Il calciomercato, (che non si ferma mai) è ufficialmente aperto e lo sarà fino al 17 Agosto prossimo.
Finalmente gli organi competenti hanno deciso di ridurre la finestra di mercato estiva, che effettivamente era troppo ampia e andava a chiudersi a campionati già avviati. Il che poteva essere motivo di ulteriori complicazioni per le società, per tutta una serie di motivazioni che sono già state sviscerate più volte nel corso degli ultimi anni.

Ciò che conta però a prescindere da quanto duri una finestra di mercato, l’importante per qualsiasi società è avere le idee chiare sul da farsi. Per questo tra le figure del direttore sportivo e quella dell’allenatore ci deve essere una buona sinergia nell’individuare obiettivi che permettano di andare a colmare dei gap o delle mancanze, oppure per alzare lasticella della qualità complessiva per raggiungere i traguardi stagionali. Il tutto però deve essere coadiuvato da una gestione parsimoniosa delle finanze, che devono essere commisurate agli obiettivi sportivi che ci si prefigge e alle reali possibilità che questi si realizzino. Detto così sembra facile, ma sappiamo tutti benissimo che non lo è affatto, altrimenti tutte le società di calcio farebbero numeri pazzeschi e non sbaglierebbero un colpo.

Detto questo la dirigenza rosso nera sarà messa sotto la lente d’ingrandimento (non solo dalla UEFA) in quanto nella passata sessione estiva ha investito circa 200 milioni per rivoluzionare la rosa, portando a casa 11 giocatori nuovi, oltre a riuscire a piazzare qualche esubero, ricavando anche una discreta cifra. Non staremo qui a palare troppo di cifre, ma ad ogni modo come abbiamo potuto constatare, nel corso della stagione non proprio idilliaca del Milan, le scelte di mercato del duo Mirabelli Fassone sono state largamente criticate, soprattutto per la scelta degli attaccanti, che da soli hanno monopolizzato gran parte del budget estivo e che non hanno reso come ci si aspettava, anzi non hanno reso per niente.

Il problema però potrebbe non risiedere nelle singole scelte di mercato, ma invece nella imprevedibile realtà dei fatti, che ha visto un allenatore come Vincenzo Montella, che avendo conquistato (a fatica) i preliminari di Europa League l’anno precedente, si era conquistato la riconferma anche con la nuova dirigenza, che avrebbe potuto essere più lungimirante nel valutare altri profili più adeguati a riportare il Milan dove gli compete.

Ma queste sono mere illazioni in effetti, poichè nessuno poteva immaginare un girone d’andata tanto disastroso come quello disputato nella prima parte di stagione sotto la guida del tecnico campano. Fortunatamente si è trovata una soluzione interna che si è rivelata premiante, nonostante non si possa ancora dire che si sia trovato il companatico per tutti i mali del povero diavolo.

Ma Gennaro Gattuso quanto meno ha portato una ventata di vero Milan nel depresso spogliatoio rosso nero e soprattutto ha rinvigorito gambe molli e fiacche, dando un gioco efficace alla squadra, ottenendo risultati positivi che hanno ridato coraggio e fiducia a un gruppo che era ormai demoralizzato.

Prima di parlare di un nuovo Simeone o un nuovo Conte ce ne vuole, ma in effetti da quando Rino siede sulla panchina del Milan, solo Juve e Napoli hanno fatto meglio dei rosso neri e questo è un dato di fatto. Ora non resta che sperare che la sinergia tra Gattuso e Mirabelli porti a rafforzare lo zoccolo duro della squadra e a portare in rosa due o tre elementi validi, capaci di alzare sia il tasso tecnico che quello umano della squadra, per puntare con decisione e più serenità agli obiettivi stagionali di una squadra del calibro del Milan.

A questo punto senza andare a scomodare nomi altisonanti come quelli di Cavani, Benzema o Morata (che sarebbero ampiamente apprezzati), la cosa fondamentale per la rinascita del Milan è che si vadano a prendere giocatori che abbiano davvero voglia di vestire i colori rosso neri e di lottare per riportarli in alto. Uomini che abbiano il giusto mix di esperienza internazionale e anagrafica che permetta di aprire un ciclo duraturo. I nomi che stanno circolando in questi giorni in orbita Milan sembrano essere in linea con questo concetto, bisogna solo sperare di riuscire a fargli sposare la causa rosso nera.

 

André Quatraro