'A ciascuno il suo' recita il titolo di un celebre romanzo del grande scrittore siciliano Leonardo Sciascia.

A ciascuna milanese il suo tormentone, si potrebbe parafrasare adattandolo al calcio.
L'estate 2017 ha visto come protagonista Gianluigi Donnarumma e la telenovela legata al rinnovo del suo contratto con protagonisti da un lato i dirigenti rossoneri Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli e dall'altro l'agente del portiere italiano Mino Raiola.

L'inverno del 2019 vede, invece, come protagonista Mauro Icardi e la sua destituzione da capitano dell'Inter, condita dalle vicissitudini legate anche in questo caso al rinnovo contrattuale con sostanzioso adeguamento economico, vicenda che vede contrapposti la moglie-agente del giocatore Wanda Nara e la dirigenza nerazzurra, capeggiata dall'AD Beppe Marotta.

Come la telenovela Donnarumma, come dimenticare il lancio di dollari finti all'indirizzo del portiere durante un match dell'Europeo Under21 in Polonia, le pepate conferenze stampa di Raiola, le minacce della dirigenza milanista di tenere Gigio in tribuna fino alla scadenza naturale del contratto, i rumors di un confronto teso al quasi limite dello scontro fisico fra il procuratore italo-olandese e Mirabelli, le accuse al giocatore di essere un mercenario da parte di una buona fetta di tifosi, anche la telenovela Icardi sta assumendo forti contorni di tensione e mediatizzazione. 

Da una settimana a questa parte ormai ogni giorno ce n'è una. Prima il fulmine a cielo sereno, ma non troppo viste le tensioni legate al rinnovo contrattuale ed alcune dichiarazioni un po' polemiche della Nara e dello stesso Icardi, della rimozione da capitano, poi il rifiuto del giocatore, pur convalescente per un piccolo infortunio, per lo meno ufficialmente, di seguire la squadra a Vienna per la trasferta di Europa League,  i vari post via Twitter, il sasso lanciato contro l'auto di Wanda Nara, lo sfogo in tv della bionda argentina con telefonata in diretta di Marotta, le voci su Icardi che sarebbe orientato a non scendere più in campo fino alla restituzione della fascia, i tentativi di abbassare i toni della dirigenza interista ed infine il nuovo recentissimo sfogo di Wanda.
La vicenda Donnarumma è finita poi con il portiere che è rimasto al Milan rinnovando il suo contratto. In questo caso sono state decisivi la mediazione dell'allora tecnico Vincenzo Montella e dei genitori di Donnarumma, che ritenevano il figlio troppo giovane per tentare l'esperienza in una big estera, ed il passo indietro del Milan che si è mostrato disposto a riconoscere al portiere un ingaggio vicino alle pretese di Raiola ed a tesserare come terzo portiere il fratello maggiore del ragazzo Antonio.

Secondo molti in realtà a mettere definitivamente la parola fine alla vicenda è stato il cambio societario dei rossoneri con l'avvento di una nuova dirigenza maggiormente Raiola-friendly, e che con un Milan ancora di proprietà cinese con Fassone e Mirabelli in sella lo scontro si sarebbe ripresentato puntualmente l'estate successiva.
Ciò è probabile, anche se non abbiamo la controprova e comunque la storia non si fa con i se. La realtà dice che Gigio è ancora il portiere del Milan e che la frattura con la tifoseria si è pian piano ricomposta non appena il giocatore ha iniziato ad inanellare prestazioni all'altezza delle aspettative.

Come finirà la vicenda Icardi? Probabilmente allo stesso modo.
Icardi tiene all'inter, e prova ne è il fatto che sia rimasto in questi anni abbastanza difficili. Però a 26 anni è nel pieno della sua maturità agonistica, si sente un top player, e probabilmente lo è, e pretende che ciò gli sia riconosciuto anche a livello monetario.
Wanda Nara, da ex soubrette qual e' ha voluto portare la questione sul piano mediatico e la Società ha reagito con una prova di forza.

Ma non vedo da parte di entrambi una reale volontà di separazione.
L'Inter  non ha interesse a perdere Icardi, a meno di una offerta veramente irrinunciabile che difficilmente arriverebbe però in una situazione di scontro aperto e mediatico fra club e giocatore, ma  ha voluto lanciare un segnale, far capire che la Società non può essere e non sarà ostaggio delle richieste di un giocatore per quanto forte ed importante. Come si dice, ne ha voluto colpire uno per educare gli altri (il riferimento a Perisic ed alle sue richieste di cessione è puramente voluto).

Wanda ritiene giusto portare avanti le richieste economiche del marito, anche forzando un po' la mano col club, ma la famiglia Icardi-Nara a Milano sta bene, lei oltre al ruolo di agente del consorte ricopre quello di opinionista della trasmissione Tiki Taka , la coppia ha due bambine piccole e con loro vivono i tre figli nati dal precedente matrimonio con Maxi Lopez che dovrebbero essere in età scolare ormai, per cui un trasferimento all'estero, visto che l'unica squadra italiana che potrebbe sostenere una tale operazione sarebbe la Juventus e dovrebbe comunque sedersi al tavolo delle trattative con l'Inter che avrebbe tutto l'interesse a non rafforzare gli storici arcirivali, non sarebbe così agevole. Senza contare che in una big straniera, soprattutto spagnola o inglese, Maurito verrebbe messo in discussione molto di più di quanto non avvenga attualmente  e sarebbe sottoposto a maggiori pressioni. Sarebbe solo un campione tra i tanti campioni.
Senza dimenticare che molte delle big europee hanno già attaccanti top e potrebbero non essere così propense ad un investimento importante per un giocatore considerato problematico e con una moglie-agente così ingombrante.

Quindi credo che alla fine si troverà un compromesso con Icardi che rinuncerà, per ora, alla fascia in cambio di un adeguamento contrattuale vicino a quelle che erano le sue richieste originarie.