Stupido è chi lo stupido fa…. Questa è una delle più celebri frasi nel famoso film Forrest Gump interpretato da Tom Hanks. Ed Eusebio Di Francesco ha dimostrato di non esserlo. 

Il tecnico pescarese ha subito capito che il marchio di fabbrica 4-3-3 e la fugace apparizione del 4-4-2 schierato nella sconfitta di Bergamo, non rispettavano le caratteristiche degli uomini in campo. Così terminato il mercato sfumato il sogno Nainggolan, ha messo in naftalina il suo credo scendendo in campo con il 4-2-3-1. Andandola ad analizzare è stata la scelta più razionale da fare. Davanti a Cragno i due centrali sono Godin e Walukiewicz. Un mix perfetto di giovani ed esperienza. Il primo non ha bisogno di presentazione, l’uruguaiano sembra aver ritrovato in Sardegna quella leadership che gli appartiene. Il secondo è un ventenne nazionale polacco di sicuro avvenire, forte fisicamente e bravo in impostazione anche se difetta in velocità, aspettando il pieno recupero di Ceppitelli che il posto comunque dovrà sudarselo. Ai lati Zappa a destra garantisce corsa e qualità con i suoi cross, mentre sulla corsia mancina se la giocano il greco Lykogiannīs e il giovane Tripaldelli. A fare da schermo davanti alla difesa il rumeno Marindotato di una buona tecnica e visione di gioco per il suo passato da trequartista, a cui spetta il compito della ripartenza di manovra e Rogmezzala recupera palloni, dalla spiccata duttilità e capacità di svolgere le due fasi. I tre tenori sono: il tutto garra Nandez, l’uomo squadra Joao Pedro e Sottil attaccante esterno che preferisce la giocata nel allungo, in cerca della definitiva consacrazione. In avanti il soloSimeone, che quanto è in forma diventa davvero letale sotto porta. In attesa del inserimento di Ounas e del graduale ritorno del O Pavoloso.

Questo è il nuovo Cagliari con i suoi pregi e difetti. Interessante la corsia di destra dove Zappa molto offensivo si integra alla perfezione con Nandez che copre le sue sortite in avanti. Bravo il mister Abruzzese a credere in Walukiewicz e riportare Joao Pedro nel suo ruolo naturale più vicino alla porta a spaziare intorno alla punta anziché faticare sulla fascia. Il Cholito deve trovare la giusta continuità, ma con il ritorno di Pavoletti i goal in maglia rossoblu non mancheranno senz’altro. I problemi più che altro sono altrove. I due terzini per esempio sono troppo di spinta e se a destra come già detto il problema sembra essere ben arginato, su quella mancina sia Sottil che Ounas non hanno nelle corde quelle caratteristiche difensive che servirebbero. L’altro punto interrogativo è il rumeno Marin. Il ragazzo arrivato con tutti gli onori di cronaca sembra ancora disorientato al nostro campionato, in un ruolo che risulta fondamentale. Per questo il sogno  Nainggolan non è del tutto tramontato, almeno che non si voglia lanciare il baby Caligara, centrocampista moderno: duttile, dinamico e buona tecnica individuale che può ricoprire tutti i ruoli in mezzo al campo. Da non sottovalutare il ritorno di Pereiro che se finalmente ripercorrerà i fasti del Psv, potrebbe portare Nandez nei due di centrocampo lasciando a Rog i compiti di gioco.
Insomma una bella prova per mister Di Francesco che deve continuare nel suo lavoro di perfezionamento, per trovare la giusta alchimia tra i reparti e far sognare i tifosi sardi.