L'Inter di Spalletti, nonostante abbia sofferto per larghi tratti il gioco del Barcellona, è riuscita a strappare un punto importantissimo in vista del passaggio del girone. I nerazzurri, infatti, sono al momento secondo a 7 punti, a +3 dal Tottenham che affronterà Icardi e compagni nella sfida decisiva di Wembley tra tre settimane. E proprio Mauro Icardi (ma c'era da aspettarselo) è stato l'uomo decisivo dell'Inter anche ieri sera contro la squadra di Valverde.

GIOCATORE COMPLETO - Alto 181 cm e dotato di un'ottima tecnica, riesce a combinare velocità e forza fisica, che lo rendono un attaccante moderno, capace anche di mandare in rete i suoi compagni, a discapito di chi ne parla come un calciatore egoista e incapace di duettare con gli altri componenti della squadra. I 21 assist forniti dal 2014/15 ad oggi, fanno infatti capire come, Icardi, sia determinante per la banda Spalletti anche quando non va a segno in prima persona. Inoltre, ma forse lo avranno notato in pochi, il capitano nerazzurro è sempre il primo a guidare il pressing della propria squadra sui portatori di palla avversari, permettendo molte volte all'Inter di recuperare velocemente il pallone ed impostare una nuova azione offensiva, certificandone lo spirito di sacrificio per il bene della squadra.
Poi, ovviamente, arriviamo al capitolo sui gol. 116 in 194 partite con la "Beneamata", due volte capocannoniere del campionato e, a soli 25 anni, capace di issarsi al nono posto nella classifica all time dei marcatori nerazzurri, scalzando l'eroe del triplete Milito, e a pochi gol di distanza da Christian Vieri. Che sia di testa, con uno dei due piedi, o anche di sedere (ma ci vuole anche quello nella vita, o no?), Icardi riesce sempre a piazzare la zampata decisiva in ogni gara, che sia un'amichevole oppure il derby d'Italia con la Juventus (i tifosi bianconeri si chiederanno cos'hanno fatto di male ad Icardi per subirne la furia in ogni incontro). Statistiche che lo hanno portato sulle liste della spesa dei maggiori top club europei: Real, Barcellona, Juventus, ma il numero 9 ha sempre firmato il rinnovo con i nerazzurri, nonostante le esose richieste della moglie e agente Wanda Nara (proprio la storia con l'ex signora Lopez potrebbe essere uno dei motivi per i quali Icardi è poco amato dal pubblico italiano).

BOMBER ANCHE IN EUROPA - Ad inizio stagione, in molti si chiedevano se l'argentino potesse avere la stessa efficacia sotto porta anche nella massima competizione europea dove, fino allo scorso 18 settembre, non aveva giocato nemmeno un minuto. La partenza a rilento in campionato, poi, aveva accentuato i dubbi sull'ex bomber della Sampdoria, che è rimasto a bocca asciutta fino alla sesta giornata, dove ha realizzato il primo gol stagionale in Serie A su un rigore ai danni della Fiorentina. Dubbi che ora sono stati spazzati via dai 3 gol in 4 partite in Champions League, fondamentali per far guadagnare all'Inter la seconda piazza del ferreo girone B. Icardi ha dimostrato di saper essere decisivo anche in palcoscenici importanti, mietendo vittime illustri come il Tottenham e il Barcellona, incapaci di contrastarne la fame di gol. Eppure, qualcuno si ostina ancora ad etichettare Maurito come un giocatore mediocre, che riesce ad andare in gol solo grazie a una spropositata dose di fortuna.

Ma è davvero possibile chiamare ancora in causa la dea bendata dopo le statistiche elencate prima? O sarebbe meglio ammettere che l'Inter, tra le mani, abbia uno dei centravanti più forti del mondo e degli ultimi 10 anni?