È ufficiale, Icardi torna alla Pinetina per allenarsi col gruppo.
Con quelli che restano, s’intende. Perché ben 11 giocatori sono partiti per aggregarsi con le rispettive nazionali, compresi quei due furfanti di croati. Ma credere che lo spopolamento dello spogliatoio neroazzurro sia il pretesto per favorire il reintegro è pura cattiveria. Piuttosto è una coincidenza, come la comparsa del dolore al ginocchio al momento della degradazione.

Intanto, l’ex capitano è finalmente pronto per dare il suo contributo e ha già tirato via tutti i borsoni Louis Vuitton dagli armadi, riempiendone uno con roba di sport e un paio, molto più grandi, per metterci dentro il suo ego e quello di sua moglie. Tuttavia è solo ingombro, non pesano granché. Comunque il rientro è un gesto distensivo che Marotta auspicava da tempo, contando i giorni (e milioni) che passavano. Una decisione - comunque – sofferta per il bomber argentino.
Pare che lo stress lo abbia consumato a tal punto che spesso si è lasciato andare ad atteggiamenti devianti come leggere un libro (il suo), fare un cruciverba (facilitato) e giocare con i figli ai giochi di società.
Ma poi sembra che il libro non l’abbia capito, nel cruciverba sia solo riuscito ad inserire “Peresic” alla voce Ivan il Terribile, con il Monopoli ha litigato col figlio perché ha chiesto l’aumento e a Risiko si è fissato con l’invasione della Croazia con 100 carri armati argentini.

Fortunatamente, grazie anche all’aiuto prezioso della moglie, ha deciso di impegnare il suo tempo lontano dall’Inter per dedicarsi a cose più edificanti e costruttive come lo shopping compulsivo e i tatuaggi, da disegnare sulla pelle dei bimbi visto la penuria di spazi vuoti sulla sua.
Cosicché ha comprato un paio anelli col diamante per la moglie, uno da mettere al naso per lui (ma sempre col diamante), un biscione - e non per diletto di Wanda, ma piuttosto perché è il simbolo dell’Inter, una Bentley e un gratta e vinci, in fondo il primo premio prometteva 10 milioni, ovvero quelli che Marotta non vuole proprio dargli.

Ma ormai è tutto superato e Icardi tornerà ad allenarsi con i compagni. Addirittura ha preparato una sorpresa da nascondere nell’armadietto di Peresic: il biscione.
Nel frattempo, Zhang gli ha promesso la fascia da capitano, se solo accetterà di aiutare la squadra primavera. E Mauro ci sta pensando, perché vuol sentirsi ancora protagonista, anche se un po’ lo spaventa l’eventuale dualismo con Colidio. Eppure, tutto è bene quel che finisce bene, e come tutte le storie brutte, anche questa alla fine ci insegna qualcosa. Magari non proprio nello sport, ma di sicuro rivoluziona la medicina di base.
È così che in Italia tra l’assenteismo di professione spopola una diagnosi nuova: il mal di ginocchio da stress.