Venne allora chiamata "la magica notte di Wembley"!
Furono in molti a definirla in questo modo, perché negli anni '60 la maggior parte delle gare europee veniva giocata in notturna. 
Ma la finale della Coppa Campioni tra Benfica e Milan venne giocata il 22 maggio 1963, ma non più alle 20.30, bensì alle h.15.00 e senza diretta televisiva, la TV nazionale non ne aveva ancora acquistato i diritti, mentre tutta Europa vedeva la partita in live.
E così in Italia tifosi ed appassionati potevano sentire solo la diretta radiofonica sul programma nazionale con la mitica voce del radiocronista Niccolò Carosio.
E in TV? In Italia solo differita, a partire dalle 21.15 ovviamente in solenne bianco e nero (le prime trasmissioni a colori della Rai inizieranno solo nel 1972 con l'annunciatrice Rosanna Vaudetti a presenziare con delle prove tecniche di le Olimpiadi di Monaco).

Fino alla data di quel 22 maggio '63, il primo team italiano ad aver sfiorato quella che ancora non era la coppa dalle grandi orecchie ma pur sempre la futura Champions, come verrà denominata dal 1992, sarà quello della Fiorentina che verrà sconfitta dal Real Madrid nella finale del 1957, dove la stessa squadra Viola di Fulvio Bernardini chiese di anticipare l'orario di gara dalle previste 20.30 alle h. 17 non essendo abituata a giocare in notturna, ma ciò nonostante i Blancos realizzeranno una doppietta con Di Stefano su rigore e andarono al raddoppio con Gento di fronte ai 124.000 spettatori che gremirono il Santiago Bernabeu. Stessa cosa accadde ai Rossoneri, sconfitti ai supplementari l'anno successivo sempre dal Real Madrid all'ultimo atto, a Bruxelles.
Questa era la grande sfida storica di quel 22 maggio: spezzare l'egemonia iberica dettata da due squadre colosso, quali Real Madrid e Benfica. Cinque successi per gli spagnoli e due per i portoghesi.
Ma in quella finale tra i lusitani c'era un campione indiscusso, un certo Da Silva Ferreira detto Eusebio, l'attaccante trascorse quindici dei suoi ventidue anni di carriera tra le file del Benfica, di cui ne diverrà il miglior marcatore della storia con 638 gol in 614 partite, e dunque il Milan non era certamente considerato il favorito. Addirittura la carta stampata nostrana di quel tempo, per forti rivalità interne, non osava sperare che il calcio nazionale potesse avere ben due squadre, e per giunta della stessa città al via della Coppa dei Campioni 1963/64, e cioè il Milan e l'Inter.

Ma i rossoneri riuscirono a farcela. Dopo il gol di Eusebio nella prima frazione di gioco seguirà, dopo una pepata omelia predicata in perfetto dialetto veneto dal "Paron" Nereo Rocco ai suoi giocatori negli spogliatoi, il Diavolo si presenterà nella ripresa in tutt'altra veste e sarà la doppietta di José Altafini a ribaltare il risultato e regalare la prima Coppa Campioni al nostro Milan.
Proprio lui José, il fuoriclasse brasiliano che prima della partita aveva paura di essere lasciato troppo solo in attacco e di essere servito troppo poco, sarà il vero mattatore di quella finale, a dispetto di tutti coloro che attendevano sul podio il grande Eusebio.
Tutte le ansie e i dubbi della vigilia svanirono al fischio finale dell'inglese Holland, con lo stesso Altafini, Trebbi e Benitez che si abbracciavano con la Coppa Campioni alzata al cielo da capitan Cesare Maldini, al suo fianco il ventenne Gianni Rivera e con grande sobrietà l'allora Direttore Tecnico Gipo Viani  parlò ai giornalisti esterefatti per il gran risultato ottenuto senza che il Milan avesse espresso il top della sua prestazione, mentre l'umile Paron Nereo pensava già alla partita successiva, quella del 26 maggio dove i Rossoneri con la vittoria a Palermo consolidarono il loro terzo posto in classifica.
E per i non più giovani amici tifosi, vorrei ricordare la formazione di quegli 11 che scesero in campo il 22 maggio di 59 anni fa a Wembley andando a conquistare la nostra prima Coppa Campioni... sicuramente nel rileggerla avvertiranno una breve scossa per tutto il loro corpo, la stessa in qualità ma di quantità simile ad un evento di magnitudo 10 volte superiore con epicentro nella piana di Reggio Emilia, dove per una sola volta la squadra del Sassuolo, 11ma in classifica e reduce della fresca vittoria al Dall'Ara del derby emiliano, assumerà le sembianze, alle h.18 di domenica 22 maggio, di quel Benfica di Eusebio guidato dal coach cileno Fernando Riera, che vorrà reincarnarsi in Scamacca se non Berardi piuttosto che Raspadori, nel tonico e pugnace coach dei Neroverdi Alessio Dionisi pronto ad essere per 90 minuti l'ago della bilancia delle sorti del palpitante epilogo di questo campionato.

