, nel lasso di tempo nel quale si è consumato l'assedio della banda Klopp si è occupato completamente della fase difensiva, annullando (insieme a Lenglet) quel Salah che al Camp Nou doveva dimostrare di essere un fuoriclasse. 

Il Barcellona si è quindi scoperto squadra capace di saper soffrire quando gli avversari impongono il loro gioco, accettando (anche se malvolentieri) di non poter sfruttare il possesso palla per far male al Liverpool. Una soluzione che probabilmente ai puristi catalani non è piaciuta, ma che si è rivelata estremamente efficace. Un modo di interpretare la partita che è adatto alle caratteristiche di Vidal, la cui presenza nella formazione titolare ha fatto storcere più di qualche naso. Il cileno ha risposto nel suo modo alle critiche del pubblico, mettendo anima e cuore nella partita: pulito negli interventi e tremendamente efficace, mai stanco (da far vedere nelle scuole calcio la scivolata con cui ruba palla a Manè) e capace di abbinare a tanta quantità anche una notevole qualità nelle ripartenze. 

Valverde sapeva come la difesa fosse l'unico componente da migliorare per rendere il suo Barcellona una macchina perfetta, capace di colpirti e affondarti con i colpi di Messi e Suarez ed ora anche brava nel saper gestire la partita. Klopp dovrà inventarsi sicuramente qualcosa in visto del ritorno ad Anfield, perchè altrimenti superare la difesa granitica del Barcellona per almeno tre volte sarà un impresa ai limiti dell'impossibile.