I “detrattori” di Icardi esultano; parlo di coloro che hanno abbracciato in toto il modus operandi dell’Inter nei confronti dell’ex capitano nerazzurro che nelle ultime ore di mercato è stato ceduto in prestito al PSG. La soddisfazione di questa parte della tifoseria più oltranzista risulta palpabile soprattutto sui Social dove è facile trovare commenti del tipo: era ora che se ne andasse, finalmente se ne va fuori dalle scatole e via dicendo, e dove  soprattutto si plaude a Beppe Marotta  per il colpo che è riuscito a mettere a segno.

Per cui Icardi passa al Paris San German in prestito gratuito per circa dieci mesi e con “diritto” di riscatto a favore della squadra francese per 70 milioni d’euro.
In effetti a prima vista sembrerebbe un buon colpo, ma se si va ad analizzare più a fondo si può notare che l’Inter in pratica dalla cessione non incassa nemmeno un euro, e deve aspettare la fine del campionato francese per vedere se il PSG riscatta o meno il giocatore. Il nodo della questione sta tutto qui; se la squadra francese pagherà i 70 milioni pattuiti allora si potrà dire che è stato un grande colpo e si potrà anche “esultare”, altrimenti saremo “da capo a piedi” e si ricomincerà con la telenovela.

Quindi “il problema” in casa nerazzura è stato solo posticipato all’anno prossimo; anche se è giusto riconoscere che l’Inter con la cessione del giocatore risparmia l’ingaggio di quest’anno pari a circa 4,5 milioni, e soprattutto riesce ad eliminare la turbativa che si era creata a livello ambientale.

Ma la vera vincitrice di tutta la storia è la tanto “bistrattata” Wanda Nara, che è riuscita ad ottenere per il suo assistito un ingaggio (7 milioni più 3 di bonus per il primo anno) doppio di quello che Icardi percepiva all’Inter; e nel caso il PSG l’anno prossimo dovesse riscattare il giocatore, lo stesso ingaggio si stabilizzerrebbe su cifre (10 milioni annui per altri 4 anni)  da super Top Player Internazionale. In totale si tratta di un affare da 70 milioni  bonus compresi, e Wanda Nara nel febbraio scorso quando è cominciata la telenovela aveva chiesto per il rinnovo un ingaggio di 8 milioni d’euro; quindi è facile capire da quale parte stia la vittoria.  

Sulla  presunta incapacità come procuratrice e non solo di Wanda Nara sono stati scritti fiumi d’inchiostro, e sono stati formulati da più parti giudizi che spesso hanno sconfinato anche su una certa forma, se vogliamo nuova, di maschilismo finanche di sessismo.
Per carità senza voler enfatizzare oltre misura la questione, ma è giusto rimarcare il fatto che Wanda Nara come procuratrice si comporta né più né meno come tanti altri procuratori tanto decantati dalla critica, tipo Mino Raiola;  vale a dire che cerca di ottenere per il suo assistito il massimo sia a livello economico che contrattuale. E il suo modo di operare non è  tanto diverso da quello attuato dagli altri; ad esempio  nessuno si è scandalizzato quando Raiola ha dichiarato che la Federazione Calcistica Italiana “fa schifo”, mentre c’è stata una specie di sollevazione popolare, quanto meno del popolo nerazzurro, per certe frasi di Wanda Nara, buttate là quasi in “clima salottiero” in una trasmissione televisiva.

L’ultima considerazione che si può fare su tutta la vicenda riguarda proprio Icardi; finalmente torna a giocare e a calcare i campi di gioco, e  se c’è qualcuno che veramente può esultare questo è soltanto “il calcio”,  perché recupera  un grande campione.