Iniziamo dal Milan, una squadra che sembra aver immediatamente giovato di questa sessione invernale di calciomercato, iniziata con il botto chiamato Zlatan Ibrahimovic. Il campione svedese ha subito messo le cose in chiaro: è tornato per incidere, farsi vedere, convincere e vincere. Con il fuoriclasse in campo la squadra milanese a tinte rossonere ha ricominciato a respirare, soprattutto per quanto riguarda la classifica in campionato, seppur mostrando ancora qualche difficoltà. Era sicuramente impensabile che, dopo un solo acquisto, il gioco del Milan sarebbe potuto essere rivoluzionato, ma grazie al numero 21 dei rossoneri, sicuramente, la voglia dei compagni di squadra è aumentata e questo si è visto immediatamente in campo.

Archiviato questo aspetto, comunque di significativa importanza, bisogna prendere in considerazione anche le importanti uscite del mercato rossonero: il pistolero Piatek, Suso, Rodriguez, e i prestiti di Caldara e Reina. Per sostituire quest'ultimi due sono arrivati a Milanello, Kjaer e Begovic, con il primo che sta mostrando discreti segnali di affidabilità e il secondo che, essenzialmente, ricopre il suo ruolo, ovvero quello di secondo portiere. Questi ultimi due colpi sono da tenere in considerazione, nonostante non siano due nomi che fanno parlare molto di sé, perché portano esperienza a quella che è una delle squadre più giovani del campionato. Gli acquisti di Ibra, Kjaer e Begovic nell'ottica del mercato rossonero, fino ad adesso, risultano quindi essere più che mai importanti. Bisogna infatti osservare che, invece, per sostituire Suso, giocatore che comunque era abituato alla titolarità e che aveva acquisito l'esperienza necessaria in campo, è arrivato a Casa Milan Saelemaekers, un giovane talento da scoprire e far crescere. Una scelta sicuramente azzardata dei dirigenti milanisti, i quali sperano che questo giocatore si riveli un crack, in modo tale da salvare una stagione iniziata non con uno, ma ben due piedi sbagliati.

Sotto questa ottica mi sento di dire che il mercato del Milan sia stato abbastanza completo e sufficiente, grazie ad acquisti mirati, e per lo più corretto per quanto riguarda i fattori esperienza e abilità dei giocatori, perché, a mio parere, il Milan ha comprato giocatori adatti alle spese che poteva permettersi. È indubbiamente da considerarsi buono anche il mercato in uscita del Milan (eccezion fatta per l'affare Caldara), in quanto i rossoneri sono riusciti ad eliminare gli esuberi, quali Borini e Reina e, allo stesso tempo, vendere quei giocatori che avevano visto calare nel tempo il loro rendimento e che non riuscivano più ad esprimere al meglio il proprio gioco. Va tenuto conto anche del fatto che però, a pochi minuti dalla fine del mercato, mancano ancora alcuni tasselli, quali un terzino sinistro e un altro attaccante. È necessario, quindi, rimarcare il ritardo di tali acquisti e, la necessaria mancanza di tempo per eseguire delle trattative importanti e difficili, dal risultato non immediato.

Quindi nel complesso sento di valutare il mercato del Milan con un buon 6,5. Desidero inoltre sottolineare che in questa valutazione ho tenuto conto non solo degli aspetti che ho rimarcato in precedenza, ma anche ciò che concerne l'aspetto economico delle operazioni.