Il campionato è terminato, fortunatamente per l'Inter con un lieto fine. Lo stesso non si può dire dell'ormai ex capitano nerazzurro, che per concludere la stagione nel peggior modo possibile sbaglia un rigore, in un momento cruciale per tutto l'ambiente. A questo punto, cosa fare? Come gestire una situazione così delicata?  Analizzandola da un punto di vista morale, la soluzione sembra semplice: cessione con relativa plusvalenza, per la gioia dello spogliatoio e delle casse della società. 

Se analizziamo da un punto di vista tecnico, siamo difronte ad uno dei centravanti più forti in circolazione (se non il più forte, nel suo ruolo) che rende tutto più complicato, sia perché non sarebbe semplice rimpiazzarlo con un attaccante alla pari o più forte sia perché Icardi qualcosa ha pur dato per questa maglia. Le prime indiscrezioni fanno trapelare un’ormai certa cessione, frenata subito dalle dichiarazioni quanto meno provocatorie di Wanda (attuale procuratore) che fa riferimento al contratto (in scadenza il 30-06-2021) e ribadisce che non ha nessuna intenzione di trattare un’eventuale cessione. Al netto di queste dichiarazioni, se una delle due trattative per Dzeko o Lukaku andassero a buonfine Mauro sarebbe la terza punta in rosa. 

Il tutto appare ovviamente surreale, ed è qui che si inserisce il nuovo leader di questa Inter, Antonio Conte, che ormai conosciamo essere una persona molto pratica, che va subito al sodo, proponendo un altro accordo, per il bene dello spogliatoio e delle casse della società: cambia procuratore e sei dei nostri. Soluzione lineare, se non fosse che Wanda è la compagna di Icardi. La società, capitanata da Marotta in tal proposito non sta a guardare, rassicurando da una parte i tifosi sul fatto che adesso si fa sul serio, e che questa ultima proposta deve essere valutata in fretta, anche perché Antonio ha espressamente chiesto alla società che vuole la rosa al completo già dal primo allenamento che quest’anno si terrà a Lugano visti i lavori di ristrutturazione che si terranno ad Appiano Gentile.

Dunque da una parte l'amore per la maglia, dall'altra quello per la moglie, che ha inevitabilmente influito. In ogni caso la scelta sarà drastica, non ci sono vie di mezzo, quale sarà quella giusta per il bene dell’Inter? Ne vedremo delle belle.

Salvatore Salito