Ci siamo. Finalmente dopo una stressante attesa e fiumi di parole Zlatan Ibrahimovic è atterrato sul Pianeta Milan. Sorridente, sicuro di sé, ma con gli occhi veramente felici ha abbracciato il popolo rossonero, prima in aeroporto, poi dopo le visite mediche di rito all'esterno della clinica. In questi giorni si era creata anche un'altra curiosità morbosa. Quale numero avrebbe scelto Ibra.

I numeri precedenti delle sue avventure italiane sono già occupati, e tranne nel caso di uscite (Borini a breve dovrebbe lasciare libero il numero 11) quindi doveva scegliere un numero diverso. Si è parlato con insistenza mediatica del numero 1, poco romantico per i vecchi amanti del calcio, ma incline all'ego del grande campione.

Alla fine Ibra ha scelto il 21
. numero che richiama le sue iniziali, ma sopratutto come da lui dichiarato, il numero è stato scelto dai figli. Della serie anche Ibra è un padre, e dietro quella faccia da duro si nasconde un eterno Peter Pan che vuole dimostrare ancora una volta che può spostare gli equilibri, è quei sei mesi di contratto sono solo un antipasto verso il prossimo anno,in cui rilanciare il Diavolo verso posizioni nobili è festeggiare in campo i 40 anni, per far saltare in aria San Siro ancora, ancora e ancora. Magari per 21 volte.