Sono un fedele tifoso interista, e da buon tifoso che ragiona solo col cuore non riesco a prendere in considerazione l’idea di vedere il mio capitano, nonché top player, con la maglia dell’avversaria di sempre, con l’incubo magari di vederlo segnare sotto la Nord al prossimo derby d’Italia. Il solo pensiero mi fa stare male. In questi ultimi giorni sembrava che la situazione si fosse un po’ acquietata ed ecco subito l’indiscrezione di un’improbabile ok da parte di Spalletti allo scambio, a mio parere uno dei soliti tentativi da parte dei giornalisti di fare notizia. Ciò che però non mi fa dormire sonni tranquilli è il fatto che nessuno della società abbia dichiarato con decisione che Icardi è incedibile.

Ma come è giusto che il tifoso viva di emozioni, è allo stesso modo giusto che la proprietà di una squadra tratti quest’ultima come un’azienda, basandosi su numeri concreti più che su sentimenti.
Ed è per questo motivo, e non per quello espresso nella prima parte dell’articolo, che ritengo impensabile concludere uno scambio come quello tra Icardi ed Higuain, quantomeno alle condizioni attualmente espresse dai giornali (Higuain + 50mln).

Partiamo dunque da un presupposto, la mia analisi non sarà basata sulla mia soggettiva e più che contestabile idea che Icardi sia superiore a Higuain, dato che stiamo parlando di due dei migliori numeri 9 del panorama mondiale, ma puramente su numeri e statistiche.

Per prima cosa non ritengo lungimirante acquistare un giocatore di 31 anni che già da un paio di anni trova difficoltà nel raggiungere la miglior condizione atletica e che nelle ultime tre stagioni ha avuto un percorso in termini di prestazioni diametralmente opposto a quello di Icardi. Per affermare questo mi baso sulle statistiche relative al campionato, ahimé l’unico metro di paragone applicabile tra i due dato che Icardi non ha mai giocato la Champions. Higuain ha avuto negli ultimi tre campionati uno score complessivo in netto calo con, nell’ordine, 36, 24 e 16 reti messe a segno, alternando nelle ultime due stagioni periodi di condizione straripante a altri di appannamento. Tutt’altra storia quella che riguarda Icardi, che nelle ultime tre edizioni della Serie A ha messo a segno rispettivamente 16, 24 e 29 gol.

Non posso però non tenere conto del fatto che mentre Higuain è un giocatore di sacrificio, con esperienza internazionale e con la caratteristica di far segnare anche i compagni, Icardi è un finalizzatore puro, egoista col pallone tra i piedi e spesso giustamente accusato di scarso apporto alla manovra, a cui è giusto aggiungere che, anche se non per non sue responsabilità, non ha alcun tipo di esperienza in campo europeo.
Ma anche supponendo che quest’ultima analisi faccia pari con le evidenti differenze in termini di gol, c’è ancora un motivo che mi fa ritenere lo scambio, a queste condizioni, assurdo e incomprensibile.

Partendo dal presupposto che un attaccante possa giocare ad altissimi livelli indicativamente fino ai 33 anni (anno più anno meno) prima di incappare in un fisiologico calo di rendimento, dato che Higuain ha già raggiunto le 31 primavere e che in questo scambio viene valutato 60 milioni, l’Inter si troverebbe a pagare in pratica 30 milioni a stagione per le prestazioni di Higuain (come spiegato già in fase calante), mentre l’incidenza annuale del cartellino di Icardi (valutato 110 milioni) sulle casse della Juventus sarebbe di 14 milioni scarsi, per prestazioni destinate a migliorare ancora.
Se a questo aggiungiamo il fatto che Higuain percepisce attualmente uno stipendio nettamente superiore al connazionale, con cui l’Inter sta contrattando a mio parere oltre misura per un ritocco di contratto che non vada ad incrementare eccessivamente il monte ingaggi della società, trovo secondo il mio punto di vista scontato che questo scambio non si debba fare, né ora né mai!