Aaah che calor, che calor che sento! Non bastava l'estate dal caldo anomalo, si è messo anche Icardi a mettere benzina sul fuoco. Poteva essere un incendio se Nainggolan non avesse accettato e trovato una squadra che lo accogliesse a braccia aperte. E pensare che sto parlando di due giocatori che hanno il potenziale per risolvere molte partite. Se l'intuizione del Cagliari di prendere in prestito gratuito il belga si rivelasse un affare, anche l'Inter potrebbe sorridere ritrovandosi un campione rigenerato e di conseguenza con più offerte per acquistarlo a titolo definitivo.

Ora resta lui... Il capitano divenuto ex e poi emarginato, svalutato e, se dovesse scegliere di restare a tutti i costi, raccattapalle palle di lusso.

Chi se lo sarebbe immaginato..?! Lui, bomber di razza alla Samp, terrore dei difensori juventini e non solo, capocannoniere con l'Inter della serie A ad un'età quasi fanciullesca, segregato nell'angolo più buio dello spogliatoio dove neanche il sole osa posare i suoi raggi. 

La tragedia sportiva del 9 si sviluppa in tre atti:

Atto primo. In tempi non sospetti non fu il campo ad essergli nemico, ma un libro, un'autobiografia, riconoscimento che si da ad una carriera conclusa ed invece scritta in anni acerbi per arrotondare uno stipendio già alto (cosa non si fa per il Dio denaro), in cui riporta alla luce una diatriba con la curva Nord, da sempre cuore pulsante dell'Inter, che scatena le reazioni dei sostenitori dando origine ad una ferita non più sanata.

Atto secondo. Le continue esternazioni della sua compagna, come opinionista in TV alla trasmissione Tiki taka (si sono sfregate le mani) spesso a sfavore dei compagni di squadra di Maurito portando a galla problematiche dello spogliatoio e divenendo così 'la spia' della squadra creando contrasti all'interno e suddividendola in due gruppi: uno, ristretto, pro Icardi ed uno, vasto, contro l'argentino.

Atto terzo, il più recente. Icardi si scontra con mr Spalletti, viene declassato dalla società e decide di non allenarsi per un fastidio, probabilmente un morso di una zanzara, resta fuori per un mese abbondante, mette in difficoltà la squadra orfana dei suoi gol, ma non del suo carisma, e nonostante tutto, si qualifica alla coppa dalle grandi orecchie.

La fine di questa tragedia sembra lontana e chi lo sa che non si trasformi in una commedia.