Il calcio sta per ritornare. In Germania già lo ha fatto, in Italia, Spagna e Inghilterra avverrà a breve. La Francia, invece, optò per una decisione drastica già a fine aprile: campionato finito e classifica cristallizzata a quel momento. Una scelta forse troppo eccessiva, sicuramente prematura. Non a caso poi sono arrivati i ricorsi di Lione, Tolosa e Amines contro quella decisione. Il primo perché si è ritrovato fuori da ogni competizione europea per il prossimo anno, gli altri perché retrocessi. Questi ultimi hanno ottenuto giustizia di recente, il Lione è rimasto con il cerino in mano. Cosa ha che fare tutto ciò con il nostro discorso. Molto, perché nel frattempo qualcosa a livello di mercato si è mosso in Francia. Non tanto in termini di scambi, ma di decisioni. Due operazioni: Mauro Icardi acquistato definitivamente dal Psg; Lucas Tousart che il primo luglio lascerà il Lione per passare all’Hertha Berlino. C’è da precisare che questa operazione era stata ufficializzata a gennaio con il club tedesco che aveva lasciato il giocatore in prestito fino al 30 giugno. E’ di questi giorni la decisione dell’Hertha di non rinnovare il prestito al Lione che, se da un lato è vero che ha terminato il campionato, dall’altro deve giocare in Champions. I francesi sono chiamati a giocarsi il ritorno degli ottavi contro la Juve e difendere l’1-0 dell’andata maturato, ironia della sorte, proprio grazie a Tousart.

Ma cosa c’entra il caso Tousart con l’acquisto a titolo definitivo di Icardi da parte del Psg? All’apparenza nulla, in realtà molto. Ritorniamo al principio. Il campionato francese, a differenza degli altri europei, si è ufficialmente concluso, quindi la stagione è terminata. Tutti gli altri sono in corso e si stanno organizzando per la gestione delle rose dal primo luglio in poi. L’Italia, ad esempio, ha stabilito che, alla ripresa del campionato, valgono le rose cristallizzate all’11 giugno e che, i nuovi tesseramenti, saranno autorizzati a partire dal primo settembre. Le squadre, dunque, non dovrebbero cambiare fino al 2 agosto, termine del campionato. Il condizionale è d’obbligo perché, in realtà, ancora non è stata spesa una parola sui giocatori in prestito fino al 30 giugno, compreso quelli acquistati a gennaio (i tanti casi Tousart italiani, per intenderci. Kulusevski, Petagna ecc.). Il discorso è stato già affrontato in una precedente riflessione e, devo dire, ad oggi non c’è ancora una parola chiara perché, se da un lato è vero che i nuovi tesseramenti saranno validi dal primo settembre, dall’altro lato nulla vieta a un club di riprendersi i suoi giocatori dal primo luglio. Ma torniamo a noi.

Detto di Tousart che il 30 giugno svuoterà il suo armadietto per trasferirsi in Germania, c’è la Uefa che non ha speso  ancora una parola su questa vicenda. Di fatto il Lione si ritroverà a giocare con una rosa monca di un calciatore, rispetto alla lista depositata a febbraio. Un caso che crea un precedente perché la Uefa sta, inconsapevolmente, avallando la modifica delle rose a Champions ancora in corso. Per contro c’è la vicenda Icardi. Il calciatore è stato acquistato ufficialmente dal Psg solo qualche giorno fa, fino a quel momento era in prestito. Ad oggi è cambiata la sua condizione nella rosa dei parigini. E’ come se Icardi fosse diventato un nuovo giocatore, un nuovo tesserato. Per intenderci, non è più l’Icardi inserito nella lista a febbraio, ma un nuovo Icardi anche perché, ribadiamolo il campionato francese si è già concluso. Di conseguenza, seguendo questo ragionamento, se il Lione non potrà più utilizzare in Champions Tousart perché l’Hertha lo rivuole indietro e quindi sarà costretto a depennarlo dalla sua lista, è davvero legittimo che il Psg possa utilizzare Icardi, considerato che la sua condizione di tesserato è cambiata nel frattempo?

Un rompicapo che la Uefa dovrà chiarire perchè Maurito, oggi, è diventato un nuovo giocatore del Psg. Due casi diversi che possono creare due pericolosi precedenti perché rischiano di accodarsi altri esempi. Il più immediato è quello di Timo Werner la cui clausola di rescissione dovrebbe scadere il 15 giugno. Si dice che il Chelsea sarebbe pronto ad attivarla con il rischio di creare un secondo caso Tousart, questa volta ancora più grave in ottica Champions. Il Lipsia, squadra attuale di Werner, si è già qualificata ai quarti, il Chelsea deve giocare il ritorno degli ottavi quindi, ad oggi, è ancora in corsa. Se i londinesi acquistassero veramente Werner il 15 giugno, cosa accade? Rimane dove si trova fino al termine della Champions o cambia casacca, con il rischio di affrontare tra due mesi la sua ex squadra? Nel caso in cui il Chelsea non potesse schierarlo in Champions, potrebbe ugualmente decidere portarlo subito a Londra, per togliere un pezzo pregiato al Lipsia e indebolire una sua potenziale avversaria. Scorretto, ma legittimo ad oggi.

E’ un rompicapo su cui la Uefa dovrà lavorare seriamente, ma già sono emerse due situazioni contrastanti, provenienti entrambe dalla Francia. Da un lato c’è un calciatore che lascerà il suo attuale club prima dell’inizio della Champions, dall’altro c’è un calciatore che è stato acquistato da poco e che invece giocherà con la sua attuale ma nuova squadra. Entrambe le situazioni non possono coesistere. Se uno è costretto ad andare via, l’altro non può giocare. E viceversa. Altrimenti c’è un pericoloso disallineamento che rischia di condizionare anche il mercato fino all’inizio della Champions.