Da settimane, oramai mesi, sento parlare del caso Icardi: bar, giornali, TV, dal dottore... pure dalla parrucchiera oramai. E tutti a criticare l'Inter, Marotta, la dirigenza: "Assurdo svalutare un giocatore così", "Sono pazzi", "Hanno commesso un grave errore".
Queste sono le frasi più ricorrenti e gettonate tra il pubblico dei 60 milioni di allenatori italiani. Anch'io di primo acchito mi sono sentito cadere le braccia alle parole di Marotta, all'ufficialità dell'esclusione dal progetto di Icardi: "Dio mio, come è possibile, ma fate come fanno tutti cavolo, fate finta di niente, qualche frase di circostanza e cercate di venderlo veloce prima che gli acquirenti capiscano la situazione. Metterlo pubblicamente sul patibolo non ci porterà neanche un euro!".

Beh... E se così non fosse? Anzi, esattamente il contrario: è stata una mossa finanziariamente positiva.

Punto primo
Marotta e Ausilio non sono dei novellini, anzi... E veramente abbiamo la presunzione di capirne più di loro? Non solo di calcio, ma anche di tutto ciò che avviene e gravita attorno all'ambiente neroazzurro? Crediamo veramente che Marotta abbia buttato nello sciacquone 50 milioni di euro (circa... La differenza tra gli 80/90milioni del valore del cartellino di Icardi prima e i 30/40milioni del valore attuale post esclusione) all'insaputa della proprietà? Non credo proprio...Quindi, se tutti erano d'accordo a muoversi come si sono mossi, mi chiedo: ma sono veramente tutti rimbambiti o hanno uno scopo, un progetto preciso da perseguire? Ovviamente la domanda è retorica.

Punto secondo
Marotta al colloquio con Zhang credo che, come qualunque professionista di spessore, si sia presentato con un piano di lavoro, delle priorità, obbiettivi, modus operandi da applicare e su cui lavorare per ristrutturare l'azienda Inter. Nei primi punti (in ordine di importanza) sono convinto che ci fosse il rispetto delle regole, il trattamento identico per tutti i giocatori e la certezza delle punizioni. Ora siamo onesti: volete che a Icardi non sia mai stato "consigliato" di stoppare le affermazioni della propria moglie e procuratore (doppio ruolo e doppià gravità nell'esprimere certe affermazioni) in diretta TV e sui social? Io credo proprio di sì, come credo che Icardi abbia fatto puntualmente spallucce ai suddetti richiami. Probabilmente all'ennesimo "consiglio" andato a vuoto, la dirigenza si è stancata e gli ha levato la fascia da capitano.
Purtroppo in tanti (giocatori e tifosi) non capiscono che fare il capitano non significa essere il più bravo a giocare a calcio, ma significa essere il leader morale e carismatico dello spogliatoio: devi confortare i compagni in difficoltà, li devi caricare, rimproverare se necessario ma sempre rimanendo il faro, il punto di riferimento per tutti i tuoi compagni.
Ora, quando la moglie/procuratore del mio capitano va in TV e inizia a denigrare il gruppo "Mauro segenrebbe di più se i suoi compagni gli facessero qualche assist decente durante la partita" o a vaneggiare con manie di onnipotenza "a Mauro basta schioccare le dita per far licenziare qualcuno" (le frasi non erano esattamente queste, ma il succo è quello... scusate le citazioni approssimative, ma oramai ne ho sentite tante che i ricordi si sovrappongono), è ovvio che all'interno dello spogliatotio si rompano gli equilibri (e non solo quelli...) e la tua figura da capitano venga irrimediabilmente compromessa. La società, levandogli la fascia, ha fatto solo quello che andava fatto. A dimostrazione della bontà della scelta è intervenuto lo stesso Icardi con il suo atteggiamento: due mesi da malato immaginario lasciando soli proprio i compagni per cui doveva battersi, prestazioni irritanti al rientro in gruppo (i tifosi paganti, abbonati e no, ringraziano per i soldi buttati) ed un rigore tirato... vogliamo dire con velenosa sufficienza... che poteva costare un'intera stagione lasciandoci fuori dalla Champions League?

