L'arrivo dello svedese ha portato molto clamore, positivo in casa rossonera, negativo in qualche altro posto che non sia Milanello.
Il Milan ritorna ad abbracciare chi gli aveva fatto vincere l'ultimo scudetto (2010-2011) per poi per volere della società abbandonare il club e vestire la maglia del PSG. Ibra torna e tutti i tifosi sono contenti, chi non lo sarebbe in questa situazione?

Il Milan torna alla grande? No, forse è troppo presto per dire questo, visto che si Ibraimovic è tornato, ma da solo a 38 anni non può caricarsi sulle spalle una rosa tra scansafatiche e giocatori di medio livello caduti in una depressione di squadra allucinante.
Ibraimovic è stato portato, anzi ri-portato, al Milan per un motivo: cattiveria agonistica.
Cosa significa avere la cattiveria agonistica? Beh basti pensare al carattere dello svedese, quel carattere che potrebbe incutere timore anche al gigante Polifemo, che si richiuderebbe nella sua tana pur di non trovarselo di fronte.
Ibraimovic è l'uomo giusto per suonare la sveglia, ma non basta...
Ibra ha carattere da vendere, anche se poi nell'ultima intervista sembra più uno che è stanco di giocare e si sta godendo i suoi ultimi mesi di campo, per poi pensare al divano e alle pantofole da relax.

Il Milan con  Ibraimovic ha fatto un passo avanti, ma serve più di un Ibra per rialzare questo 'mappassone' generale.
Serve un portiere con le p..., cosa che Gigio Donnarumma non ha, visto che si è un ragazzetto giovane, ma sono 5 anni che difende i pali del Milan e ad oggi non si è mai visto tirare fuori gli attributi, anzi l'unica cosa che si è vista è il Milan che tirerà fuori più soldi del dovuto per pagargli lo stipendio.
In difesa Alessio Romagnoli, innalzato negli anni ad uno dei migliori difensori d'Italia se non d'Europa, sembra né carne né pesce, dov'è il carattere di questo centrale? Sembra che gli serva un colloquio con il duo Chiellini-Bonucci per riprendere quel pizzico di voglia, già perchè c'è del buono in Romagnoli, ma in questo caos anche lui si è perso e certi scivoloni in generale in partita lo dimostrano.
A centrocampo oramai è un tritacarne, non si capisce chi siano i titolari, non si capisce chi dovrebbe sostenere il tutto, Montolivo venne cacciato via perchè senza palle, di Gattuso ce n'era uno solo, adesso sembra uno oblio di balene spiaggiate e nessuno a tener alto il timone di quello che una volta era un punto di forza incredibile.
Davanti apriti cielo, Piatek arrivato come il nuovo Sheva sembra il fratello di quello di Genoa, il fratello amante di calcio che però non ne azzecca una che sia una, con lui Leao... ma chi è?

L'arrivo di Ibraimovic è un punto di partenza, ma qui serve gente con le 'Palle', gente di carattere in primis e di sani principi calcistici. Serve una guida in difesa, uno da affiancare a Romagnoli, se sentendosi più sicuro tornerebbe a fare il suo dovere, serve un centrocampista grintoso, un Gattuso, anche se ad oggi un carattere così è difficile da trovare, anche se sono convinto che se si scende nelle Serie minori uno come lui c'è e si troverebbe molto facilmente, visto che non è il calcio delle tv, ma il calcio dei calci veri e propri e dei cagnacci che ti mordono le caviglie nel vero senso della parola.
Serve un motivatore in panchina, rispetto Pioli, ma già da quella 'r' moscia capisco che non metterebbe paura ad un moscherino che sia uno, serve un sergente di ferro, un Fabio Capello dei tempi, uno che se sbagli ti secca, non uno che butta dentro gente come; Musacchio,G. Rodriguez,Calhanoglou, e sopratutto Suso. Il Milan ha bisogno di risvegliarsi dal sogno-incubo e di trovare gente seria dedita al lavoro in primis e ai soldi poi, mentre qui si vede gente che guadagna ma non rende.