MILAN: Ghezzi; David, Trebbi, Benitez, Cesare Maldini, Trapattoni, Pivatelli, Sani, Altafini, Rivera, Mora. All.: Rocco.
BENFICA: Costa Pereira; Cavem, Cruz, Humberto, Raul, Coluna, José Augusto, Santana, Torres, Eusebio, Simoes. All.: Riera.
Arbitro: Holland.
Gol: 18' Eusebio (B), 13'st e 21'st Altafini (M)

Le probabili formazioni di Sassuolo-Milan di domenica 22 maggio:
Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Ayhan, Ferrari, Kyriakopoulos; Lopez, Frattesi; Berardi, Raspadori, Traore; Scamacca Ballottaggi: Ayhan 55% – Chiriches 45%
Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Bennacer; Saelemaekers, Kessie, Leao; Giroud. Ballottaggi: Saelemaekers 55% – Messias 45%.

Ragazzi! Amici tifosi Rossoneri! bisogna crederci!!...
Il 22 maggio è una data storica per il nostro amato Milan... ed allora... onoriamola pure nell'unico modo possibile!...
Ma far previsioni dicono che porti male!! E così vecchio Diavolo... accendi a più non posso tutto il tuo fuoco... e pensaci solo tu!!... Noi attenderemo pazientemente... e come ai vecchi tempi, con la radiolina sintonizzata su "Tutto il calcio minuto per minuto", potremo ascoltare in contemporanea... udite... udite... il palpitante finale degli ultimi 90' di Sassuolo-Milan ed Inter-Sampdoria!
Il cervellotico summit della Lega Calcio è riuscito a partorire e, vox populi, per una sola volta, il fischio d'inizio delle due pretendenti allo scudetto all'unisono: Milan 83 punti Inter 81, dove nel caso di parità finale di punteggio, in virtù degli scontri diretti, sarebbero i Rossoneri ad aggiudicarsi il loro 19 mo Scudetto.

Una situazione analoga si è vissuta per l'ultima volta nel campionato 2009/10: Inter 82 punti, Roma 80. Protagonisti l’Inter di José Mourinho e la Roma di Claudio Ranieri.
Il sorpasso nerazzurro ai danni dei giallorossi avvenne alla 35° giornata, quando la Sampdoria vinse all’Olimpico. Poi l’Inter batte' Lazio e Chievo; la Roma si impose su Parma e Cagliari. All’ultimo turno i nerazzurri – il 16 maggio 2010 – vinsero 1-0 contro il Siena con gol di Milito. La Roma invece pur battendo fuori casa il Chievo per 2 a 0 con reti di Vucinic e De Rossi si dovette contentare della piazza d'onore. Ma allora era l'Inter in testa... mentre oggi è il Milan a guidare il campionato...!!
Provate a scrivere voi... l'epilogo!! .... A me... non vengono le parole!!
Resta comunque il giorno del 22 maggio... una data storica... e portafortuna!!

Un caro abbraccio
Massimo 48