Punto terzo
Un chiaro messaggio come l'esclusione dal progetto di Icardi non può che essere da monito per tutti: non i buffetti dell'epoca morattiana, ma un vero e proprio monito a tutti colori che credono (credevano) di fare un po' quello che ne avevano voglia, prime donne barbute che facevano dei capricci e delle ripicche il loro pane quotidiano.
Il messaggio è chiaro: o si rispettano le regole oppure, indipendentemente da chi tu sia e quanto guadagni, ti facciamo giocare nel campetto di allenamento della scuola calcio finché ci fa piacere.

 

Arriviamo al dunque... Mettiamo su un piatto della bilancia i 50milioni della svalutazione di Icardi (che potrebbero anche diventare 80/90 se si proseguisse su questa linea fino alla scadenza naturale del contratto) e dall'altro mettiamo tutto il resto... Cosa esattamente?
Beh, innanzitutto gli introiti della qualificazione Champions che, si spera, il prossimo anno non verrà messa in discussione fino all'ultima giornata dalle paturnie di quello o di quell'altro giocatore: 40 milioni circa.

Basta casi Icardi: uno è bastato, altri mai più. Visto la telenovela Icardis (non è un errore di ortografia), non credo che ci saranno, almeno sotto questa dirigenza, altri giocatori pronti a svalutarsi in attesa di un nuovo acquirente: ci saranno ancora cessioni, magari pezzi pregiati, magari con addii polemici, ma mai più svalutazioni di questo genere.

Recupero di alcuni giocatori come ad esempio Perisic.
Facciamo due conti: Perisic a 50 milioni di euro non lo voleva comprare nessuno (da almeno due anni sul mercato senza acquirenti tangibili), il valore reale era sceso a 30milioni o giù di lì. Giocatore poco costante e poco motivato. Con la scoppola rifilata ad Icardi, quanto vale un Perisic ringalluzzito e rimotivato, un giocatore che ha avuto la "giustizia" che chiedeva probabilmente a gran voce? Vale tutti i 50milioni chiesti se non di più... Anche vendendolo e sosituendolo con un altro giocatore, visti specialmente i prezzi richiesti in questo momento, ci sarebbero voluti almeno 50milioni per un pari caratteristiche. 20milioni risparmiati.

Segnale di serietà a dismostrazione della forza della società. Faccio l'esempio di Skriniar. Tutti lo conosciamo, sappiamo che è un patrimonio dell'Inter, pedina fondamentale su cui puntare adesso e su cui costruire la squadra per il futuro. Il giocatore ha da poco rinnovato il contratto e la soria d'amore speriamo tutti che proseguirà il più a lungo possibile. Bene, il rinnovo di Skriniar con Icardi reintegrato come nulla fosse dopo le bizze inverno/primaverili, lo avreste dato per scontato? Io no, anzi... Invece così il ragazzo (e come lui, anche tutti gli altri) ha avuto il segnale di una dirigenza forte, giusta ed equa e chissà, magari fra 1 o 2 anni la speranza di indossare quella fascia a cui sembra proprio tenere e che, con Icardi, non gli sarebbe probabilmente arrivata mai. Un bel incentivo per apporre la firma sul nuovo contratto.

Quindi, alla fine dei conti, Marotta-Ausilio-Zhang hanno semplicemente pesato e valutato costi/benefici dell'operazione Icardi: nel breve periodo è si sembrata un'operazione azzardata, fin senza senso forse, ma sul lungo periodo si è valutato un ritorno economico pari, se non superiore, rispetto alle perdite.
Tutto ciò non si sarebbe potuto fare con un divorzio più o meno consensuale, mascherato da un addio preso di comune accordo, perché il punto due e tre sopracitati, più tutte le relative considerazioni ad essi legate, non si sarebbero concretizzate. A mio avviso una grandissima operazione (seppur dolorosa per noi tifosi), indipendentemente dalla cifra che Icardi porterà alle case dell'Inter e indipendentemente pure dai gol che segnerà con un altra maglia.