Lo confesso, faccio coming out: ieri sera, negli istanti immediatamente successivi al gol di Angel Di Maria valso la vittoria della Juventus sul Friburgo, ho scoperto di essere omosessuale. Sono innamorato di Angel Di Maria.

E non parlo di amore calcistico, parlo di amore sentimentale. Provo una irresistibile attrazione sessuale verso Angel Di Maria. Nella mia mente si palesano sogni erotici di ogni genere. Io e Angel che ci scambiamo un bacio appassionato, che non riusciamo a smettere.
Io e Angel soli, in una camera d'hotel, timidi, indecisi. Angel che mi afferra, che leva il superfluo. Io e Angel... che stiamo insieme.
Se l'opportunità mi si presentasse, non esiterei a consumare un rapporto sessuale completo con lui. Mi abbandonerei all'eros, alla depravazione, a tutto ciò che Angel vorrà, pervaso dalla passione.

Conosco il talento di Angel Di Maria sin dai suoi esordi. L'ho sempre ritenuto uno dei più grandi giocatori di questa generazione.
Mancino celestiale, estro d'altri tempi, garanzia di maestosa poesia. In pochi sono stati in grado di emozionarmi al solo tocco di palla, quanto ha saputo fare lui. Tuttavia, prima del suo arrivo alla Juventus, non l'avevo mai considerato più di ciò che ho appena descritto, più di un grande giocatore. È negli ultimi mesi che ho iniziato a vederlo sotto una luce diversa. Sotto una luce... soffusa.

È iniziato tutto la sera in cui la Juventus venne umiliata 5-1 dal Napoli e quell'uno fu un gol meraviglioso proprio di Angel.
In quel preciso istante mi accorsi di quanto fossi fortunato nel poter ammirare le sue gesta. La mia ammirazione crebbe dopo le grandi partite disputatate con l'Atalanta e con il Monza, seppur negative in termini di risultato. Raggiunse un punto critico con il gol sublime di La Spezia. Esplose nella perdizione totale nel ritorno degli spareggi di Europa League contro il Nantes, nel preciso istante in cui Di Maria siglò il primo gol: un mancino a giro da posizione defilata, una giocata astronomica, degna solo di un giocatore superiore a livello mentale oltre che tecnico. Quella serata continuò in uno stato di ammirazione quasi transdimensionale, del tutto distaccato da qualsiasi cosa non fosse il compiersi del suo genio. In quella stessa serata, Angel Di Maria mise a referto una tripletta.
Ieri sera, ciò che è accaduto è stata la semplice conseguenza: mentre Angel correva sotto la curva a festeggiare, ho capito tutto.
Sono gay.
Sono innamorato di Angel Di Maria.