Ibra segna e trascina il Milan. Un grande come pochi, ma in Italia se lo può permettere perchè il nostro è un campionato di zombie. 
Non si vuole essere offensivi sia ben chiaro. Zombie, perchè è lento. Lentissimo il nostro calcio. Sta fermo e segna Ibra. In altri campionati dove la velocità è altra roba rispetto all'essere tartaruga del nostro campionato, difficilmente sarebbe re. Sarebbe uno pronto a mettere le scarpine al chiodo. La SerieA è la sua giusta dimensione. Il Milan in questo momento sogna lo scudetto, anche se non è squadra da scudetto. Non ci crede nessuno che il diavolo quest'anno vincerà il titolo. Siamo solo all'inizio di un campionato che rischierà di essere stravolto dall'emergenza coronavirus. Nessuno forse avrebbe scommesso dieci euro su una classifica del genere, a partire dall'Inter.

Doveva essere il campionato dell'Inter. La riscossa dell'Inter con l'allenatore strapagato. Invece ti trovi un Conte che pare ogni volta andare alla ricerca dei dettagli che possano legittimare la mancanza di successi. Ogni volta è sempre colpa di qualcosa o di qualcuno. L'Inter è una grande delusione in questo momento, tanti giocatori di buon livello ma non sembrano essere una squadra. Se guardi giocare il Liverpool anche quando perde e gioca male ti diverti, con l'Inter è sempre una pena.
Milano, la capitale del calcio italiano, in questo momento vive due momenti allucinanti. Con Ibra, il re della Serie A in un campionato di zombie e Conte, senza più il trono.

Come finirà questa stagione non lo sappiamo, tutto potrà accadere, probabilmente alla lunga i nodi verranno al pettine e la Juve ritornerà in vetta, il Milan continuerà a girare fino a quando riuscirà ma arriverà il momento in cui si fermerà perchè troppo Ibra dipendente.
E l'Inter sarà l'ennesimo caso di una stagione da archiviare con Conte alla ricerca di un nuovo trono, ma con colori sicuramente non più nerazzurri.