Il 3 Ottobre del 1981 nasce a Malmö, una città di oltre trecentomila abitanti in Svezia, Zlatan Ibrahimovic.
Quest'ultimo diventerà uno dei giocatori più forti della storia del calcio mondiale, anche se, nonostante quattro candidature, non riuscirà mai a vincere un Pallone d'oro.

Dopo aver passato le giovanili nel Malmö BIFBK Balkan e nel Malmö FF nella patria svedese, nel 1999 fa l'esordio in prima squadra con il Malmö FF. Qui emerge grazie alla sua possenza fisica ed alla sua grande vena realizzativa.
Nel 2001 va a giocare in Olanda con l'Ajax dove resta per tre stagioni prima di fare il grande salto nel calcio che conta con il trasferimento in Italia alla Juventus. Dopo due stagioni nella formazione juventina, passa all'Inter dove resta per tre stagioni. Successivamente viene acquistato dal Barcellona in Spagna dove milita per una sola stagione prima di tornare in Italia sulla sponda milanista.
Al Milan passa due stagioni prima di spostarsi di nuovo in Francia al Paris Saint Germain dove l'esperienza calcistica dura per quattro anni. In seguito arriva l'esperienza in Premier League con il Manchester United di Mourinho e dal 2018 è un giocatore del Los Ageles Galaxy negli Stati Uniti. Ibrahiimovic nel corso della sua lunghissima carriera sportiva ha vinto tantissimi titoli a livello di squadra e a livello individuale.

Nella Nazionale svedese ha partecipato a due Mondiali e a quattro Europei. Nonostante non sia stato convocato ai Mondiali in Russia del 2018, è attualmente il miglior realizzatore di sempre della Svezia con sessantadue reti. Zlatan Ibrahimovic viene considerato dai suoi molti critici arrogante, antipatico e troppo pieno di sè per via dei suoi atteggiamenti, delle sue dichiarazioni e dei suoi molteplici litigi con allenatori e giocatori. Ma prima di diventare il campione che è attualmente come è stata l'infanzia dello svedese? Da bambino aveva problemi di balbuzie, era molto magro e aveva un naso grandissimo.
La sua famiglia, molto povera, era composta dal papà muratore, dalla mamma che faceva le pulizie e finì in prigione e dalla sorella che aveva seri problemi con la droga. Zlatan viene maltrattato dalla famiglia e spesso viene abbandonato. Nel complesso l'infanzia del campione svedese è stata costellata da tantissimi problemi, che Ibrahimovic è riuscito a superare solo con la passione e l'amore per il calcio. Una storia dura e sofferta dal lieto fine. Indubbiamente lo svedese non è un campione di simpatia e di atteggiamento, ma può essere un esempio per i giovani che attraversano difficoltà e che non riescono a superarle.

Come ha dichiarato lo stesso Ibrahimovic nella sua autobiografia di quasi quattrocento pagine in seguito all'arresto della madre e all'amore per il calcio, lo sport che ha salvato la sua vita: "Dov'è la mamma? Perché non c'è più? Ma avevo il calcio. Era roba mia e  giocavo tutto il tempo, in cortile e a scuola".