Cosa devono fare Boban e Maldini?
In primis dovrebbero chiedersi se sono all'altezza di fare i dirigenti in questo Milan, o forse pensano che se c'è riuscito Adriano Galliani, allora ci riescono tutti. Ma c'è un però da aggiungere... Adriano Galliani in arte 'Condor' non solo aveva una società che poteva spendere, ma aveva anche l'intuito di prendere gente come Van Basten,Gullit e Rijkard, Shevchenko o Inzaghi ma anche il fiuto di prendere gente come Marco Simone, Gianni Comandini,Federico Giunti, Roberto Donadoni,Thiago Silva,Kakà che al grande pubblico erano poco più che sconosciuti eppure in quei Milan hanno fatto la storia. Quindi partiamo dal fatto che si è vero Galliani aveva più disponibilità al confronto con Boban e Maldini, ma sono certo che senza soldi in quei tempi non avrebbe fatto gli stessi errori del duo milanista attuale, partendo da Marco Giampaolo in panchina, Piatek non lo avrebbe mai preso, i vari Bennacer e Krunic, ma quando mai sarebbero stati presi in considerazione? Per non parlare di Leao. Una campagna acquisti davvero inguardabile. Non voglio sentir dire "Ma i soldi erano quelli che erano", perchè dire questo sarebbe errato, tante squadre in questi anni con molto meno hanno tirato su una rosa di tutto rispetto, l'Atlanta in questi ultimi tre anni, il Cagliari in questo anno, il Chievo Verona ai suoi tempi quando arrivò addirittura in zona Champions, il Torino e chi più ne ha più ne metta. Il non avere i campioni non significa non aver voglia di tornare, oppure non rende, visto che ripeto l'Atalanta non ha campioni, visto che Gomez nei top club non giocherebbe, visto che Ilicic fa una partita da urlo e dieci sconnesso, però nel complesso e grazie ad una guida che sembra essere perfetta per Bergamo come Gasperini ha trovato la fonte della saggezza. Quindi il Milan deve capire che deve ripartire da zero, i tifosi togliersi il passato dalla testa, dei grandi campioni, dei trofei vinti, delle grandi cavalcate in campionato, si devono per forza di cose accantonare, e pensare che il Milan attuale è un Torino o una Sampdoria di turno che devono costruire una rosa per competere in campionato, non è al livello di Juventus e Inter per il poco budget e per la penuria di campioni, non è al livello della Lazio, perchè i biancocelesti grazie a Igli Tare spendono poco ma riescono sempre a trovare lo sconosciuto di turno che da 100.000 Euro in una stagione arriva ad un valore di almeno 20 milioni, non è come Napoli e Roma, con tutto che le due squadre non stanno passando un momento positivo, però al confronto sono superiori per i giocatori a livello singolare, non sono al livello dell'Atalanta perchè la squadra orabica è da due anni la terza forza del campionato italiano e lo stesso Cagliari che quest'anno con il ritorno di Nainngolan e altri acquisti mirati si è imposto e tiene botta alle prime della classe.
Quindi se guardiamo dietro le squadre rimaste e con le quali il Milan attuale può competere sono Torino e Sampdoria, per non umiliare del tutto la rosa che potrebbe davvero essere peggiore anche a quella dei piemontesi e dei liguri. Boban e Maldini devono quindi mettersi in cerca di profili di basso costo, i costi zero e sconosciuti scovati in campionati o in club di basso rilievo ma di ottimo futuro, ci sono, se li trova Tare li possono trovare anche Boban e Maldini, basta muoversi e non rimanere seduti al caldo di un ufficio di Milano, ma muovere le chiappe e andare in prima persona a visionare dal vivo i giocatori da portare, visto che gli scout a loro disposizione sono - a mio avviso - davvero molto, ma molto scarsi, se questi sono i risultati.