L'Internazionale di Lautaro Martinez, vince e convince.
L'Internazionale di Maurito Icardi, vinceva ma non convinceva.

Di cosa tratta questo articolo miei cari lettori? Nel rendervi partecipi e obiettori di coscienza nel capire come questi due numeri nove, nonostante siano diversi per tipologia di gioco, per carattere, e Intelligenza e visione tattica, abbiano tutti i numeri per poter unire le loro gambe e utilizzarle per un unico obiettivo significativo: trascinare il club Nerazzurro, in finale di Europa League.

Parliamo di quella coppa dove squadre come Chelsea, Benfica, Arsenal, Valencia e Siviglia, sono onnipresenti e spaventose, solamente a nominarle, ma che guardando la nuova Internazionale di Lautaro, dove la partecipazione e le trame offensive hanno degli abiti più europei, anziché Italiani, come accadeva con Maurito Icardi, ove i cross e la spizzicata del numero 9 erano le uniche armi a disposizione di un'Inter granitica in difesa, ma povera e arida di fantasia in attacco, ora con Lautaro nel prendere lo scettro, a causa delle varie dinamiche societarie, la partecipazione del tridente offensivo, definito con Perisic e Politano come affiancatori del Toro, sembra completamente differente, rendendo tutti i tifosi più ottimisti in ottica delle partite in Europa.
Sì, perchè, l'ex attaccante del Racing ha i numeri nei piedi, ha la forza nelle gambe e la fantasia nella testa, ove quest'ultimo elemento gli permette non solo nell'inventare numeri prelibati (come successo con la Spal a goal successivamente annullato) in area per metterla dentro, ma anche per servire i propri compagni di prima o di inventarsi quell'ultimo passaggio, che permette di dare luce ad altre competenze a quelle ali, dove in passato erano state segregate a fare il solo e classico compitino del cross per la città stato Icardi. 

Ora, tralasciando, che l'Internazionale deve prendere consapevolezza che la qualità delle giocate in attacco devono migliorare per raggiungere quei pochi traguardi ambiziosi rimasti, (qualificazione Champions, Europa League) tralasciando che ci sta la telenovela Icardi ancora in onda, ove la sensazione è che la durata sarà pari alla famosa soap opera Beautiful, tralasciando che le idee di Spalletti non combacierebbero con quello che sta dicendo il sottoscritto, ma nonostante tutto credo che bisognerebbe incominciare a lavorare per rendere ufficiale e compatibile il duo di attacco Lautaro, Icardi. Per il semplice motivo che se il primo permette di alzare la qualità e la fluidità delle manovre, aggiungendo un notevole peso in area quando ci entra, con Icardi presente, la squadra nerazzurra si garantirebbe, non dico sempre, ma quasi, un goal a partita.
Il cinismo dell'ex attaccante doriano sottoporta è micidiale, qualità che pochi attaccanti in Europa possono vantarsi di avere. Mentre la fantasia, l'intelligenza tattica e il cuore del Toro si stanno definendo elementi imprescindibili per l'undici nerazzurro. 

Un 4-4-2 potrebbe essere una valida opzione in prospettiva futura, una prospettiva che rischia di essere stravolta e consumato in questa settimana dai prossimi due impegni fondamentali.
Europa League contro Entraicht e il derby di Milano.
In breve: perché camminare zoppi, se a disposizione si hanno due gambe forti e valide per arrivare a quella sperata metà finale?