Inizio questo articolo mettendo subito in chiaro che il sottoscritto è un grande estimatore di Zlatan, lo considero se non un Dio del calcio, ai livelli di Pelé, Maradona, Messi e Ronaldo, poco ci manca. Sono felice di poterlo nuovamente ammirare nel contesto del nostro paese indipendente dalla maglia che indossa, perché per gli amanti di questo sport i campioni sono tali con qualsiasi maglia.

Detto questo, mi soffermo su un dettaglio, e cioè il totale servilismo che è stato concesso ad un giocatore che per quanto sia stato un grande, ha comunque 38 anni.
Mi spiego meglio, siamo un paese che vuole tornare ai fasti di un tempo, il Milan è un club storico e vincente che vuole tirarsi fuori dalle sabbie mobili in cui si trova, ma affidare tutto questo ad un 38enne che da due anni trottola in partite tra scapoli e ammogliati mi sembra eccessivo.
Sky ha cambiato tutto il palinsesto per l'Ibra day,
Ibra si è alzato da letto, Ibra ha preso l'aereo, Ibra è sceso dall'aereo, Ibra ha saluto il pilota, Ibra ha fatto pipì, Ibra ha mangiato, insomma, ho trovato esagerata l'attenzione per l'arrivo di Ronaldo, che era Ronaldo, e aveva 35 anni, ora con Ibrahimovic figuriamoci.
Poi a Milanello è come fosse diventato automaticamente presidente, direttore generale e allenatore.
Lui ora decide tutto.
Sposta l'orario dell'allenamento, decide se giocherà o no, come giocare, chi deve giocare e come dovrà giocare il Milan. Almeno questo è ciò che trapela dalla TV.

Da juventino ho sempre trovato assurdo e sbagliato il comportamento della Juventus nei confronti di Ronaldo, trattato diversamente da tutti gli altri, quasi con timore e riverenza, a tal punto che un paio di sostituzioni, quest'anno con Sarri, hanno scatenando un putiferio.
Non sono d'accordo con questo tipo di comportamento, lo trovo irrispettoso nei confronti degli altri giocatori, che comunque molti di loro stanno pagando per colpe non loro.
Ibra sicuramente farà bene, farà delle giocate delle sue e farà dei gol bellissimi da far tremare San Siro, anche se son convinto che non porterà il Milan in Champions e forse in Europa Legue.
Gli si sta mettendo in mano le sorti del Milan, se le cose andranno come tutti si auspicano bene, e che il Milan con Ibra cambi realmente la sua stagione, allora Ibra sarà il messia, colui che tutto può, se nulla o poco cambierà la colpa come sempre sarà di Boban, Maldini e Pioli.

Amici milanisti, spero abbiate capito il senso di questo articolo, non è né contro il Milan né contro un mio idolo, ma credo che la vostra storia sia più grande di Ibra a 38 anni, e che forse dovrebbe lui ringraziare una squadra del calibro del Milan che, a 38 anni, gli concede il lusso di firmare un contratto con loro, e non lui che sembra fare un piacere al Milan. 
È un mio modo di vedere il calcio, l'ho trovato e lo trovo sbagliato, tutto qua.
In bocca al lupo.